steveone
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9 anni fa
Ok.
Il problema che invece non riesco a risolvere e' l'umidita'. Oggi appena sveglio avevo l'80% di umidita' relativa....non e' tantissimo? non so come abbassarla. Anche con il deumidificatore risolvo per alcune ore poi torna alta.
borgo1971
9 anni fa

Il problema che invece non riesco a risolvere e' l'umidita'.

Messaggio originale di steveone:


E' tanto ma con il clima esterno (relativamente caldo e decisamente umido), ci può stare. Non essendo particolarmente freddo, non lo dovrebbero essere neppure le murature, pertanto non dovrebbe darti troppi problemi. Sicuramente se ci sarà un calo drastico della temperatura esterna, bisognerà cercare di ridurre l'umidità interna (il 45-50% è l'ideale).
steveone
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9 anni fa

Il problema che invece non riesco a risolvere e' l'umidita'.

Messaggio originale di borgo1971:


E' tanto ma con il clima esterno (relativamente caldo e decisamente umido), ci può stare. Non essendo particolarmente freddo, non lo dovrebbero essere neppure le murature, pertanto non dovrebbe darti troppi problemi. Sicuramente se ci sarà un calo drastico della temperatura esterna, bisognerà cercare di ridurre l'umidità interna (il 45-50% è l'ideale).

Messaggio originale di steveone:



Si abitando vicino alla Pianura Padana penso sia normale. Fuori l'umidita' da 4-5 giorni e' altissima. Non si vede il sole da una settimana.
Ma alzando il riscaldamento l'umidita' cala?
in questo periodo cosa conviene fare?
borgo1971
9 anni fa

Ma alzando il riscaldamento l'umidita' cala?

Messaggio originale di steveone:


Sì, ma solo se mantieni la casa comunque ventilata.

in questo periodo cosa conviene fare?

Messaggio originale di steveone:


Controllare che negli spigoli più freddi non si formino muffe o condense, e cercare di abbassare l'umidità interna tramite frequenti ricambi d'aria, appena il clima esterno lo permette. Salvo problemi di cui sopra, lascerei perdere i deumidificatori.
nicolapietro
9 anni fa

A parte il mio precedente messaggio a cui chiedo al gentilissimo Nicolapietro di rispondermi quando puo'....

Messaggio originale di steveone:



Il problema che poni: come regolare un impianto ottimizzando la spesa è complessissimo dato che i dati climatici variano in continuazione, che tu sia a Reggio emilia o in qualsiasi altro posto. Sulla base di tutti gli interventi hai tutti gli elementi per eseguire delle programmazioni e regolazioni facendo opportuni tentativi. Mi spiego per aiutarti in termini poco tecnici: chi ha progettato il numero dei radiatori (se lo ha fatto) è partito da un dato: quanta energia (calore) sono in grado di fornire. Il problema è che quella potenza massima (optimum di rendimento) la raggiungi solo con la temperatura che chi ha messo i termosifoni ha stabilito. Dubito che siano stati installati moderni radiatori per basse temperature, e quindi credo che con 45° di mandata, ovvero 25° di differenza tra mandata e ambiante, i radiatori non lavorino bene ovvero si scaldano loro , ma non riescano a scaldare bene l'ambiente (poiché ti giochi la componente radiante).
Dato che ORA, alle condizioni da te indicate nel periodo attuale, non hai bisogno di grande quantità di calore, potresti stare basso con la mandata (non ti serve tutta la potenza dei termosifoni) ma non scenderei comunque sotto i 50°/60°. Quando farà piu' freddo ti consiglio di alzare la mandata anche sino a 70 gradi (con conseguenza già dette nel mio post precedente).

Secondo me il problema dell'umidità è anche da ricercare nel fatto che hai detto che sono state fatte opere di ristrutturazione recenti, e gli intonaci, oltre che pavimenti, nei primi anni, cedono ancora molta dell'acqua in essi contenuta al la posa, elevando anche drasticamente il tasso di umidità interno (che se poi associamo al clima piovoso... ti porta a questi risultati). Per come hai regolato ora il generatore (sui 40° di mandata) non credo che l'apporto di cio' che bruci sia determinante ai fini della riduzione dell'unidità.

...chiedo anche questo : non avendo la sonda esterna come posso regolarmi con la temperatura della mandata?

Messaggio originale di steveone:



Manuale. Devi alzarla manualmente sul generatore. Come, come ti è stato detto prima. A mio parere è inutile che la regoli a 40/45° per sfruttare la condensazione se poi con impianto classico ti giochi il rendimento dei termosifoni. Sapendo questo devi solo provare e trovare la soluzione ottima per il benessere.

