Il 17 ottobre è entrato in inchiesta pubblica UNI il progetto di norma E0206C592: UNI/TS 11300-2 rev "Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 2: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria".
La chiusura dell'inchiesta è prevista per il 16 dicembre 2012. Fino a quella data il documento rimarrà a disposizione per il download nell’apposita sezione del sito di UNI. (inserire E0206C592 in “Codice progetto”).
Il sito di UNI prevede ora la sola consultazione online. E’ stato inserito un meccanismo per evitare il download del documento che può essere comunque recuperato a questo collegamento.
Inutile ricordare che questo documento è molto simile alla UNI/TS 11300-1:2008 del 2008. 
E' disponibile da oggi una nuova versione di MC 11300. Non sono presenti modifiche sostanziali ma si è resa necessaria una nuova versione per due motivi:
- Il SICEE (Regione Piemonte) ha modificato il file di importazione del file XML.
- L'ARES (Regione Friuli Venezia Giulia) ha contestato un'ACE con la motivazione: "IL CERTIFICATO DA LEI EMESSO IL XX/09/2012 E REALIZZATO CON SOFTWARE MC 11300 CERTIFICATO CTI 018, PREVEDE L’UTILIZZO DI F.E.R. E PERTANTO TALE CERTIFICATO E’ STATO REALIZZATO CON SOFTWARE NON CONFORME ALLE NORME VIGENTI". Per ovviare a questa contestazione abbiamo variato i modelli di AQE/ACE (stampa) modificando la dicitura "Certificato n°018 rilasciato il 27/10/2010 da Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente" con "Auto dichiarazione di conformità (come previsto dal D.P.R. 2 aprile 2009 n. 59). Protocollo CTI n. 35". Per regolamento dovrebbe essere sufficiente.
Gli utenti che devono presentare ACE in queste due Regioni devono sicuramente installare questa nuova versione.
L'elenco delle altre modifiche è disponibile dall'interno del software con la funzionalità Cronologia delle modifiche (menu Informazioni).
Abbiamo tentato di sistemare il fatto che il programma genera un errore quando viene chiuso in Windows XP. Qui onestamente siamo nel campo dei tentativi. Se ancora si genera un errore, scrivetelo nel forum.
Da qualche giorno il Comitato Termotecnico Italiano ha reso pubblico il progetto di norma E0201C591: UNI/TS 11300-1 rev "Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 1: Determinazione del fabbisogno di energia termica dell'edificio per la climatizzazione estiva ed invernale"
La chiusura dell'inchiesta è prevista per il 5 novembre 2012. Fino a quella data il documento rimarrà a disposizione per il download nell’apposita sezione del sito di UNI.
Scaricare questo file è un “must” (virgolettato, in grassetto e sottolineato) soprattutto per chi non dispone della UNI/TS 11300-1:2008 dal momento che il documento in inchiesta parte per l’appunto dalla parte 1 originale.
Diverso tempo è trascorso da quel 26 giugno 2009 allorquando il Ministero dello Sviluppo Economico ha emanato le “Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici” (G.U. 10/7/2009 n. 158 – in vigore dal 25/7/2009).
Eppure, non passa giorno che qualcuno non ci contatti per ottenere informazioni sul come redigere un ACE in mancanza di impianto termico.
Vediamo quindi come ottenere questo risultato con MC11300 partendo dal citato decreto che contiene la soluzione al proprio interno. Al vero ci sarebbero più casi ma ne consideriamo solamente uno che rappresenta la quasi totalità degli ACE per edifici senza impianto. All’allegato 1 (allegato A, paragrafo 2) si legge:
1. In assenza di impianti termici, come definiti al comma 14, dell’allegato A, al decreto legislativo, per la climatizzazione invernale e/o la produzione di acqua calda sanitaria e quindi nell’impossibilità di poter determinare le conseguenti prestazioni energetiche e l’energia primaria utilizzata dall’edificio, per tutti gli edifici delle categorie di cui all’articolo 3, del decreto Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, si procede con le seguenti modalità.
a) Climatizzazione invernale
In presenza di edifici che hanno un indice di prestazione dell’involucro edilizio maggiore del valore limite riportato nelle seguenti tabelle 1 e 2, in funzione della fascia climatica, rispettivamente per edifici ad uso residenziale e non residenziale, con l’esclusione degli edifici industriali (categoria E.8), in considerazione del concetto di certificazione della prestazione basato sull’ipotesi di utilizzo convenzionale e standard dell’edificio in esame, si presume che le condizioni di comfort invernale siano raggiunte grazie ad apparecchi alimentati dalla rete elettrica.
b) Produzione di acqua calda sanitaria
In assenza di impianto di produzione di acqua calda sanitaria ed in mancanza di specifiche indicazioni, sulla base delle considerazioni riportate alla lettera precedente si presume che lo specifico servizio sia fornito grazie ad apparecchi alimentati dalla rete elettrica. Prosegue...
