studioviviani
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16 anni fa

Forse sbaglio qualcosa, ma ho sempre grosse difficoltà a rispettare i requisiti igrotermici delle strutture interrate seppur abbondantemente isolate.


Anche variando la posizione dell'isolante e della barriera al vapore (oppure anche omettendola) se eseguo la verifica con le classi di umidità mi è difficile rientrare nei limiti.


Devo per forza impostare "Condizioni di umidità interna relativa costanti"


D'altra parte si possono variare solo le condizioni al contorno o migliorare l'isolamento ... Avete suggerimenti ?


E' uso corrente proteggere il getto contro terra delle pareti con un foglio di PVC o simile; dal punto di vista igrotermico cosa ne pensate ?


 

albertop
16 anni fa

[postby]studioviviani


Forse sbaglio qualcosa, ma ho sempre grosse difficoltà a rispettare i requisiti igrotermici delle strutture interrate seppur abbondantemente isolate.


Anche variando la posizione dell'isolante e della barriera al vapore (oppure anche omettendola) se eseguo la verifica con le classi di umidità mi è difficile rientrare nei limiti.


Devo per forza impostare "Condizioni di umidità interna relativa costanti"



E' il metodo di calcolo che non lascia spazio. Cosa succede utilizzando "le classi di umidità"?


Si parte da condizioni igrometriche (temperatura e umidità) esterne e si determina un deltap di pressione in funzione della destinazione d'uso. COn questo delta p si calcola la pressione interna del vapore. Dal momento che le condizioni esterne di partenza indicate dalla norma sono estremamente gravose, utilizzando un delta p si ottiene una pressione interna del vapore troppo elevata e la verifica superficiale non viene mai positiva.


Con l'umidità costante (65%) questo inconveniente non si presenta.


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