Umidità cercando di usare termini semplici:
dato a 18 gradi e con una certa quantità di acqua nell'aria, raggiungi l'80% di saturazione. La saturazione è strettamente legata alla pressione e quindi ... alla temperatura. Se porti la temperatura interna a 20° la medesima umidità a porterà a livelli di saturazione inferiori l'aria ossia farà calare la percentuale di umidità.

Termostatiche: la possibilità di attenuare la temperatura di ogni locale, soprattutto per i locali esposti a sud e in impianti non ben bilanciati, sia sempre ottimo mezzo di risparmio energetico poiché ci permette di "puntualizzare" il rendimento di regolazione ed ottimizzare i consumi/emissioni.

Concludo dicendo che i forum nascono sia per dare una mano che per confrontarsi a livello tecnico alla ricerca dei modi corretti di operare. Trovo che l'intervento di Ibasa, oltre che essere estremamente pertinente alla tua domanda (anche se molto tecnico) arricchisca molto il dibattito.
steveone
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9 anni fa

Ma alzando il riscaldamento l'umidita' cala?

Messaggio originale di borgo1971:


Sì, ma solo se mantieni la casa comunque ventilata.

in questo periodo cosa conviene fare?

Messaggio originale di steveone:


Controllare che negli spigoli più freddi non si formino muffe o condense, e cercare di abbassare l'umidità interna tramite frequenti ricambi d'aria, appena il clima esterno lo permette. Salvo problemi di cui sopra, lascerei perdere i deumidificatori.

Messaggio originale di steveone:



cosa intendi con "appena il clima esterno lo permette"?
nelle giornate come queste non conviene aprire le finestre?
borgo1971
9 anni fa

cosa intendi con "appena il clima esterno lo permette"?
nelle giornate come queste non conviene aprire le finestre?

Messaggio originale di steveone:



Al contrario… anche di più, ma non aspettarti che l'umidità interna cali significativamente. Solo quando l'aria esterna conterrà meno umidità, potrai veder scendere anche l'umidità interna. L'importante è che tu faccia arieggiare anche se fuori farà più freddo, almeno fino a portarti stabilmente sotto il 60%. Sarà un dispendio di energia, nel senso che dovrai riscaldare ogni volta la massa d'aria sostituita, ma necessario per evitare possibili problemi di muffe.
Guarda questo diagramma di Carrier :
se la temperatura esterna è di 15°C e l'umidità prossima al 100%, la stessa aria una volta entrata e riscaldata a 20° avrà già circa il 75% di umidità… se ci aggiungi un po' di produzione interna arrivi subito all'80%. Se però la temperatura esterna scende a 5°C, anche se l'umidità esterna resterà al 100% l'aria riscaldata avrà meno del 40% di U.R. A questa si sommeranno la produzione interna e l'umidità accumulata nei muri e nelle altre parti della casa… ma con un po' di sforzo riusciresti a ridurre l'umidità interna (ovviamente ancora meglio se scende anche l'umidità relativa esterna).
Un'altra cosa su cui riflettere, sono i valori in gioco: a 20° l'aria si satura (ovvero arriva al 100% di UR) con soli 15 grammi di acqua per ogni kg di aria secca (che in funzione della pressione equivale a circa 18-19 grammi per mc d'aria)… se il tuo appartamento ha circa 180mc, l'umidità che può stare sospesa nell'aria è appena 3240gr, ovvero poco più di 3 litri d'acqua… ma forse sto andando un po' troppo oltre.
studio17
9 anni fa

Ma alzando il riscaldamento l'umidita' cala?

Messaggio originale di steveone:


Sì, ma solo se mantieni la casa comunque ventilata.

in questo periodo cosa conviene fare?

Messaggio originale di borgo1971:


Controllare che negli spigoli più freddi non si formino muffe o condense, e cercare di abbassare l'umidità interna tramite frequenti ricambi d'aria, appena il clima esterno lo permette. Salvo problemi di cui sopra, lascerei perdere i deumidificatori.

Messaggio originale di steveone:



cosa intendi con "appena il clima esterno lo permette"?
nelle giornate come queste non conviene aprire le finestre?

Messaggio originale di steveone:



Una bella fredda giornata di sole.
steveone
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9 anni fa
Grazie, fantastico chiarimento anche se essendo completamente ignorante in materia non ho capito al 100% 🙂 Ho guardato il diagramma ma non lo capisco....
Quindi: aprire tutte le finestre per 3-5 minuti 2-3 volte al giorno fa bene giusto? pioggia, sole, neve....?
Tenere in casa il termostato sui 20° quando si e' in casa e non meno di 17° nei momenti di assenza o notte ok?
Posso fare altro per evitare la muffa e la troppa umidita'?
studio17
9 anni fa

Grazie, fantastico chiarimento anche se essendo completamente ignorante in materia non ho capito al 100% 🙂 Ho guardato il diagramma ma non lo capisco....

