elvira
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10 anni fa
salve, sono una studentessa di ingegneria alle prese con una materia di energetica un po' lontana dal mio indirizzo di studi, per cui sono un po' in difficoltà.

devo stabilire se, sostituendo la caldaia a metano con una caldaia a condensazione in un edificio pubblico, i radiatori già installati sono sottodimensionati.

non ho capito bene come calcolare la potenza termica minima da garantire in ogni singolo locale, ovvero calcolare le dispersioni termiche che il radiatore andrebbe a bilanciare...

le dispersioni termiche sono quelle
- per trasmissione verso l'ambiente esterno
- per trasmissione verso gli ambienti non riscaldati o a temperature diverse da quelle di progetto (es. scale, laboratori...)
- per ventilazione

il problema che mi pongo è: le perdite per trasmissione sono date dalla formula:

Q(potenza) = Somma (U*A + psi*L)*deltaT

dove psi*L si riferisce alle dispersioni dovute ai ponti termici lineari.

nel mio caso, il calcolo dei ponti termici deve essere eseguito nel dettaglio (usando le configurazioni presenti in UNI TS 11300) oppure devo fare una maggiorazione, tipo del 15% rispetto alle U*A??

studio17
10 anni fa


devo stabilire se, sostituendo la caldaia a metano con una caldaia a condensazione in un edificio pubblico, i radiatori già installati sono sottodimensionati.

Messaggio originale di elvira:




Questo presupposto è sbagliato. Cerco di spiegarmi, semplificando: i radiatori forniscono una certa potenza in base alle "dimensioni" ed alla temperatura di invio e ritorno dell'acqua calda e temperatura ambiente.

Esempio: radiatore di alluminio altezza 880 mm:
- temperatura invio acqua calda +75°C
- temperatura ritorno acqua calda +65°C
- temperatura ambiente +20°C

(75+65)/2 - 20 = delta T +50°C (resa termica 182 watt/elemento)

In base alle tue necessità (ben descritte di seguito), ti calcoli le tue "dispersioni": supponiamo 1.000 watt; di conseguenza ti servirà un radiatore di 1.000/182 = 5,49, ovvero 6 elementi alti 880 mm

Ora, se cambi la caldaia "vecchia", con una condensazione, non ti si modifica il dato di "dispersioni", quindi inviando acqua calda alle stesse condizioni di prima (cosa che una caldaia a condensazione si può benissimo fare), non hai bisogno di riverificare i radiatori.

Se invece la domanda è: installando una nuova caldaia a condensazione, per ottenere il miglior rendimento possibile, i mie radiatori esistenti vanno bene, oppure devo aumentare gli elementi?

Diciamo, in via approssimativa che la caldaia a condensazione lavora "bene" quando la temperatura di ritorno dell'acqua è inferiore a circa 55°C (tanto è più bassa, tanto lavora meglio).

Esempio: radiatore di alluminio altezza 880 mm:
- temperatura invio acqua calda +55°C
- temperatura ritorno acqua calda +45°C
- temperatura ambiente +20°C

(55+45)/2 - 20 = delta T +30°C (resa termica 89,8 watt/elemento)

Di conseguenza ti servirà un radiatore di 1.000/89,8 = 11,1, ovvero 12 elementi alti 880 mm


non ho capito bene come calcolare la potenza termica minima da garantire in ogni singolo locale, ovvero calcolare le dispersioni termiche che il radiatore andrebbe a bilanciare...

le dispersioni termiche sono quelle
- per trasmissione verso l'ambiente esterno
- per trasmissione verso gli ambienti non riscaldati o a temperature diverse da quelle di progetto (es. scale, laboratori...)
- per ventilazione

il problema che mi pongo è: le perdite per trasmissione sono date dalla formula:

Q(potenza) = Somma (U*A + psi*L)*deltaT

dove psi*L si riferisce alle dispersioni dovute ai ponti termici lineari.

nel mio caso, il calcolo dei ponti termici deve essere eseguito nel dettaglio (usando le configurazioni presenti in UNI TS 11300) oppure devo fare una maggiorazione, tipo del 15% rispetto alle U*A??

