E’ da oggi disponibile una nuova versione per MC 11300. Ecco l’elenco delle modifiche apportate:
- Esportazione file XML compatibile con CELESTE (regione Liguria).
- Esportazione file XML Ve.Net disponibile anche per zona.
- Nel caso il percorso di default (progetti, tabelle) non sia disponibile, ne viene creato un altro.
- Sistemato errore bloccante 381 in videata “dispersioni verso locali adiacenti”.
- Sistemato errore calcolo energia primaria cogeneratore servizio combinato (formula 128 parte 4).
La novità principale consiste nella possibilità di esportazione di un file compatibile con il software della Regione Liguria (Celeste). L’operazione di export è sufficientemente completa dal momento che oltre alle informazioni sull’involucro vengono salvate anche molte informazioni sull’impianto. Rimane il problema per cui esportare informazioni da un software che ha molte opzioni verso uno che ne dispone di un numero inferiore non è affatto agevole. Per ulteriori informazioni sulle modalità di esportazione è disponibile un apposito documento PDF (sezione info/help).
Cogliamo l’occasione per ricordare che le esportazioni su file XML per le procedure regionali interessate (Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia, Veneto) sono disponibili solo agli utenti in possesso della versione PRO di MC 11300.
Lo scorso 18 febbraio è stata pubblicata la Raccomandazione CTI 14 dal titolo: “Prestazioni energetiche degli edifici – Determinazione della prestazione per la classificazione dell’edificio”.
Dal titolo non si comprende moltissimo. Il CTI stesso la spiega in questo modo: ”Tale documento, prodotto dal GL 601, si pone come obiettivo quello di chiarire alcuni aspetti non ancora del tutto definiti sul calcolo dei fabbisogni energetici degli edifici. Fra di essi vi sono, ad esempio, le modalità di valutazione dell’apporto di energia rinnovabile nel bilancio energetico, il peso dell’energia elettrica esportata, la definizione della compensazione dei fabbisogni energetici attraverso fonti rinnovabili e la valutazione dell’energia elettrica da unità cogenerative.”
Il documento è disponibile a pagamento nella sezione shop del sito del CTI. Viene distribuito in formato PDF ad un costo tutt’altro che trascurabile: 18 pagine per 18 o 27€. Ovvero 1€/pagina per i soci CTI oppure 1,5€/pagina per i non soci. Anche se, a dire il vero, in pratica il documento inizia a pagina 9…
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Tornando a considerazioni più tecniche, un documento di questo tipo lo si aspettava fin dal maggio dello scorso anno. L’uscita della della parte 4 della UNI/TS 11300 prevede la possibilità di considerare impianti con sistemi multienergetici. Se da un lato questo consente maggiore flessibilità, dall’altro mette in discussione definizioni utilizzate da anni e probabilmente non più adatte ai tempi. La Raccomandazione 14 definisce in poche pagine quello che manca per “chiudere del cerchio” su diversi argomenti. Finalmente sono disponibili risposte a quesiti che riguardano l’energia primaria con particolare riferimento all’uso di fonti rinnovabili (quali sono, come si trattano, quali sono i fattori di energia primaria ed altro).
Per evitare false aspettative, ricordiamo che la Raccomandazione 14 (febbraio 2013) non stabilisce nulla a proposito del calcolo della “quota rinnovabile”.
Il software MC 11300 dalla versione 1.48/1.49 è già predisposto per la Raccomandazione 14. Eravamo già allineati con la “bozza” del documento; nella pagina principale (sezione “energia elettrica”) oppure nei generatori è possibile settare praticamente tutti i parametri in conformità a quanto richiesto dalla Raccomandazione.
