aaron1989
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9 anni fa
Buonasera.
Come da titolo sto redigendo un APE per un appartamento posto al P2 avente sottotetto d'altezza 2,10m a capo-monte e minima 1,10m; detto sottotetto ha accesso tramite scala a chiocciola interna.
Non è riscaldato ma è appunto accessibile e calpestabile.
Il mio dubbio consiste nel calcolo di superfici e volume.
Sinceramente ero propenso a calcolare per l'intero, ma facendo una ricerca in internet ho letto che il CENED dice di considerare il volume per l'intero, ma la superiore solo della parte con h superiore al 1,50m.
Cosa ne pensate?
Grazie!

Ps: non credo interessi, tuttavia, il sottotetto, almeno catastalmente, non è raffigurato.
rastorino
9 anni fa
Premetto che non conosco CENED.

Io valuterei se la scala a chiocciola è separata da una partizione con porta dal sottotetto (o dal locale sottostante) o vi si accede liberamente; in sostanza il sottotetto è diviso completamente e fisicamente dal volume riscaldato? Se la risposta è no allora, personalmente, opterei per considerare anche il sottotetto nel volume riscaldato con tutto quello che ne consegue (ad esempio verifico se il carico termico complessivo è coperto dall'impianto termico altrimenti forse bisognerebbe considerare in aggiunta il simulatore elettrico per coprire la parte di riscaldamento non coperta dal generatore). In tal caso, inoltre, non so se faccio un ragionamento corretto, il fatto che il sottotetto sia separato da un solaio e sia/non sia calpestabile/abitabile perde di importanza.
aaron1989
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9 anni fa

Premetto che non conosco CENED.

Io valuterei se la scala a chiocciola è separata da una partizione con porta dal sottotetto (o dal locale sottostante) o vi si accede liberamente; in sostanza il sottotetto è diviso completamente e fisicamente dal volume riscaldato? Se la risposta è no allora, personalmente, opterei per considerare anche il sottotetto nel volume riscaldato con tutto quello che ne consegue (ad esempio verifico se il carico termico complessivo è coperto dall'impianto termico altrimenti forse bisognerebbe considerare in aggiunta il simulatore elettrico per coprire la parte di riscaldamento non coperta dal generatore). In tal caso, inoltre, non so se faccio un ragionamento corretto, il fatto che il sottotetto sia separato da un solaio e sia/non sia calpestabile/abitabile perde di importanza.

Messaggio originale di rastorino:




Grazie rastorino per la risposta 😁
Il fatto è appunto che il sottotetto è accessibile come fosse un piano superiore a tutti gli effetti, ma è privo di qualsiasi corpo emissivo. La situazione presente è di comfort in quanto il calore ovviamente sale e la porzione di sottotetto di cui parlo è dotata di isolamento (con polistirolo 3cm) interna la copertura. Sinceramente per il momento ho inserito la superficie disperdente (il solaio tra il piano 2 ed il sottotetto), poi creato una zona non climatizzata a sua volta con superficie disperdente la copertura. Però continuo ad avere dubbi sulla superficie utile (netta calpestabile) ed i volumi 😕
borgo1971
9 anni fa

Sinceramente per il momento ho inserito la superficie disperdente (il solaio tra il piano 2 ed il sottotetto), poi creato una zona non climatizzata a sua volta con superficie disperdente la copertura.

Messaggio originale di aaron1989:


E hai fatto bene. Ricordati di metterci tutte le strutture che danno verso esterno (eventuali velux, timpani, ecc…)

Però continuo ad avere dubbi sulla superficie utile (netta calpestabile) ed i volumi 😕

Messaggio originale di aaron1989:


La superficie utile è quella della porzione riscaldata. Se la soffitta non lo è, la sua superficie e volume non entra nel conto. Diciamo che per prima cosa devi decidere qual'è il volume riscaldato, e poi analizzi le superfici che lo avvolgono, che possono essere verso esterno, verso locali non riscaldati o a temperatura diversa, e verso locali alla stessa temperatura; per gli ultimi teoricamente non essendoci passaggio di calore, non si inseriscono le strutture di separazione che non concorrono alla superficie disperdente.
borgo1971
9 anni fa

altrimenti forse bisognerebbe considerare in aggiunta il simulatore elettrico per coprire la parte di riscaldamento non coperta dal generatore

Messaggio originale di rastorino:



Oh, finalmente qualcuno che la pensa come me su questo argomento. E' assurdo che un edificio non riscaldato debba essere valutato a simulazione elettrica, mentre un edificio con impianto insufficiente, magari altamente disperdente, possa avere una buona classe basata sui limiti dell'impianto!!!
aaron1989
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9 anni fa

Sinceramente per il momento ho inserito la superficie disperdente (il solaio tra il piano 2 ed il sottotetto), poi creato una zona non climatizzata a sua volta con superficie disperdente la copertura.

