ging
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10 anni fa
Gentilissimi utenti,

Vi disturbo perchè volevo fare la certificazione energetica di un unità immobiliare indipendente utilizzando il metodo di calcolo semplificato indicato nella UNI-TS 11300-2 (capitolo 6.8).

Dopo avere inserito tutti i rendimenti impiantistici precalcolati secondo i prospetti della UNI ho ottenuto un risultato soddisfacente, ma analizzando la schermata calcolo/risultati -> Nuovo edificio -> abitazione -> riscaldamento nella tabella fabbisogno di energia termica della zona per riscaldamento alla riga 17 (perdite recuperate dal sistema acqua calda sanitaria, QW,lrh) leggo un valore pari a 48572Wh che viene sottratto al Qh per determinare il Q'h, mentre mi sarei aspettato di trovare QW,lrh = 0 e Q'h=Qh.

Mi sarei aspettato QW,lrh=0 perché il capitolo 6.8 cita:


6.8 Metodo di calcolo semplificato

il metodo prevede il calcolo del fabbisogno di energia primaria Qh su base stagionale per la climatizzazione invernale e del fabbisogno Qw per l'acqua calda sanitaria su base annua. La somma dei due fabbisogni determina il fabbisogno annuo per il riscaldamento e acqua calda sanitaria dell'edificio.

Per quanto attiene il calcolo delle perdite dell'impianto, ai fini del calcolo del fabbisogno di energia primaria, il metodo è in accordo con quanto specificato nella presente specifica tecnica, ma con le seguenti precisazioni:

(1)come per il fabbisogno Qh anche per l'impianto il periodo di calcolo è la stagione legale di riscaldamento nella zona climatica considerata per quanto attiene la climatizzazione invernale e l'anno per quanto attiene la produzione di acqua calda sanitaria;

(2)si trascurano i recuperi QW,lrh e si ha quindi Q'h = Qh (equazione 1);

omissis



Ho cercato invano sulla guida e sulle varie schermate dove indicare che sto utilizzando il metodo semplificato e che quindi devo trascurare i recuperi come indicato dalla precisazione (2) del capitolo 6.8 della UNI-TS 11300-2 (capitolo 6.8).


Voi sapete dove indicare tale scelta? Oppure ho travisato il testo della norma?


Spero di essere riuscito a spiegarmi e ringrazio tutti per l'aiuto che saprete darmi.

Cordiali saluti

Alberto
luckying
10 anni fa
Non avevo mai letto con attenzione la parte 6.8 della norma, ma ritengo che la differenza tra il metodo "ordinario" e quello semplificato sia la base temporale: per il primo è mensile, per il secondo stagionale.
Non ci ho mai fatto caso, ma non penso che esista questa opzione in MC 11300, alla fine, a cosa servirebbe?
albertop
10 anni fa
Con il metodo semplificato i recuperi devono essere eliminati. Se il programma considera recupero, è un errore (su quelle routines abbiamo dovuto purtroppo mettere le mani un sacco di volte).
Non lavoro più su questo software. Non inviatemi messaggi privati. Per assistenza sul software utilizzate la pagina contatti  di questo sito. Grazie. Alberto.
luckying
10 anni fa
Ma dove si attiva il metodo semplificato?
ging
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10 anni fa

Non avevo mai letto con attenzione la parte 6.8 della norma, ma ritengo che la differenza tra il metodo "ordinario" e quello semplificato sia la base temporale: per il primo è mensile, per il secondo stagionale.
Non ci ho mai fatto caso, ma non penso che esista questa opzione in MC 11300, alla fine, a cosa servirebbe?

Messaggio originale di luckying:





Ciao Luckying,

Io ho sempre considerato il metodo semplificato quello che permette di usare i rendimenti precalcolati, che di fatto sono costanti sulla stagione, mentre se usassi il metodo analitico dovrei calcolarne i rispettivi valori mese per mese.
(mi rendo conto che analitico e "ordinario" non sono la stessa cosa)

Purtroppo la norma non mi sembra spieghi bene quando e come usare il metodo semplificato.


Periodo ed intervalli di calcolo relativi al sistema di riscaldamento

Per le valutazioni di progetto e standard (A1 e A2) il periodo di calcolo deve essere la durata massima consentita del riscaldamento in funzione della zona climatica. Il calcolo deve essere eseguito suddividendo il periodo totale in intervalli elementari di durata massima mensile. Si determinano i valori per ogni intervallo e si sommano i fabbisogni risultanti negli intervalli elementari costituenti il periodo di calcolo.

Per valutazioni in condizioni effettive di utilizzo (A3) o basate sul rilievo dei consumi in modalità standard (B) il periodo di riferimento può essere la durata effettiva del riscaldamento, come definito nella parte 1 della presente specifica tecnica.

Qualora sia richiesto di ricorrere ad un metodo di calcolo semplificato, si assume come periodo di calcolo la stagione di riscaldamento per la climatizzazione invernale e l'anno per l'acqua calda sanitaria.

Messaggio originale di UNI TS 11300-2 punto 6.2:



Nella parte finale del capitolo viene ribadito quello che dici tu: si assume come periodo di calcolo la stagione di riscaldamento per la climatizzazione invernale e l'anno per l'acqua calda sanitaria.

