Ddl Sviluppo: Bonomi (Anima) su eliminazione AQE/ACE per detrazione 55%

Da un comunicato stampa di ANIMA: ''La Federazione accoglie positivamente alcuni articoli del DDL su nucleare e semplificazioni, mentre altri affossano interi settori come nel caso della cogenerazione e gli elettrodomestici per la climatizzazione.'' Lo afferma Sandro Bonomi, Presidente ANIMA, Federazione delle Accociazioni Nazionali dell'industria Meccanica Varia ed Affine. ''Tra gli aspetti positivi - aggiunge - sottolineiamo il rilancio del nucleare che rappresenta un'importante opportunita' di sviluppo per il Sistema Paese e per l'industria nazionale legata al nucleare e alla componentistica che opera gia' con successo in tutto il mondo. Ci attendiamo che i costruttori italiani attivi in questo ambito possano essere interlocutori di primario riferimento''.

Sul fronte dell'energia abbiamo una novita' e una correzione positiva. ''Per la prima volta - sottolinea Bonomi - in Italia viene stabilita la durata massima di un misuratore di gas domestico. I misuratori gia' installati da piu' di quindici anni dovranno essere sostituiti a tutela di una corretta misurazione del gas erogato, oltretutto senza costi per i consumatori.''

Altro punto importante e' rappresentato dall'eliminazione dell'obbligo di attestato di qualificazione energetica per accedere agli incentivi del 55% per le caldaie a condensazione. Grazie anche all'eliminazione di questa costosa lungaggine burocratica (500-600 euro in media), ci attendiamo una ripresa di questo comparto che nei primi mesi dell'anno ha visto diminuire le vendite del 30% a fronte di un incremento dell'8% delle tradizionali piu' inquinanti e del 40% di ricambi''.

Le note dolenti riguardano due aspetti legati all'energia che limitano fortemente lo sviluppo delle nostre industrie assai apprezzate all'estero. ''A causa dell'art. 33 sulle RIU, in Italia gli impianti di cogenerazione verranno spenti perche' il loro funzionamento costera' cosi' tanto all'utente finale da rendere questa tecnologia assolutamente fuori mercato. Saremo l'unico paese europeo - conclude Bonomi - in cui la cogenerazione non sara' conveniente, e' fondamentale rivedere questo punto al piu' presto''.

Comunicato stampa completo

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