Messaggio originale di elvira:



Visto che è uno "studio" fare il calcolo dei ponti termici analitici, non sarebbe male
elvira
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10 anni fa
Grazie mille! La prima parte della tua risposta mi aiuta a capire come fare la valutazione dell'eventuale sottodimensionamento. La seconda parte mi fa capire che NON sbaglio se calcolo anche i ponti termici (chiaramente solo degli elementi disperdenti).
Allora procedo col calcolo di Somma(U*A + psi*L)deltaT

Ne approfitto per risolvere qualche altro dubbio:

tra due pareti interne si possono creare ponti termici? Se si, la configurazione IW4 va bene?

temperature per vano ascensore interna? Ripostiglio nn riscaldato ma circondato da ambienti riscaldati (tranne sopra e sotto)?

Inoltre, nelle perdite per ventilazione, nel caso di bagni ciechi la uni dice che per il dimensionamento devo usare n=4/h ma che deltaT dovrei usare? Io nn so se l'aria proviene dall'esterno oppure da ambienti già riscaldati, se uso la temperatura esterna mi viene una perdita per ventilazione davvero elevata, molto maggiori delle perdite per trasmissione.
studio17
10 anni fa

Grazie mille! La prima parte della tua risposta mi aiuta a capire come fare la valutazione dell'eventuale sottodimensionamento. La seconda parte mi fa capire che NON sbaglio se calcolo anche i ponti termici (chiaramente solo degli elementi disperdenti).
Allora procedo col calcolo di Somma(U*A + psi*L)deltaT

Ne approfitto per risolvere qualche altro dubbio:

tra due pareti interne si possono creare ponti termici? Se si, la configurazione IW4 va bene?

se fra locali riscaldati alla stessa temperatura direi di no.

temperature per vano ascensore interna? Ripostiglio nn riscaldato ma circondato da ambienti riscaldati (tranne sopra e sotto)?


dipende da come è fatto: è tutto interno con con la copertura chiusa oppure ha, per esempio una vano aerato?comunque se prendi circa +10°C, l'eventuale errore è trascurabile.;

Inoltre, nelle perdite per ventilazione, nel caso di bagni ciechi la uni dice che per il dimensionamento devo usare n=4/h ma che deltaT dovrei usare? Io nn so se l'aria proviene dall'esterno oppure da ambienti già riscaldati, se uso la temperatura esterna mi viene una perdita per ventilazione davvero elevata, molto maggiori delle perdite per trasmissione.

Messaggio originale di elvira:



l'aria verrà reintegrata certamente dall'esterno, magari attraverserà altri locali ed arriverà già "riscaldata" in bagno; di conseguenza un aparte della ventilazione va "spalmata" sui radiatori dei locali adiacenti al bagno.;

elvira
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10 anni fa
grazie grazie grazieeee!!! mi stai aiutando tantissimo....

solo un'ultima cosa: ritornando alle perdite per ventilazione... supponendo, appunto, che l'aria arrivi un po' preriscaldata perchè ha attraversato altri ambienti, che temperatura potrei ipotizzare? se uso la temperatura dell'aria esterna mi viene un DT troppo grande e un valore delle perdite eccessivo. tu che valore useresti?
dizeta73
10 anni fa
Chiedo anticipatamente scusa per l'ignoranza, ma come fai a calcolare la resa termica per elemento partendo dall'equazione Dt+50=182 W/el? o analogamente Dt+30=89,8 W/el?
Grazie.
reynold
  • reynold
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  • classe D
10 anni fa
I produttori di radiatori forniscono schede tecniche con le rese degli elementi per ogni elemento con differenti deltaT.
Se il deltaT diminuisce la resa diminuisce
dizeta73
10 anni fa
Da come scritto sembrava fosse un dato calcolato e non un dato fornito dal costruttore di radiatori e quindi rientrante tra le hp di partenza.
Ti ringrazio.