Per approfondire il discorso possiamo vedere l'esempio in 6.8.1, dove viene indicato come dato di ingresso il valore Qh calcolato come da UNI TS 11300:1 (che suppongo sia determinato su base mensile, ma la norma non dà delucidazioni). Sempre nell'esempio 6.8.1 il calcolo viene poi fatto trascurando tutti i recuperi, applicando i rendimenti precalcolati, inserendo una pompa primaria della potenza forfettaria da 100W senza andare a preoccuparsi che l'impianto sia autonomo o centralizzato di qualsivoglia dimensione (l'unico punto in cui ne tengo conto è nel calcolo del rendimento di distribuzione dove devo inserire il valore del prospetto coerente con la tipologia impiantistica realizzata e nel calcolo del rendimento di generazione dove devo calcolarmi il fattore di carico del generatore riferito alla potenza dell'intero edifico [condominio o impianto autonomo che sia]).

Ad aumentare la confusione la norma nel prospetto 15, dove vengono indicate le valutazioni ed i metodi di calcolo, non cita mai il metodo semplificato, ma parla sempre e solo di rendimenti precalcolati o metodi analitici (motivo per cui ho sempre considerato il metodo semplificato quello in cui utilizzo tutti e quattro i rendimenti precalcolati, in particolar modo quello di distribuzione, e non faccio il calcolo analitico)

Ringrazio Albertop che mi conferma che nel calcolo semplificato i recuperi non devono essere considerati.

Grazie a tutti.

P.S. potreste dirmi come faccio ad inserire un immagine così la prossima volta inserisco anche il prospetto?? Grazie

Alberto
borgo1971
10 anni fa

P.S. potreste dirmi come faccio ad inserire un immagine così la prossima volta inserisco anche il prospetto??

Messaggio originale di ging:



Devi mettere l'immagine su qualche sito accessibile, ovvero usare servizi come dropbox, e inserire il link dell'immagine tra i tag "img" "/img" (al posto delle virgolette ci sono parentesi quadre).
albertop
10 anni fa
Scusate, ho risposto in maniera affrettata senza leggere attentamente. Ritenevo che fosse "riemerso" un errore atavico per cui le perdite acs venivano recuperate anche nel periodo estivo ...
I recuperi dell'acs sul riscaldamento vengono sempre considerati.

Riepilogo per come funziona il software (S.E.&O.):

a) Distribuzione riscaldamento. I recuperi termici vanno direttamente in sottrazione alle perdite per distribuzione:
- metodo analitico (appendice A): si considerano recuperi termici nel periodo di riscaldamento.
- metodo non analitico (da prospetto o manuale): no recupero (UNI/TS-11300-2 6.6.3.1)

b) Distribuzione acs. Eventuali recuperi termici sono recuperati nel riscaldamento (nel periodo di)
- metodo analitico (appendice A): si considerano recuperi termici definiti in videata Appendice A.
- metodo prospetto 30: si applica quanto definito in videata
- metodo inserimento manuale: si applica il recupero "standard" (80%)

IMVHO: Oltre che essere stata stesa in velocità, la normativa contiene degli errori soprattutto negli esempi che sono semplificati (del tipo "io l'esempio l'ho inserito e sono a posto" ...) ed in alcuni punti errati.




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ging
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10 anni fa
Innanzitutto ringrazio borgo1971 per la gentile spiegazione.

Per quanto riguarda la risposta di AlbertoP mi sembra di capire che siamo tutti d'accordo che la norma in molti punti è equivoca e frettolosa.
Concordo appieno che al punto 6.6.3.1 la UNI TS 11300:2 mi dice di trascurare i recuperi nel calcolo del rendimento di distribuzione, ma mi sembra che si riferisca ai recuperi della sola parte di riscaldamento e non quella delle perdite di calore della distribuzione dell'acqua calda sanitaria che viene considerata nel calcolo Q'h = Qh - Qw,lrh (equazione 1 del punto 5.1.2) e che è addirittura a monte dei sottosistemi di emissione e regolazione (equazione 2 del punto 5.1.3 -> Qd,out=Qhr=Q'h+Ql,e+Ql,rg-Qaux,e,lrh).

Ribadisco che ho usato il metodo semplificato sulla base di una mia personale interpretazione della norma in funzione di quello che ritengo essere il buone senso, ma sicuramente posso avere equivocato. Ma se il metodo semplificato non è quello che ci permette di usare tutti e quattro i rendimenti precalcolati da prospetto, a che serve definire e quando posso usare questo metodo semplificato, come già faceva notare luckying?🤬

Spero che nella prossima edizione ci saranno degli esempi più chiari, oppure che il mio cervello cominci a funzionare meglio.

Portate pazienza e grazie a tutti.

Alberto

luckying
10 anni fa
Forse, leggendo bene tutti le condizioni del cap. 6.8 per il metodo semplifcato, ci sono altre condizioni oltre all'uso dei rendimenti precalcolati; non lo vedo quindi legato al semplice uso dei rendimenti precalcolati.
Può essere utile per un calcolo manuale su tabella excel, ma con un programma, non mi porrei il problema.