Non avevo mai letto con attenzione la parte 6.8 della norma, ma ritengo che la differenza tra il metodo "ordinario" e quello semplificato sia la base temporale: per il primo è mensile, per il secondo stagionale.
Non ci ho mai fatto caso, ma non penso che esista questa opzione in MC 11300, alla fine, a cosa servirebbe?
Messaggio originale di luckying:
Ciao Luckying,
Io ho sempre considerato il metodo semplificato quello che permette di usare i rendimenti precalcolati, che di fatto sono costanti sulla stagione, mentre se usassi il metodo analitico dovrei calcolarne i rispettivi valori mese per mese.
(mi rendo conto che analitico e "ordinario" non sono la stessa cosa)
Purtroppo la norma non mi sembra spieghi bene quando e come usare il metodo semplificato.
Periodo ed intervalli di calcolo relativi al sistema di riscaldamento
Per le valutazioni di progetto e standard (A1 e A2) il periodo di calcolo deve essere la durata massima consentita del riscaldamento in funzione della zona climatica. Il calcolo deve essere eseguito suddividendo il periodo totale in intervalli elementari di durata massima mensile. Si determinano i valori per ogni intervallo e si sommano i fabbisogni risultanti negli intervalli elementari costituenti il periodo di calcolo.
Per valutazioni in condizioni effettive di utilizzo (A3) o basate sul rilievo dei consumi in modalità standard (B) il periodo di riferimento può essere la durata effettiva del riscaldamento, come definito nella parte 1 della presente specifica tecnica.
Qualora sia richiesto di ricorrere ad un metodo di calcolo semplificato, si assume come periodo di calcolo la stagione di riscaldamento per la climatizzazione invernale e l'anno per l'acqua calda sanitaria.
Messaggio originale di UNI TS 11300-2 punto 6.2:
Nella parte finale del capitolo viene ribadito quello che dici tu:
si assume come periodo di calcolo la stagione di riscaldamento per la climatizzazione invernale e l'anno per l'acqua calda sanitaria.
Per approfondire il discorso possiamo vedere l'esempio in 6.8.1, dove viene indicato come dato di ingresso il valore Qh calcolato come da UNI TS 11300:1 (che suppongo sia determinato su
base mensile, ma la norma non dà delucidazioni). Sempre nell'esempio 6.8.1 il calcolo viene poi fatto trascurando tutti i recuperi, applicando i rendimenti precalcolati, inserendo una pompa primaria della potenza forfettaria da 100W senza andare a preoccuparsi che l'impianto sia autonomo o centralizzato di qualsivoglia dimensione (l'unico punto in cui ne tengo conto è nel calcolo del rendimento di distribuzione dove devo inserire il valore del prospetto coerente con la tipologia impiantistica realizzata e nel calcolo del rendimento di generazione dove devo calcolarmi il fattore di carico del generatore riferito alla potenza dell'intero edifico [condominio o impianto autonomo che sia]).
Ad aumentare la confusione la norma nel prospetto 15, dove vengono indicate le valutazioni ed i metodi di calcolo, non cita mai il metodo semplificato, ma parla sempre e solo di rendimenti precalcolati o metodi analitici (motivo per cui ho sempre considerato il metodo semplificato quello in cui utilizzo tutti e quattro i rendimenti precalcolati, in particolar modo quello di distribuzione, e non faccio il calcolo analitico)
Ringrazio Albertop che mi conferma che nel calcolo semplificato i recuperi non devono essere considerati.
Grazie a tutti.
P.S. potreste dirmi come faccio ad inserire un immagine così la prossima volta inserisco anche il prospetto?? Grazie
Alberto