La scorsa settimana abbiamo avuto un incontro presso il CTI a proposito della validazione del software sulla parte 4 (versione 1.42). Qualcuno si chiederà il motivo di questo “silenzio stampa”. OK, a distanza di una settimana e calmati pertanto i bollenti spiriti, comunichiamo l’esito del test.
Nel corso dell’incontro sono stati esaminati i casi studio 1G, 1H, 1I, 4B e 4C. Per ciascuno sono stati valutati gli scostamenti sui principali risultati intermedi e sui risultati finali.
Premesso che gli scostamenti finali, e la maggioranza dei parziali, spaziava da uno 0virgola a poco meno del 3% (quindi assolutamente in regola con il criterio di validazione), ecco l’estratto del verbale finale:
Sulla base delle evidenze emerse si chiede:
- di correggere il calcolo delle perdite di accumulo nel caso di servizio combinato e produzione di acqua calda sanitaria
- di correggere il calcolo dei fabbisogni elettrici degli ausiliari dei circuiti primari
- di implementare il calcolo anche nel caso di pompe di calore a compressione di vapore azionate con motore endotermico
Prosegue...
Da qualche giorno è disponibile la versione 1.42 di MC 11300. Le variazioni rispetto alla versione precedente sono le seguenti:
- Modificato il calcolo dei rendimenti dell'impianto. Si tiene conto ora anche dell'energia elettrica utilizzata dal sottosistema.
- Le perdite dell'accumulo multifunzione e del circuito primario concorrono ora al calcolo del rendimento di distribuzione (e non di generazione).
- Nel circuito primario considera ora le perdite termiche per tubazione maggiore di 5 mt.
- Nel ComboBox dei cogeneratori non era disponibile il metodo 'calcolo variabile'.
- Sistemato errore nel calcolo del carico termico medio annuo sottozona (esempio: con scaldasalviette in bagno era più elevato del normale).
- Sistemato errore nel considerare ausiliari elettrici circuito primario del riscaldamento anche nei mesi estivi.
- Sistemato conversione retini in materiali nuovi da MC Impianto.
- Sistemato errore di conversione fp,el su progetti creati con versione 1.39/1.40.
La variazione principale è quella del primo punto ovvero il calcolo dei rendimenti. Fino alla precedente versione, i rendimenti dei sottosistemi emissione, regolazione, distribuzione consideravano solamente la componente termica. Gli ausiliari elettrici venivano invece tutti incorporati nel rendimento di generazione. Ora, ciascun sottosistema diventa indipendente e considera la propria quota di energia elettrica primaria. Inoltre, dal momento che non esistono indicazioni in merito, le perdite per accumulo e circuito primario sono incorporate nella distribuzione. Ne consegue, su progetti esistenti, una probabile diminuzione del rendimento di distribuzione ed un aumento del rendimento di generazione.
Dimenticavo. Ora sono tutti in ferie ma è già fissato per lunedì 3 settembre alle ore 10:00 l’incontro con il CTI per la validazione del software UNI/TS 11300-4
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In questo periodo siamo in ferie anche noi. Come gruppo di sviluppo riprenderemo la normale operatività dal giorno 27 agosto. Per urgenze, contattateci via mail. Buone vacanze a tutti!!! 
AerSplit è la nuova applicazione concepita e sviluppata da Aermec in aiuto alla scelta dell'unità spilt-system più adatta.
I sistemi "Condizionatori d'ambiente" di Aermec trovano il loro naturale utilizzo nel settore residenziale ma sono altresì installati in molteplici altre situazioni. Con AerSplit è possibile individuare un prodotto in base al carico termico richiesto e visualizzare le informazioni essenziali.
La nuova App di Aermec integra un calcolo semplificato del carico termico per il raffrescamento da 1 fino a 4 locali. L'algoritmo di calcolo, personalizzato per le nostre latitudini, considera l'irradiazione solare attraverso le superfici finestrate ed i componenti opachi, le dispersioni per ventilazione e gli apporti dovuti ad apparecchiature elettriche e persone.
La selezione del modello consente di restringere le alternative fra le apparecchiature che più si conformano alle esigenze.
Una volta concluso il calcolo, l'applicazione crea un report della selezione. Il tutto può essere comodamente inviato tramite mail.
La selezione comprende una parte del catalogo Aermec. Per potenze maggiori o situazioni diverse, contattare l'organizzazione Aermec.
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