Salve Kasto:
... possibile non vi sia una soluzione semplice? ...
Messaggio originale di kasto89:
Secondo me nel suo caso la soluzione
semplice:
1) c'è ma non basta (enrico.g è troppo buono nella risposta, e lo sa anche lui 😁 );
2) non dovrebbe essere proposta ad un utilizzatore.
Ha fatto bene ad aprire stesso quesito anche ad altro forum meglio frequentato nel campo della termotecnica (e le soluzioni fino a questo momento ivi proposte sono competenti) ma la scelta di appoggiarsi al funzionamento bivalente concorrente di PdC e caldaia affidandosi al solo bilanciamento idraulico (equilibratore, parallelo con valvola deviatrice comandata, sonda climatica e temperatura di ritorno)
senza accumulo (alternativo o no all'equilibratore) mi pare poco riqualificante.
Già mi vedo la controrisposta: "ma il cliente non vuole altri ingombri ..." vero? Rilancio:
1): il software (qualunque sia) le chiede la Tbiv per integrare la caldaia; l'attuale 11300 semplifica il fatto che la soglia di convenienza della PdC non dipende solo dalla Testerna (teoria base del COP) ma anche dall'UR% esterna da cui conseguono i cicli di sbrinamento (ed a Milano il problema nasce a T ben superiori alla Testerna teorica del basso COP).
2): ha notato che quasi tutti i sistemi integrati sul mercato (diciamo preassemblati ma non solo) comprendono sempre (Elco no) un
accumulo, spesso a valle della PdC e meno spesso a valle di entrambi i generatori? L'accumulo aiuta a produrre ed immagazzinare il calore prodotto dalla PdC quando è conveniente, e questo fa differenza in una consulenza professionale.
3): non le interessa avere la possibilità di modificare i parametri in funzione del variare del costo energetico del mercato (che definisce
praticamente la scelta della soglia TextLav / COP)?
4): c0è anche l'ACS? per l'ACS pensa di utilizzare gli stessi rapporti di temperatura utilizzati per il riscaldamento nell'ipotesi valvola derivazione motorizzata sul ritorno ramo caldaia? Non so ...
5) E' mia opinione che il cuore stia nella corretta gestione della logica elettronica della centralina di regolazione (prima sceglierei il prodotto di regolazione poi ne vedrei per quali circuiti è progettato), ed il funzionamento più intelligente sfrutta l'accumulo intermedio (lo veda come un equilibratore più grosso e meglio integrato con le letture di temperatura che comandano poi qualunque l'impianto).
P.S. (sottovoce, non deve sentire nessun altro:
nell'altro forum provi ad ottenere + info pratiche da NoNickName che pare disponibile a sbottonarsi)