fall365
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7 anni fa
Buongiorno a tutti.
Non so se sia capitato anche a voi...un cliente mi chiede l'APE di un capannone industriale uso produttivo privo di parte del tetto, che è crollato.
Ora: io non credo proprio sia possibile fare tale documento, in quanto non è possibile definire un involucro chiuso.

Però, in caso di vendita, sotto che eccezione normativa possono mettere tale caso, visto che non allegano APE, anche se la destinazione d'uso lo richiederebbe?

Sono obbligati a ripristinare il tetto?

Grazie a tutti!
g10rg10
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7 anni fa
Mi è capitato che mancassero vetri e tapparelle non l'intera copertura. Scomodai telefonicamente anche il paziente albertop 😉 ma non essendo un problema del sw telefonai e scrissi in regione, mi risposero che non c'è una procedura in questi casi (prova anche tu magari si sono aggiornati).
Dovresti fare una dichiarazione di esclusione dall’obbligo di APE citando che parte dell'involucro è assente e riconducendoti al caso contemplato dall’articolo 1 comma 5 lettera e dell’allegato A della DGR 7 settembre 2015, n. 1275 che ti cito: "Sono esclusi dall’obbligo di attestazione della prestazione energetica i seguenti casi: ...... e) i ruderi, purché tale stato venga espressamente dichiarato nell’atto notarile;"
fall365
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7 anni fa
Secondo me come tecnici siamo sempre troppo "buoni"....per me la dichiarazione corretta da fare è: "Essendo l'edificio allo stato attuale privo di porzioni di involucro (foto 1,2,3,ecc), non è possibile determinarne la prestazione energetica e quindi procedere alla redazione dell'APE". In quale casistica normativa far rientrare la cosa a mio avviso non è propriamente di nostra esclusiva competenza. I Notai non sono forse laureati in legge? Ah è vero...loro sono quelli che guadagnano in media 200.000 euro l'anno (16.700 euro al mese.........) e fanno dichiarare tutto gli altri. Dimenticavo, scusate
gianto
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7 anni fa

Secondo me come tecnici siamo sempre troppo "buoni"....per me la dichiarazione corretta da fare è: "Essendo l'edificio allo stato attuale privo di porzioni di involucro (foto 1,2,3,ecc), non è possibile determinarne la prestazione energetica e quindi procedere alla redazione dell'APE". In quale casistica normativa far rientrare la cosa a mio avviso non è propriamente di nostra esclusiva competenza. I Notai non sono forse laureati in legge? Ah è vero...loro sono quelli che guadagnano in media 200.000 euro l'anno (16.700 euro al mese.........) e fanno dichiarare tutto gli altri. Dimenticavo, scusate

Messaggio originale di fall365:



Parole sante. Maggiore responsabilità a chi ha la parcella più cara...
g10rg10
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7 anni fa
fall365 io ti ho espresso un mio parere non conoscendo il caso o visto foto ti ho segnalato una possibile soluzione in base alla breve descrizione che hai fatto. Secondo me comunque ti devi ricondurre ad uno dei casi previsti dalla normativa.
Se è crollata una parte della copertura evidentemente l'edificio non è agibile, questo porta ad una serie di considerazioni anche sulla riduzione di valore del bene, più influente della eventuale classe energetica sfavorevole. Ovviamente queste dichiarazioni hanno un costo ma sta a te stabilire il compenso
garcangeli
7 anni fa

Buongiorno a tutti.
l'APE di un capannone industriale uso produttivo

Messaggio originale di fall365:



A parte rarissimi casi, si applica:

Appendice A - Casi di esclusione dall’obbligo dotazione dell’APE

Sono esclusi dall’obbligo di dotazione dell’attestato di prestazione energetica i seguenti casi:

b) edifici industriali e artigianali quando gli ambienti sono riscaldati o raffrescati per esigenze del processo produttivo o utilizzando reflui energetici del processo produttivo non altrimenti utilizzabili (art. 3, c. 3, lett. b) del decreto legislativo) ovvero quando il loro utilizzo e/o le attività svolte al loro interno non ne prevedano il riscaldamento o la climatizzazione;


privo di parte del tetto, che è crollato.

