Nel pomeriggio di oggi ho partecipato, presso la sede di Regione Lombardia, ad un “Incontro formativo inerente il file di interscambio dati (.xml)” organizzato da Cestec Spa (diciamo CENED, nome più conosciuto).
In questo momento ci sarebbe dell’altro da fare ma, visto l’argomento trattato, ho ritenuto opportuno partecipare in ogni caso. Erano presenti molti progettisti che, anche se comprensibilmente OT (Off Topic), hanno pensato bene di piazzare le loro domande sul come risolvere qualche problema di progettazione. Non moltissime le software-house: quelle de “la norma sono io” hanno evidentemente ritenuto inutile la loro presenza.
In ogni caso, di cosa si è parlato? Cos’è questo XML? In poche parole si tratta di un formato particolare di file che, se ben studiato, consente appunto l’interscambio dei dati fra software diversi. Noi, ad esempio, lo abbiamo utilizzato per scambiare i dati fra MC Lombardia e CENED.
Se si vogliono scambiare dati fra software, lo si può fare in altri modi però il formato .XML ha raggiunto il cosiddetto traguardo di “standard de facto”.
L’utilizzo di questo sistema porta ad un nuovo modo di lavorare che io teorizzo (ed auspico) da diverso tempo. Cosa accadrà per le certificazioni in Regione Lombardia dal prossimo 7 settembre?
Il certificatore, utilizzando il software CENED+ oppure qualunque altro software compatibile in grado di generare il file .XML , invierà i dati del progetto (solo i dati di progetto sono obbligatori, non i calcoli) con una semplice procedura che tecnicamente di chiama “upload”. Il file verrà caricato (via Internet) in un server web che provvederà ad elaborarlo, a verificarne la congruenza, dati mancanti, errori ed altro. Una apposita pagina web indicherà i risultati del calcolo. Se questo è conforme con le aspettative del certificatore è data la possibilità di memorizzarlo definitivamente nel server.
Il server restituisce a questo punto un (immagino) documento PDF che contiene la certificazione. Tale documento mantenuto nel server può essere richiesto dal certificatore quante volte questo sia necessario.
Alcuni vantaggi di questa procedura:
- Non si usa carta
- Nessuno si sposta per consegnare/ritirare l’atto
- Il software invia solo i dati di progetto. La parte di calcolo è a carico della Regione (sempre aggiornato, sempre certificato, …)
- Controllo delle certificazioni con sistemi di IA avanzati
- Disponibilità del certificato in qualsiasi momento
- Risparmio complessivo di tempo
- Il costo di sviluppo dei software viene ottimizzato
Come informatico devo dire che, a mio modesto avviso, la Regione Lombardia si è mostrata, anche in questo caso, molto “avanti” rispetto alle altre regioni e alle “linee guida” nazionali. Questa procedura dovrebbe utilmente essere estesa a tutta Italia. Dovrebbe essere predisposto un server centrale che raccoglie, controlla ed elabora tutti i progetti (a questo punto perderebbe di significato la “certificazione dei software commerciali”).
Sicuramente fra qualche anno ci arriveremo tutti. La Regione Lombardia lo ha già realizzato e partirà dal 7 settembre (su questo ho qualche dubbio … ma auguro di mantenere la scadenza).
Inoltre, chi ritiene che la Regione Lombardia abbia una procedura meno completa delle “linee guida” nazionali è in errore. La nuova procedura di calcolo non è meno completa di quella 11300; è solo più semplice: un unico metodo per il calcolo delle perdite del generatore (anziché i tre della 11300), un unico metodo per le misure dei ponti termici (esterni anziché interni/medi/esterni), un calcolo delle perdite di distribuzione meno nebuloso. E questi sono solo alcuni esempi. Altresì la procedura lombarda è completa (non compare la frase "con uno o più provvedimenti", ricorrente nei decreti/norme nazionali) e gratuita (che non guasta).
Complimenti alla Regione Lombardia per questo piccolo ma importante tassello, per la disponibilità e la professionalità dimostrata.
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