Ho installato MC impianto per valutarne l'acquisto, ma ho trovato un problema che non sò spiegrami nel calcolo delle potenze relative alle dispersioni attraverso il terreno: nella maschera inserimento locali/ambienti perchè quando accoppio la superficie del terreno (struttura T) con il perimetro disperdente non viene aggiornato il valore della trasmittanza U (riducendosi, almeno così compare nella maschera dove si inseriscono i dati di accoppiamento) ed inoltre viene proposto un valore di potenza richiesta esagerato?

Salve,

non deve cambiare il valore della trasmittanza ma bensì il valore della potenza/energia che il pavimento disperde (non varia U ma Hg).

La potenza dispersa che viene visualizzata è quella calcolata secondo 7357 (potenza di picco). Potrebbe risultare più alta delle aspettative ma i calcoli sono quelli (ricordo che in un pavimento appoggiato al suolo vengono calcolate le dispersioni perimetrali per una larghezza di due metri). Attenzione che il perimetro da inserire è solo quello disperdente (come indicato a video)  e non il perimetro del locale.

Alberto

Quindi il perimetro richiesto in realtà è lo spessore "w" giusto? Perchè richiederlo due volte quando l'ho già inserirlo definendo lo spessore della parete perimetrale nella maschera "strutture"? Può chiarirmi meglio come avviene il calcolo delle dispersioni per i due metri perimetrali? quindi in reltà la mia superficie verrebbe aumentata per altri due metri tutt'attorno?

No, assolutamente!!! Non è lo spessore ma la base di un ipotetico rettangolo che consente di calcolare le dispersioni verso l'esterno attraverso il terreno.

Ho semplificato parlando di due metri (sarebbe 2-h) ma senza complicare le cose (rimando per questo a letture più complete) aggiungo che le dispersioni verso il terreno si possono riassumere in due componenti:

1. dispersioni dirette verso il terreno


2. dispersioni (perimetrali) verso l'esterno attraverso il pavimento

I parametri in gioco (trasmittanza e deltat) cambiano di molto dalla normale formula Q = K*S*(Ti-Te) quindi è più difficile quantificare le dispersioni "a sensazione".

Alberto