Non voleva essere una risposta ma più una semplice "provocazione". Non tanto rivolta a chi ha iniziato il thread ma al meccanismo in se che in questo caso è insufficiente.
Questa è una situazione abbastanza comune. Mi sembra di vedere l'abitazione dei miei (anziani) suoceri:
pompa di calore 4kW (split aria-aria) e caldaia 24 kW
Messaggio originale di reynold:
Ora, se un tecnico in fase di sopralluogo ponesse la domanda a mio suocero; "ma questo split in sala da pranzo viene usato nella stagione invernale?" mio suocero risponderebbe: "Certo che lo uso! Quando ceno mi piace stare al caldo e quando mi siedo sul divano a guardare *il segreto* voglio che ci sia caldo in casa". Lo split in questo caso viene utilizzato per portare la temperatura a 24 gradi e non a mantenerla a 20 ... Ma se nella stessa abitazione ci vado ad abitare io, la pompa di calore in inverno non l'attivo mai. Mia moglie ha caldo a 18 gradi, come la mettiamo? Per questo sono stati imposti degli standard.
Altro ragionamento: quella pompa di calore esiste ed io certificatore la devo comunque considerare. Benissimo. Ma in che modo la si può considerare? Nelle norme tecniche non si fa esplicito riferimento allo "split" posizionato all'interno di una stanza. Ogni volta che si chiede qualcosa al CTI sull'argomento, viene usato in risposta solo il condizionale dubitativo ...
Perlomeno avessero scritto di attribuire una quota massima di fabbisogno termico utile da attribuire allo split nel caso di impianti bivalenti in cui lo split non è il generatore principale (come si fa con la biomassa). Lo avremmo inserito nel software. Ma neanche quello hanno scritto.
Non è facile rispondere a questa domanda. E non spetterebbe a noi come software house rispondere. Ma tant'è ci è stata posta e a volte se non si risponde, sembra che non lo si voglia fare.
Se un impianto di quel tipo
pompa di calore 4kW (split aria-aria) e caldaia 24 kW
Messaggio originale di reynold:
è localizzato in una abitazione sufficientemente isolata dal punto di vista termico, magari in zona climatica C, e si tratta di un impianto con split canalizzato/multisplit (ovviamente l'autore del thread non lo ha specificato) che prevede come generatore principale la pompa di calore e la caldaia viene usata per la produzione di acqua calda sanitaria e come integrazione/backup del riscaldamento la mia risposta era corretta. Nessuna perplessità.
Non lavoro più su questo software. Non inviatemi messaggi privati. Per assistenza sul software utilizzate la pagina contatti di questo sito. Grazie. Alberto.