Messaggio originale di borgo1971:


E hai fatto bene. Ricordati di metterci tutte le strutture che danno verso esterno (eventuali velux, timpani, ecc…)

Però continuo ad avere dubbi sulla superficie utile (netta calpestabile) ed i volumi 😕

Messaggio originale di aaron1989:


La superficie utile è quella della porzione riscaldata. Se la soffitta non lo è, la sua superficie e volume non entra nel conto. Diciamo che per prima cosa devi decidere qual'è il volume riscaldato, e poi analizzi le superfici che lo avvolgono, che possono essere verso esterno, verso locali non riscaldati o a temperatura diversa, e verso locali alla stessa temperatura; per gli ultimi teoricamente non essendoci passaggio di calore, non si inseriscono le strutture di separazione che non concorrono alla superficie disperdente.

Messaggio originale di aaron1989:



Allora posso inoltrare l'APE che avevo preventivamente compilato! Per il generatore generico simulato non ho ritenuto doverlo utilizzare in questo specifico attestato in quanto l'unità era la medesima. Anche per questo ero indeciso sul totale sup/vol.

Pensavo però una cosa interessante (scusate se lo sottolineo): è un sottotetto e non in tutti i punti l'altezza è > al 1,5m , quindi non essendo riscaldato con corpi emissivi non lo considero nelle somme. Se però si fosse trattato di un ripostiglio allo stesso piano, privo di termosifoni o altro?? Come vi sareste comportati?
borgo1971
9 anni fa

Se però si fosse trattato di un ripostiglio allo stesso piano, privo di termosifoni o altro?? Come vi sareste comportati?

Messaggio originale di aaron1989:


Dico la mia, anche se ogni tanto qualche dubbio ce l'ho anch'io: se affaccia all'esterno, con porte o finestre e/o con ampie superfici disperdenti, lo considero come locale non riscaldato, per cui lo scorporo dal volume e dalla superficie utile, e gli elementi di separazione diventano superfici disperdenti. Se è interno o comunque ceco, e la superficie verso esterno non è particolarmente importante, lo considero parte del volume riscaldato (con tutte le conseguenze).
Spesso questo punto di vista mi ha complicato i calcoli, aumentando le superfici disperdenti per tipo e dimensioni, ma se per esempio ho un garage e/o cantina e/o sottoscala con porte metalliche e/o aperture di aerazione verso esterno, non ritengo giustificabile fregarsene e inserire tutto come volume riscaldato.
aaron1989
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9 anni fa

Se però si fosse trattato di un ripostiglio allo stesso piano, privo di termosifoni o altro?? Come vi sareste comportati?

Messaggio originale di borgo1971:


Dico la mia, anche se ogni tanto qualche dubbio ce l'ho anch'io: se affaccia all'esterno, con porte o finestre e/o con ampie superfici disperdenti, lo considero come locale non riscaldato, per cui lo scorporo dal volume e dalla superficie utile, e gli elementi di separazione diventano superfici disperdenti. Se è interno o comunque ceco, e la superficie verso esterno non è particolarmente importante, lo considero parte del volume riscaldato (con tutte le conseguenze).
Spesso questo punto di vista mi ha complicato i calcoli, aumentando le superfici disperdenti per tipo e dimensioni, ma se per esempio ho un garage e/o cantina e/o sottoscala con porte metalliche e/o aperture di aerazione verso esterno, non ritengo giustificabile fregarsene e inserire tutto come volume riscaldato.

Messaggio originale di aaron1989:




Grazie della pazienza 😁
garcangeli
9 anni fa
La cosa si sta facendo intrigante....

Dopo un po' di ragionamenti e letture qui sul forum, riguardo agli APE io inizio a propendere (forse in contrasto con la FAQ 8.2.k) per un'analisi standard che sia aderente alla situazione "sulla carta" piuttosto che al reale utilizzo: se trovo una cantina riscaldata (antitetico alla eventuale presenza di vino, ed alla normativa), e non è stata variata catastalmente la destinazione d'uso, per me è un uso non standard dell'immobile. Alla stessa stregua di una temperatura di regolazione non a 20°C.
Cosa facciamo se nel negozio l'attività è di parrucchiere o di rivendita alimentare? Chi se lo inventa il fabbisogno di ACS?
Oppure se il negozio è adibito a magazzino? Che facciamo, non si redige l'APE perchè per i magazzini non è previsto?

Allora perchè in questo caso un uso difforme dal previsto non viene tenuto in considerazione e nel caso della cantina invece dovrebbe esserlo?