Ciao, se il dubbio sta nella precisione di calcolo 11300-2 implementata in MC, mi auguro che lo Staff riceva input come il Tuo e poi rivaluti i flussi; immagino che la validazione CTI sulla base dei casi studio non abbia spremuto tutte le pieghe della casistica generatori di calore.
Messaggio originale di lbasa:
No, per quanto ho visto, i risultati di MC rispecchiano quelli che si ottengono applicando manualmente le formule delle norme. Per cui questo discorso non mira a far "pettinare le bambole" 😉 agli sviluppatori di MC11300.
Se invece ti poni un compito più generale del confronto fra i metodi… /cut
...lo stesso CTI ammetteva che il metodo Direttiva era impreciso sulle perdite delle caldaie a condensazione.
Messaggio originale di lbasa:
Ecco, forse qui siamo più vicini alla questione… peccato che la norma reciti: "Il metodo 1(*) è il metodo di normale impiego per i generatori di calore certificati ai sensi della Direttiva."
* 1) metodo basato sui dati dei generatori di calore dichiarati secondo la Direttiva 92/42/CEE.
...metodo frazionale (0,8)?
Messaggio originale di lbasa:
mmmhhh…. qui non ti ho mica capito.
Non ho opinione sul metodo da prospetto 23 (che non considera recuperi)
Messaggio originale di lbasa:
OK, per cui dovrebbe essere peggiorativo, e dai risultati che ho ottenuto questa volta, la cosa torna. Il metodo è comunque necessario quando non ci sono dati sufficienti per gli altri metodi. Il fatto è che peggiorando le prestazioni del generatore, si riducono i tempi di ritorno per un eventuale sostituzione… e non proprio di poco.
- metodo direttiva: la maschera ti chiede i dati relativi a 3 fattori di carico, nominale intermedio e nullo; su di essi il metodo va ad interpolare per calcolare potenza e perdite effettive in attivazione totale; in pratica prescinde dal tipo di generatore (semplifico).
Messaggio originale di lbasa:
E partiamo male… perché il rendimento calcolato da norma è abbondantemente sotto quello dichiarato per il generatore che sto esaminando, che non è neppure recentissimo. E poi, il rendimento a carico intermedio… è quello al 30%, giusto? E perché da una parte lo si chiama in un modo e dall'altra in un altro?! Comunque questi dati anche si trovano… se si trova la scheda tecnica. Ma le perdite a carico nullo, mai viste su una scheda tecnica. Ausiliari… anche qui c'è la possibilità di usare quelli da norma, sulla scheda tecnica di solito si trova la potenza massima, che nel mio caso (ma visti i valori, direi anche negli altri) è decisamente superiore di quello calcolato da norma (130 vs. 43,55). Ausiliari a carico intermedio e nullo: chi l'ha visto? (lo sta guardando mi moglie 😂 )
Ultima conferma su questo metodo: a differenza degli altri 2, viene chiesta la potenza termica utile e non la potenza al focolare.
- metodo analitico: con i dati della maschera si separano le perdite (e gli ausiliari) fra accensione e spegnimento per il fattore di carico; in pratica ti da valori diversi se prendi esempi di tipologia o funzionamento di generatore diversi (citazione di Totò: e ho detto tutto 😕 ).
Messaggio originale di lbasa:
Con questo metodo vengono richiesti un po' più di dati, in questo caso ho una scheda tecnica abbastanza completa (spesso non è così, e non sempre si trova la scheda tecnica): mancano però perdite al camino e potenza elettrica a potenza minima al focolare. C'è la possibilità di usare i dati di prova da specifica tecnica, però in questo caso si sballano anche i dati noti, e poi ci sono parametri soggettivi, come il tipo di isolamento del mantello. Io ho risolto facendo calcolare da specifica i dati (per non calcolarli a mano) ma poi ho selezionato di usare quelli dichiarati dal costruttore, riportando da specifica quelli che non ci sono sulla scheda tecnica. Altro dato che non ho sulla scheda tecnica è la potenza degli ausiliari suddivisa in prima e dopo il focolare, solo che anche qui la specifica mi porta a valori che non tornano, in quanto ritengo che la somma debba risultare pari alla potenza massima, invece da specifica la somma viene molto più alta.
Insomma, per usare questi metodi, vengono richiesti dati che non ho mai visto in nessuna scheda tecnica… possibile che non si possa trovare una procedura e chiedere ai produttori di fornire tutti dati necessari?
Ultimo dubbio a cui non riesco a dare una risposta definitiva: le temperature di mandata e ritorno. Quando ho chiesto mi è sempre stato detto di tenere 80/60… ma se è sempre così (salvo che per le caldaie a condensazione)? Che poi, a casa mia che ho una caldaia a condensazione con la sonda esterna, la temperatura di mandata la so perché l'ho impostata io da 35° a 55° (immagino che dovrei usare la massima), ma il ritorno?
Modificato dall'utente
10 anni fa
|
Motivo: Non specificato