mfiorini
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17 anni fa

Ho provato a realizzare un locale con stutture nel rispetto del DLgs 311


nell'utilizzare il master 1.52 ho riscontrato questo problema, se inserisco ilfabbisogno di energia elettrica per il funzionamento dei ventilatori della UTA (nella sezione altri fabbisogni) e/o delle pompe di circolazione, la verifica dell'indice di Energia Primaria mi "sballa" nel senso non viene mai verificato, mentre se metto zero ai valori di assorbimento elettrico torna.


Vi succede anche a voi? sapete perchè?


Grazie Ing. Massimo Fiorini


 

studio17
17 anni fa
Ho lo stesso problema....puoi avere l'impianto + performante del mondo, ma quando vai ad inserire quei "maledetti valori"....non torna più niente
cherubino
17 anni fa

Il Fabbisogno di energia elettrica utilizza il calcolo indicato nella Raccomandazione CTI - Sottocomitato n.6 - Riscaldamento e ventilazione, Giugno 2003 (6.2.1.1).


Dalla Raccomandazione:


"Tutta l'energia elettrica si considera recuperata ed entra quindi come deduzione del fabbisogno termico dell'ambiente. Nel calcolo secondo UNI 10348 tale recupero è già considerato nel rendimento di emissione."


Il fabbisogno di energia primaria viene ovviamente più alto e potrebbe quindi influenzare negativamente il calcolo dell' EPi, quando questo rendimento di emissione non è sufficiente a bilanciare le cose.


Cordiali saluti


Francesca Cherubino

albertop
17 anni fa

Francesca ha perfettamente ragione. E sicuramente anche voi che tentate di verificare qualcosa che forse non risulterà mai positivo. Non eravamo a conoscenza del problema ma abbiamo implementato quello che era disponibile (la Raccomandazione 03 richiesta ora anche nel 192/311).


Probabilmente questo meccanismo che aumenta di un paio di punti percentuali il rendimento di emissione non bilancia l'energia primaria perduta dai motori.


Attenzione che il Fabbisogno elettrico dei terminali si riferisce solamente ai ventilconvettori e non so se possa essere applicato anche ai ventilatori delle CTA (penso di si ma non ne sono sicuro).


Stavo cercando ulteriori informazioni nella bozza della raccomandazione '07 ed ho notato che, addirittura, il rendimento di emissione dei ventilconvettori diminuisce a 0,95 (con la medesima postilla del "contributo compreso") mentre viene aumentato fino a 0,98 il rendimento di emissione dei pannelli radianti. Non so come reagiscano i pannelli radianti di fronte allo sbalzo di temperatura che abbiamo avuto da due giorni fa (> 20°C esterni) ad oggi (neve)  ma non riesco a credere che i ventilconvettori siano così svantaggiati. Indipendentemente da Aermec, parte in causa, mi sembra un attacco bello e buono ai ventilconvettori e in  favore dei pannelli radianti.


Per tornare alla domanda di Massimo: la perdita della pompa di circolazione è probabilmente troppo elevata (da 10348) ma, non dovrebbe presentare problemi in un impianto con potenze in gioco elevate (una pompa da 100 W su un impianto da 8kW ha un impatto diverso di una pompa di 3000 W su un impianto da 80 kW). Ritengo che il problema siano i terminali ad aria. Prova ad eliminare i terminali ed a lasciare la potenza della pompa. Cosa succede?


Alberto


 


 


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mfiorini
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17 anni fa

Se tolgo i ventilatori delle CTA torna il calcolo del EPi, però quello che non capisco è che mi sono confrontato con altri colleghi che usano altri programmi (tipo Edilclima o simili) e mi hanno detto che a loro torna anche con le potenze dei ventilatori delle CTa, quindi il mio dubbio è che ci sia un errore nel programma Master 1.52!!


Non so cosa fare...proverò a contattare Aermec per vedere cosa dicono...


 

albertop
17 anni fa

Ci siamo "confrontati" ed è emerso che non ci sono errori nel software ma che *quel* particolare edificio (o perlomeno per come sono stati inseriti i dati) presentava delle caratteristiche particolari e l'aggiunta del ventilatore crea il problema segnalato.


Molto probabilmente lo stesso edificio con i medesimi valori di input avrebbe fornito risultati simili anche con gli altri programmi menzionati.


Alberto


 


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