Messaggio originale di fall365:



Se solo una parte del tetto è crollata, l'altra c'è.... quindi in generale sai com'è fatto il tetto.
Se in un edificio una finestra è rotta, che non fai l'APE perchè c'è la finestra rotta e non sai calcolare quanta aria aggiuntiva occorre riscaldare?
Se la caldaia è guasta che non fai l'APE?

L'APE non misura quanto consuma realmente un edificio.

Quindi:
1) applica se del caso appendice A lettera b) delle Linee guida 2015
2) se proprio non riesci a farlo ricadere in quella enorme casistica... considera il tetto intero, quando faranno la manutenzione ordinaria torna tutto a posto.
fall365
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7 anni fa
Chiamai in regione una volta per un caso in cui tra due unità immobiliari mancava semplicemente una porta.
Mi risposero che se mancava anche solo una chiusura, l'APE non poteva essere fatto.
A meno di non considerare le due unità immobiliari nel loro insieme, ovviamente, in modo da ricondursi a un'involucro chiuso.

Per me ha senso: io certifico lo stato di fatto. Se mancano porzioni di involucro ovviamente non si può fare un APE, in quanto l'unità immobiliare è una scatola APERTA verso l'esterno, per cui tutti i presupposti mancano.

Poi però la casistica normativa entro cui farlo rientrare.....sinceramente io descrivo la situazione. Dopodiché, le norme sono pubbliche e mi sembra corretto che l'interpretazione legislativa del caso non spetti a me. Io faccio una valutazione tecnica sull'impossibilità di eseguire il calcolo.
g10rg10
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7 anni fa

... considera il tetto intero, quando faranno la manutenzione ordinaria torna tutto a posto.

Messaggio originale di garcangeli:



Mi pare che il rifacimento di una copertura crollata non possa rientrare nella manutenzione ordinaria ma aspetto smentite 😂
g10rg10
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7 anni fa
come è andata a finire?
garcangeli
7 anni fa
Il titolo abilitativo ovviamente non è manutenzione ordinaria, ma forse risanamento conservativo.
Era solo per individuare l'esigenza di mettere a posto. Se il ripristino è fatto (se possibile) come l'esistente non vedrei problemi per l'APE adesso (cioè se la parte esistente rispetta i requisiti minimi)


Dovresti fare una dichiarazione di esclusione dall’obbligo di APE citando che parte dell'involucro è assente e riconducendoti al caso contemplato dall’articolo 1 comma 5 lettera e dell’allegato A della DGR 7 settembre 2015, n. 1275 che ti cito: "Sono esclusi dall’obbligo di attestazione della prestazione energetica i seguenti casi: ...... e) i ruderi, purché tale stato venga espressamente dichiarato nell’atto notarile;"

Messaggio originale di g10rg10:


L'idea di base non è sbagliata. Ma il modo non credo sia corretto.
Lui (certificatore) NON può rendere tale dichiarazione, ma deve RICEVERLA dal notaio: se sull'atto che stanno facendo è riconosciuto il trasferimento come rudere, allora ok. Altrimenti poi si troverebbe (il certificatore - perenne capro espiatorio) a nella spiacevole situazione di aver dichiarato il falso.... perché crederanno all'Esimio Sig. Notaio e non a quel CavoloDiCertificatorettoMangiaSoldiATradimento.
g10rg10
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7 anni fa
Il modo corretto dovrebbe venire da una indicazione da parte del proprietario che dovrebbe fornire la dichiarazione di edificio collabente con nuova classificazione catastale. Le responsabilità del certificatore le vedo al massimo al pari a quelle del tecnico che deve redigere la relazione di regolarità urbanistico-edilizia e conformità catastale che il notaio richiede al venditore, con quello si parano il ..... di solito ... (scusate il francesismo).