Quindi: aprire tutte le finestre per 3-5 minuti 2-3 volte al giorno fa bene giusto? pioggia, sole, neve....?

Tenere in casa il termostato sui 20° quando si e' in casa e non meno di 17° nei momenti di assenza o notte ok?
Posso fare altro per evitare la muffa e la troppa umidita'?

Messaggio originale di steveone:



Quando c'è tanta umidità fuori, devi fare proprio un minimo ricambio perchè te la "tiri in casa" - quando fuori ci sarà una bella giornata di sole, fredda e secca, allora anche a scapito di dispendio energetico, puoi fare più ricambio.

Poi dipende anche dagli usi interni: vapori di cottura, panni stesi ad asciugare, etc....
steveone
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9 anni fa
I radiatori sono questi...roba nuova...
https://dl.dropboxusercontent.com/u/1059312/20141112_133214.jpg 

non so se siano fatti per caldaia a condensazione...
borgo1971
9 anni fa

Quando c'è tanta umidità fuori, devi fare proprio un minimo ricambio perchè te la "tiri in casa"

Messaggio originale di studio17:



Sicuro?! guarda il Diagramma di Carrier… se dentro ha l'80% di U.R. a 20° e fuori ci sono non più di 15°, fa bene ad aprire, anche se fuori l'UR è al 100%. Ovviamente se scende è ancora meglio.
studio17
9 anni fa

Quando c'è tanta umidità fuori, devi fare proprio un minimo ricambio perchè te la "tiri in casa"

Messaggio originale di borgo1971:



Sicuro?! guarda il Diagramma di Carrier… se dentro ha l'80% di U.R. a 20° e fuori ci sono non più di 15°, fa bene ad aprire, anche se fuori l'UR è al 100%. Ovviamente se scende è ancora meglio.

Messaggio originale di studio17:



Certo borgo, hai perfettamente ragione. Il mio era un discorso in generale.
steveone
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9 anni fa
Esiste una situazione in cui e' meglio "non aprire"?
studio17
9 anni fa

Esiste una situazione in cui e' meglio "non aprire"?

Messaggio originale di steveone:



Esempio teorico (poi la pratica, l'abitudine, la psicologia e la sensazione personale è un'altra cosa):
Condizioni interne: 20°C con il 50% u.r.
A Firenze ora ci sono +15,5°C con il 95%u.r.

Conviene non aprire.

steveone
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9 anni fa
Oggi ho messo mandata a 48 gradi e cronotermostato in manuale a 20 gradi. Sono tornato alle 19,30 e in casa c'era caldissimo...non avevo mai provato sensazione di caldo in questa casa.
Adesso dopo 3 ore che si è spenta ci sono ancora 20 gradi. ...
però ho una domanda: il cronotermostato arriva a 20 gradi e spegne la caldaia. ..appena scende a 19.9 si riaccende e deve scaldare tutta l'acqua per recuperare...poi si spegne nuovamente.
Non è meglio tenere mandata bassa e sempre accceso? Questo accendi e spegni non fa sprecare di più?
nicolapietro
9 anni fa


però ho una domanda: il cronotermostato arriva a 20 gradi e spegne la caldaia. ..appena scende a 19.9 si riaccende e deve scaldare tutta l'acqua per recuperare...poi si spegne nuovamente.

Messaggio originale di steveone:



I termostato semplicemente da corrente al generatore quando la temperatura è al di sotto dei 20°.
Il generatore , rilevata la temperatura di mandata, si avvia per portare l'acqua del circuito alla temperatura che hai impostato.
Se il termostato indica 20 il generatore non parte. se 19.9 parte, ma il generatore nulla sa dei 20° che hai impostato. Si limita a mantenere l'acqua di mandata alla temperatura richiesta.

ecco che...

Non è meglio tenere mandata bassa e sempre acceso?

Messaggio originale di steveone:



Dai numerosi interventi puoi comprendere che : DIPENDE.
SI, certo, se avessi un riscaldamento a pavimento dove l'inerzia termica fosse alta.

Ma hai dei radiatori in alluminio, dei quali non si sa come siano stati dimensionati. Quindi la risposta sarebbe NO.

E comunque il generatore continuerebbe ad accendersi e spegnersi anche con mandata bassa Sotto i 20 del termostato misurerebbe la temperatura di mandata e se bassa la porterebbe a quella che hai impostato (solo che con la condensazione raggiungi rendimenti piu' alti - a fronte di abbassamento dei rendimenti emissione)

Quindi NI: devi trovare tu un opportuno bilanciamento.

Questo accendi e spegni non fa sprecare di più?