E' disponibile la versione 1.48 del software MC. Fra le modifiche / migliorie ricordiamo:
- completamento dell'esportazione file XML per SACE (Regione Emilia Romagna). Vengono ora esportati anche i generatori di calore con la maggioranza delle informazioni collegate. Inoltre, sono stati affinati i dati esportati;
- esportazione di un file XML compatibile con la procedura Ve.Net (Regione Veneto). Il file acquisito da Ve.Net non necessita praticamente di alcuna integrazione. E' disponibile una nuova stampa che ricalca la procedura Ve.Net;
- è ora disponibile / obbligatorio il codice ISTAT del comune. La selezione del comune estrae e visualizza il codice ISTAT nella stragrande maggioranza dei casi (non sono riconosciuti alcuni comuni con caratteri accentati o le ultime province). Per i progetti esistenti, vale la medesima considerazione;
- sono stati modificati i percorsi di alcune tabelle del programma. Abbiamo osservato che alcuni files che venivano installati nel percorso del software (C:\Programmi\...) non venivano "aggiornati" a causa di un meccanismo introdotto dall'uscita di Windows Vista. Il meccanismo è chiamato "Virtualizzazione" (non è attivo su tutti i computers) e l'utente riteneva che i dati nelle tabelle non fossero aggiornati. Completeremo il trasferimento delle tabelle nelle prossime versioni;
Modifica: A causa di un errore bloccante che si scatena immediatamente all'esecuzione (Errore di run-time: 381: Indice della matrice di proprietà non valido) su qualche PC, la versione 1.48 è stata sostituita dalla 1.49. Per gli utenti che non hanno riscontrato questo errore in esecuzione, non è necessario aggiornare.
La Delibera della Giunta Regionale n. 1366 del 26 settembre 2011 per la Regione Emilia Romagna, stabilisce all’allegato 3 (Requisiti minimi di prestazione energetica) che:
Al fine di garantire il contenimento dei consumi energetici devono essere verificate le condizioni previste nelle seguenti specifiche:
[…]
B. determinazione dell'indice di prestazione energetica per la produzione di acqua calda sanitaria (EPacs), ed alla verifica che lo stesso risulti inferiore ai valori limite riportati nelle relative tabelle B.1 e B.2.
Con questa richiesta diventa pertanto obbligatorio non solo il calcolare l’indice di prestazione per fabbisogno di energia richiesto per la produzione di acqua calda sanitaria ma anche il verificare che tale fabbisogno sia inferiore a limiti stabiliti.
Il calcolo del fabbisogno deve essere conforme alla UNI/TS 11300-2: Ai fini della verifica del rispetto di tali valori, la determinazione del fabbisogno di energia per la produzione di ACS deve essere effettuato conformemente alla norma UNI TS 11300 – 2, § 5.2 o equivalenti.
Il valore limite dell’indice del fabbisogno di acqua calda sanitaria deve essere calcolato secondo quanto indicato nella D.G.R. Prosegue...
La versione 1.46 di MC 11300 è disponibile da questa sera per il download. Si tratta della medesima versione che abbiamo inviato al CTI per la certificazione e pertanto non si riscontreranno particolari diversità rispetto alla precedente. Nel frattempo sono stati sistemati alcuni errori che si verificavano in concomitanza con l’apertura di progetti datati.
In questi ultimi giorni abbiamo imbastito frettolosamente una esportazione del file XML per il SaCe (Regione Emilia Romagna). L’esportazione non è ancora completa dal momento che dovrà contenere moltissime informazioni aggiuntive (in maggior parte legate al generatore). Abbiamo provato a caricare il file generato da MC 11300 nel sistema della Regione ER e non abbiamo avuto problemi. Se si verificano degli inconvenienti, segnalatelo.
MC 11300 con la versione 1.46 ottiene dal CTI il rilascio del certificato di conformità (n. 32) ai sensi del D.P.R. 2 aprile 2009 n. 59, anche per la norma UNI/TS 11300-4 per il calcolo delle prestazioni energetiche degli edifici con utilizzo di energie rinnovabili e altri metodi di generazione.
Collegamento al sito di CTI.
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n. 290 del 13/12/2012) il Decreto 22 novembre 2012 del Ministero dello sviluppo economico. Si tratta di “Modifica del decreto 26 giugno 2009, recante: «Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici»”. Non si tratta di modifiche sostanziali. L’ossatura originale rimane pressoché invariata.
La modifica più interessante del decreto è contenuta nella semplice frase:
“Il paragrafo 9 dell'allegato A del decreto ministeriale 26 giugno 2009 concernente la l'autodichiarazione del proprietario, e' abrogato.”
Tale disposizione si è resa necessaria per rimediare alla procedura di infrazione aperta da Bruxelles nei confronti del Governo italiano nel settembre dello scorso anno. Nello specifico, l’Europa contestava all’Italia il recepimento incompleto della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia. Prosegue...