Ciao a Tutti,
ieri sera ho dato una prima risposta a Franlafo immedesimandomi nella sottocategoria di forum scelta (segnalazione errori) e ragionando che la richiesta di Franlafo non costituiva un errore di uso del software (se la voce è copertura orizzontale è giusto che il fattore F non sia variabile); l'argomento si rivela in realtà più un suggerimento o richiesta di modifica.
Franlafo si preoccupa, giustamente, che l'utilizzo di esposizioni non immediatamente ovvie alteri scelte di coefficienti che portano a flussi di calcolo discutibili in altre parti del calcolo; Luckying, altrettanto giustamente, ricorda che il caso di Franlafo può rientrare nella semplificazione di componente orizzontale per accettabilità di condizioni limite; tutto chiaro fino a qua?
Per niente, ed è colpa (secondo me) della norma in vigore (che purtroppo Albertop, per soddisfare le pretese di noi utenti, deve applicare).
I coefficienti liminari indicati nella 6946 sono da adottare (o meglio lo sono i loro inversi cioè le resistenze superficiali) per i calcoli della trasmittanza, cioè per i calcoli legati allo scopo principale di MC11300: la certificazione.
Noi utenti abbiamo spinto per avere dallo Staff una suite che ci documenti anche le prescrizioni 192/311 (ex L10); se ci serve una verifica termoigrometrica (tipico è limitare la condensa) allora dobbiamo guardare la 13788 che adotta resistenze superficiali diverse dalla 6946 (ed in più le lega al tipo di materiale); non sono sicuro, ma temo che MC11300 non rispetti questa differenza in funzione dell'obbiettivo utente (nella stratigrafia Componenti, ad esempio, vedo sempre Rsi 0,13 sia per intonaci che per vetri e mi pare che la 13788 indichi Rsi 0,25 per pareti interne opache).
Argomento extraflusso termico: i valori in gioco sono piccoli, in potenza qualche decina di W per parete (le finestre ancora meno), e la scelta dell'attuale 11300-1 a me non convince affatto.
Perchè si è voluto considerare scambio termico invece di riduzione di apporto solare (soprattutto quando si utilizza un modello stazionario mediato nel tempo)?
Ciascuno di noi porta la propria competenza e la condivide: io mi sono formato nel corso abilitante Cened per il quale, cito:
"Gli apporti solari attraverso le strutture opache esterne risultano essere in parte bilanciati dall’extra flusso termico dovuto alla radiazione infrarossa verso la volta celeste"; quindi parliamo di contributi veramente secondari.
Non ho finito: l'extraflusso termico è un fenomeno di irraggiamento, per fisica da corpo caldo verso corpo meno caldo: la 11300-1 fissa il DT (teorico e mediato, d'accordo) ad 11°K. E quindi? Quindi la norma presume mediamente un flusso non nullo trasmesso dal sistema involucro verso la volta celeste; in inverno il flusso è disperdente e nella formula 3 pag. 7 è un contributo positivo di scambio termico.
Lo considera scambio termico anche in raffrescamento (a riduzione del fabbisogno), e sempre per DT 11°K; perchè non si lega alla località di studio?
A proposito di località: la citata 6946 indica ai software i coefficienti da utilizzare, ma .... dice anche che il modello di calcolo dei valori tipici è valido fino a determinate condizioni limite; siccome i coefficienti di scambio termico sono funzione combinata di convezione ed irraggiamento, le condizioni limite sono date da Temperatura e valore medio del Vento; il valore limite del vento è 4 m/s.
Cosa fa MC11300 per località tipo Trapani, Brindisi, Catania, (con valori da 10349 ben superiori a 4 m/s)? considera i coefficienti standard o li corregge secondo gli allegati della 6946 (allegati che vanno incontro alle fantasie costruttive degli architetti cari a Borgo1971)?
L'ho detto altre volte: non invidio il lavoro dei programmatori MC. e pensare che CTI o ENEA hanno validati i loro fogli di calcolo per titolo istituzionale ... incredibile ...