Emilia-Romagna: indice di prestazione limite per ACS

La Delibera della Giunta Regionale n. 1366 del 26 settembre 2011 per la Regione Emilia Romagna, stabilisce all’allegato 3 (Requisiti minimi di prestazione energetica) che:

Al fine di garantire il contenimento dei consumi energetici devono essere verificate le condizioni previste nelle seguenti specifiche:
[…]
B. determinazione dell'indice di prestazione energetica per la produzione di acqua calda sanitaria (EPacs), ed alla verifica che lo stesso risulti inferiore ai valori limite riportati nelle relative tabelle B.1 e B.2.

Con questa richiesta diventa pertanto obbligatorio non solo il calcolare l’indice di prestazione per fabbisogno di energia richiesto per la produzione di acqua calda sanitaria ma anche il verificare che tale fabbisogno sia inferiore a limiti stabiliti.

Il calcolo del fabbisogno deve essere conforme alla UNI/TS 11300-2: Ai fini della verifica del rispetto di tali valori, la determinazione del fabbisogno di energia per la produzione di ACS deve essere effettuato conformemente alla norma UNI TS 11300 – 2, § 5.2 o equivalenti.

Il valore limite dell’indice del fabbisogno di acqua calda sanitaria deve essere calcolato secondo quanto indicato nella D.G.R.

Valore limite per edifici residenziali

Per edifici residenziali della classe E1 esclusi collegi, conventi, case di pena e caserme nonché edifici adibiti ad albergo, pensione ed attività similari è disponibile nella delibera la tabella B.1 che fornisce direttamente il valore limite in kWh/m2 anno:

Superficie utile · 50 m2 51 m2 199m2 · 200 m2  
EPacs 19,10 19,00 13,76 13,80 edifici in centro storico
EPacs 11,95 11,90 8,60 8,65 edifici NON in centro storico

Situazione molto semplice. Stabilito se l’edificio si trova in centro storico o meno, si tratta di interpolare linearmente fra coppie di valori. Un grafico di questo tipo:

Grafico limiti edifici residenziali

MC 11300 utilizza questo algoritmo quando l’edificio è classificato come “Edificio residenziale” in “Pagina iniziale”, “Generale”. Nella stessa videata viene esplicitamente richiesto se l’edificio è situato o meno in centro storico.

MC11300 - Generale

Valore limite per edifici non residenziali

Completamente diverso il meccanismo per gli edifici non residenziali. La tabella B.2 (che ricalca la UNI/TS 11300-2 prospetto 12) della già citata delibera prevede valori limite diversi per ciascuna tipologia di edificio. Eccone una riproposizione integrale:

Destinazione d’uso Unità di misura in centro
storico
NON in centro storico
Hotel senza lavanderia (E.1.3)
1 stella
2 stelle
3 stelle
4 stelle
Numero di letti e numero di giorni mese
1,16
1,45 
1,74
2,03

0,73
0,91
1,09
1,27
Hotel con lavanderia (E.1.3)
1 stella
2 stelle
3 stelle
4 stelle
Numero di letti e numero di giorni mese
1,45 
1,74 
2,03
2,32

0,91
1,09
1,27
1,45
Attività ricettive diverse dalle precedenti (E.1.3) Numero di letti e numero di giorni mese 0,81 0,51
Ospedali (con pernottamento e lavanderia) (E.3) Numero di letti e numero di giorni mese 2,61 1,63
Ospedali (day hospital) (E.3) Numero di letti e numero di giorni mese 0,29 0,18
Scuole (E.7) -    
Scuole materne e asili nido (E.7) Numero di bambini e numero giorni mese 0,44 0,27
Attività sportive/palestre (E.6) Per doccia installata e numero di giorni mese 2,91 1,82
Uffici (E.2) m2/giorno 5,18 (in Wh/m2 gi) 3,63 (in
Wh/m2 gi)
Negozi -    
Ristoranti Numero di ospiti per numero di pasti e numero di giorni mese 0,29 0,18
Catering e self service Numero di ospiti per numero di pasti e numero di giorni mese 0,12 0,07

Per questa tabella è stata coniata una nuova unità di misura dell’indice di prestazione energetica EPacs. Tutti i valori sono espressi in kWh/unità di misura/anno.

Relativamente alla tabella dei valori limite per edifici non residenziali, gli unici “suggerimenti” che vengono forniti dalla delibera sono questi:

  1. I valori della tabella B.2 devono essere moltiplicati per il periodo di riferimento, in conformità con quanto previsto dalle norme tecniche di calcolo.
  2. Per destinazioni d’uso non indicate nelle precedenti tabelle, non è previsto alcun limite di riferimento.

Certo, non è moltissimo, anzi. Potrebbero addirittura sorgere diversi argomenti di discussione. Ma questo esula dall’utilizzo del software; sarebbe forse più utile contattare chi ha stilato e/o pubblicato la delibera.

Per quanto riguarda invece il calcolo vero e proprio, la delibera aggiunge: “Per la conversione in kWh/m3/anno occorre moltiplicare il valore di EPacs per il numero dell’unità di misura considerato e per il numero di giorni di utilizzo (quando previsto), e dividere il totale per il volume lordo dell’edificio.”

Ma che cosa fa, e come lo fa, MC 11300? In “Pagina iniziale”, “Generale” quando la classificazione dell’edificio è “non residenziale”, oltre alla domanda Si/No a riguardo l’edificio sia o meno da considerare in centro storico, vengono richieste due ulteriori informazioni. La prima consente di inquadrare l’edificio nella tabella B.2 della delibera regionale (hotel, ospedali, scuole, etc.). La seconda richiede esplicitamente il valore dell’unità di misura richiamato nel paragrafo precedente:

MC11300 - Generale

Con questi dati, il software dispone di tutte le informazioni per calcolare un valore limite conforme alla delibera regionale.

Esempi di calcolo con dati assolutamente casuali (i dati devono essere conformi con quanto previsto dalle norme tecniche di calcolo):

Classificazione edificio Edifici non residenziali
Edificio situato in centro storico Si
Destinazione d’uso Hotel con lavanderia 2 stelle
Unità di misura 7300 (20 letti utilizzati per 365 giorni)
Volume lordo dell’edificio 3375 m3

EPacs limite = 1,74 * 7300 / 3375 = 3,764 [kWh/m3 anno]

Classificazione edificio Edifici non residenziali
Edificio situato in centro storico No
Destinazione d’uso Uffici
Unità di misura 110 (200 m2 per 200 giorni lavorativi)
Volume lordo dell’edificio 600 m3

EPacs limite = 3,63 * 110 * (365 / 1000) / 600 = 0,243 [kWh/m3 anno]

Lampadina Attenzione: per gli edifici non residenziali il valore finale di confronto lo si deve ottenere in kWh/m3 anno. Anno e non mese (il calcolo del fabbisogno è su base mensile, il limite è annuale)!

Per ulteriori informazioni, alla data di pubblicazione di questo articolo, la Delibera è disponibile a questo indirizzo:

Delibera della Giunta Regionale n. 1366 del 26 settembre 2011.

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