OK per come sono calcolati i rendimenti, ma ancora non capisco cosa tu mi voglia dire in merito alla questione interno/esterno. Come già detto, ho sempre reputato che la definizione riguardasse la posizione rispetto alla zona riscaldata, in quanto se esterna (benché all'interno del fabbricato ma in locale considerato non riscaldato), tutte le dispersioni al mantello vanno perse. La norma dice che usando i rendimenti precalcolati non bisogna tener conto dei recuperi, e davo per scontato che il motivo di questo è perché il rendimento stesso che viene fornito dal prospetto ne tiene conto, in particolare con il parametro F2.
D'altro canto, mi sembra difficile credere che la differente temperatura tra esterno ed un eventuale ambiente non riscaldato, possa portare a differenze così importanti, se non appunto per il mancato utilizzo del calore disperso. Infatti la temperatura media esterna del periodo di riscaldamento non mi sembra sia poi così differente da quella di un locale non riscaldato… con una minima di progetto di -6,18°C potrei avere una media che sta tra i +5°C ed +10°C, contro i… 10°C? 15°C? 20°C?… dipenderà molto dalla dimensione del vano, dalle aperture e dal tipo di struttura del locale non riscaldato.