Buongiorno a tutti. L'argomento forse è già stato affrontato, ma non ho trovato soluzioni e vorrei riparlarne con voi...
Mi capita un negozio completamento vuoto che il proprietario vuole affittare ma non sa ancora a chi e che cosa ne farà...
Locale unico, con retro e wc privato.
La UNITS per questa categoria non prevede alcun fabbisogno di ACS.
Vi riporto anche un estratto dell'analisi dei più comuni errori trovati nelle APE piemontesi dove si parla di questo:
Nel caso, ad esempio, di un negozio adibito a parrucchiere, nonostante sia effettivamente impiegata una rilevante quantità di acqua calda sanitaria, il fabbisogno da assumere per il calcolo è nullo, ciò non va considerato un errore o una falsa rappresentazione ma la laica valutazione di un generico esercizio commerciale. Tale edificio rientra, infatti, nella categoria E.5, (commerciale) per la quale la specifica tecnica non individua, in quanto non rilevante a livello statistico, un fabbisogno
significativo. In questo esempio la certificazione deve essere fatta con riguardo alle condizioni standard di utilizzo della destinazione d’uso E.5 senza riguardo all’effettiva attività commerciale insediata, che oggi, magari, richiede un quantitativo reale di acqua calda ma che, domani, potrebbe essere venduto e destinato da altra attività (ad es. libreria) in cui un consumo reale di acqua calda non è presente.
Ok il concetto è chiaro...il negozio andrebbe inteso come utilizzo standard e non con l'effettivo utilizzo odierno, mi sembra anche sensato.
Ma il bagno, anche se privato, è una dotazione del mio sistema edificio-impianto, perchè mai devo escluderlo? E' li, sicuramente consuma (poco, ma consuma), le norme prevedono un bagno privato, e io non lo considero....