Messaggio originale di steveone:



Per assurdo, il miglior caso sarebbe quando la caldaia entrasse in funzione... MAI, ma non avresti benessere..
Limitare le accensioni, e quindi il lavoro del generatore, allo stretto indispensabile è fonte di risparmio poiché al Benessere devi ambire. In questo ti aiuta il termostato. Dai tuoi post noto pero' una vera e propria fobia nell'innalzare la temperatura di mandata. Quando farà piu' freddo all'esterno ti converrà alzarla.

borgo1971
9 anni fa

però ho una domanda: il cronotermostato arriva a 20 gradi e spegne la caldaia. ..appena scende a 19.9 si riaccende e deve scaldare tutta l'acqua per recuperare...poi si spegne nuovamente.

Messaggio originale di steveone:


Sul cronotermostato dovresti poter regolare il DT, ovvero la sensibilità dello stesso. Se ti sembra che con 0,1 si accenda/spenga troppo spesso, puoi provare a portarlo a 0,2 o 0,3. Ma tieni conto che con l'impianto spento e la temperatura che scende gli occupanti avranno una maggior sensazione di freddo che alla stessa temperatura costante… Io il DT sul cronotermostato tengo 0,2 con la temperatura di comfort a 20,2 ovvero attacca appena scende sotto i 20°C e stacca a 20,4°C, anche se poi per inerzia si arriva a 20,6. Dal punto di vista del comfort lo trovo un compromesso accettabile, anche se ogni tanto mi viene il dubbio se portarlo a 20,1/0,1
steveone
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9 anni fa

però ho una domanda: il cronotermostato arriva a 20 gradi e spegne la caldaia. ..appena scende a 19.9 si riaccende e deve scaldare tutta l'acqua per recuperare...poi si spegne nuovamente.

Messaggio originale di borgo1971:


Sul cronotermostato dovresti poter regolare il DT, ovvero la sensibilità dello stesso. Se ti sembra che con 0,1 si accenda/spenga troppo spesso, puoi provare a portarlo a 0,2 o 0,3. Ma tieni conto che con l'impianto spento e la temperatura che scende gli occupanti avranno una maggior sensazione di freddo che alla stessa temperatura costante… Io il DT sul cronotermostato tengo 0,2 con la temperatura di comfort a 20,2 ovvero attacca appena scende sotto i 20°C e stacca a 20,4°C, anche se poi per inerzia si arriva a 20,6. Dal punto di vista del comfort lo trovo un compromesso accettabile, anche se ogni tanto mi viene il dubbio se portarlo a 20,1/0,1

Messaggio originale di steveone:



Non ho trovato nel mio cronotermostato questa impostazione. ..ho trovato solo regolazione che dice "standard" "proporz 5 minuti, 10,15 e 20 minuti" cosa sarebbe?
steveone
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9 anni fa
steveone
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9 anni fa
Nessuno mi sa dire a cosa serve questa impostazione?standard" "proporz 5 minuti, 10,15 e 20 minuti"
lbasa
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9 anni fa
io ci provo, ma se tu stesso ti definisci inesperto e contemporaneamente pretendi che ti si dica online cosa fare (e questa cosa di affidare se stessi ad un elemento indistinto può derivare dallo storico risultato sociale di una politica monocolore sul territorio, il tuo come in altre simili regioni, di imporre ai cittadini il verbo politico come unico conduttore di vita), non so se ti porterà soddisfazione.

I riferimenti citati sono tipicamente oggetto delle modalità di regolazione di un termostato; le più diffuse sono la differenziale (raccontata in questa discussione nelle settimane precedenti e la proporzionale.
Altre volte ho citato una frase di un film di Moretti: "mi gioco una palla, due no" che il tuo termostato è un Perry.
http://www.perry.it/catalogo/index.php?tabella=cat_standard&lingua=IT&lin=ita 
Scegli la documentazione del cronotermostato più simile al tuo e capirai come giocare con quelle funzioni.

N.B.: chiaramente non te ne faccio un caso personale: ti dichiari giovane e vorrei pensare che tu abbia ancora la possibilità di pensare con la propria testa invece di restare invischiato nell'omologazione sociale "dimmi quello che devo fare, ed io lo faccio" (Colorado Cafè 😁 ?)

steveone
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9 anni fa
Ciao . Non ho un perry ma un bticino molto moderno (dovrei verificare il modello).io faccio un altro lavoro e di termotecnica non ne so niente. Mi sono letto i manuali ma comunque non ho capito come meglio impostarlo.
steveone
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9 anni fa
Ho controllato e in un mese ho consumato 96 metri cubi di gas (inclusa anche acqua sanitaria).
Tenete presente che il freddo qui a Reggio emilia non e' ancora arrivato....
Non e' un po' tantino come consumo calcolando che la caldaia ha funzionato in modo discontinuo (notte e mattino quasi sempre spenta) e mandata max di 48 gradi.