Il nuovo decreto 26/06/2015 (Requisiti minimi/APE) mette particolare attenzione sull’argomento “vettori energetici” e “fonti energetiche”.
In questo contesto, é poco interessante discutere le definizioni per cui una fonte energetica è tutto ciò che è possibile sfruttare direttamente per generare energia mentre un vettore energetico è tutto ciò che è in grado di trasportare l'energia da un luogo ad un altro. Non sempre le due cose coincidono ma qui useremo solamente la terminologia “vettori energetici”.
All’allegato 1 (articoli 3 e 4) viene indicato che nel calcolo dell’energia primaria devono essere obbligatoriamente tenuti in considerazione dei fattori di conversione:
e) ai fini delle verifiche progettuali del rispetto dei requisiti minimi, si effettua il calcolo sia dell'energia primaria totale che dell'energia primaria non rinnovabile, ottenute applicando i pertinenti fattori di conversione in energia primaria totale fP,tot e in energia primaria non rinnovabile fP,nren di cui alla Tabella 1, della lettera h).
f) ai fini della classificazione degli edifici, si effettua il calcolo dell’energia primaria non rinnovabile, applicando i pertinenti fattori di conversione in energia primaria non rinnovabile fP,nren, di cui alla Tabella 1, della lettera h).
I fattori di conversione in energia primaria sono stati introdotti dalla UNI/TS 11300 per cui si usano da diverso tempo. Dal momento che questo fattore di conversione contiene anche una valenza “politica” oltre che “tecnica”, con la UNI/TS 11300, i valori usati fino ad ora non erano né certi né completi. Oggi finalmente il Ministero dello Sviluppo Economico (in Tabella 1) ha reso disponibile una tabella che include tutti i valori dei principali vettori energetici. I valori mancanti e/o per servizi diversi (es. teleriscaldamento) devono essere dichiarati dall’Ente interessato.
Ecco un estratto della già citata Tabella 1:
Vettore energetico | fP,nren | fP,ren | fP,tot |
Gas naturale | 1,05 | 0 | 1,05 |
GPL | 1,05 | 0 | 1,05 |
Gasolio e Olio combustibile | 1,07 | 0 | 1,07 |
Carbone | 1,10 | 0 | 1,10 |
Biomasse solide | 0,20 | 0,80 | 1,00 |
Biomasse liquide e gassose | 0,40 | 0,60 | 1,00 |
Energia elettrica | 1,95 | 0,47 | 2,42 |
Teleriscaldamento | 1,50 | 0 | 1,50 |
Teleraffrescamento | 0,50 | 0 | 0,5 |
Il valore che incide maggiormente sulla prestazione energetica dell’edificio è certamente fp,nren. Se ne è parlato diffusamente ma riproponiamo un esempio banale: abitazione di 100 m², servizio riscaldamento, energia richiesta in ingresso al generatore pari a 10000 kWh, in funzione di due diversi vettori energetici si otterrà:
- gas naturale EPi = (10000 x 1,05) / 100 = 105 kWh/m²
- biomassa solida EPi = (10000 x 0,20) / 100 = 20 kWh/m²
notevole differenza vero? Nella zona “hot” della classificazione ci sarebbe uno scarto di almeno 4 classi fra un risultato e l’altro.
Passiamo oltre. Ai fini della redazione di un Attestato di Prestazione Energetica (APE) viene richiesto di evidenziare ciascun vettore energetico utilizzato nell’edificio compilando la colonna “Quantità annua consumata in uso standard” del riquadro “Prestazioni energetiche degli impianti e stima dei consumi di energia” (pagina 2 del modello di attestato di prestazione energetica). Nello stesso riquadro bisogna indicare altresì le emissioni di CO2:
Per ottenere questi risultati sono necessari altri due parametri: il potere calorifico inferiore ed il fattore di emissione di CO2 del combustibile. Su questi non esiste un documento ufficiale che li riepiloghi. Pochi giorni fa ENEA ha divulgato in maniera ufficiosa un documento da cui abbiamo estratto questa tabella:
Fonti energetiche utilizzate | P.C.I. | CO2 prodotta[Kg/kWh] |
Energia elettrica da rete | | 0,4332 |
Gas naturale | 9,45 [kWh/Sm3] | 0,1969 |
GPL: Propano (C3H8) | 24,44 [kWh/Sm3] | 0,2284 |
GPL: Butano (C4H10) | 32,25 [kWh/Sm3] | 0,2308 |
GPL: Miscela 70% di (C3H8) + 30% di (C4H10) | 26,78 [kWh/Sm3] | 0,2291 |
Carbone | 7,92 [kWh/kg] | 0,3402 |
Gasolio | 11,86 [kWh/kg] | 0,2642 |
Olio combustibile | 11,47 [kWh/kg] | 0,2704 |
Biomasse solide | 4,88 [kWh/kg] (1) | 0,0412 |
Biomasse liquide | 10,93 [kWh/kg] (1) | 0,0823 |
Biomasse gassose | 6,40 [kWh/kg] (1) | 0,0823 |
Teleriscaldamento | | 0,3088 |
Teleraffrescamento | | 0,1029 |
Altro (specificare) | (2) | (2) |
(1) valore da adottare in mancanza del dato dichiarato dal fornitore della biomassa.
(2) dato da documentare a cura del soggetto certificatore
Con i dati di questa tabella è possibile ora calcolare quanto richiesto. Ricordiamo per l’ennesima volta che “Quantità annua consumata in uso standard” non necessariamente coincide con la stima di combustibile consumato dall’edificio.
Diamo ora uno sguardo all’implementazione dei vettori energetici nel software MC 11300.
Rispetto al passato, i vettori energetici non sono più “liberi”. Dalla versione 2.09 è previsto che i vettori energetici siano definiti in tabella all’interno del progetto.
I dati che abbiamo finora trattato sono disponibili precaricati in una apposita tabella di base.
Nel menu ritroviamo la medesima voce “Vettori energetici” sia in Archivio, sia in progetto:
Nella sezione “Archivio” sono disponibili i dati dei vettori energetici precaricati e, eventualmente, quelli “globali” gestiti dal progettista e che possono essere richiamati in qualunque progetto.
Nella sezione “Progetto” sono disponibili le definizioni dei vettori energetici effettivamente utilizzati nel progetto attivo.
La creazione di un nuovo progetto prevede l’inserimento automatico di due vettori energetici (Energia elettrica e Gas naturale) che pertanto sono automaticamente disponibili nel progetto.
Per inserire altri vettori energetici in progetto, nell’apposita videata é sufficiente creare un nuovo spazio di memorizzazione vuoto (con il pulsante “Aggiungi”) e, successivamente, “trascinare” la definizione desiderata da Strumenti, Vettori energetici, Archivio nel campo Codice.
E’ possibile creare nuovi vettori energetici con i parametri desiderati. I campi presenti nella videata sono autoesplicativi. L’unica informazione legata al software è quella relativa al ComboBox “Classificazione D.Lgs. 192/2015”:
Questa informazione è necessaria per far conoscere al software dove far confluire il vettore energetico all’interno dell’elenco della già citata pagina 2 del documento APE.
Per concludere, è necessario definire il vettore energetico (di progetto) nel momento in cui si inserisce un generatore:
Nei casi in cui emerge un ragionevole dubbio, viene altresì richiesto il “Sottosistema di generazione per l’edificio di riferimento”. Questa info si rende necessaria per determinare l’efficienza media del sottosistema di generazione dell’edificio di riferimento (Appendice A, Tabella 8)