Salve a tutti, stò facendo una diagnosi energetica di un caso particolare di impianto dove su un puffer da 800 lt lavora una PDC acqua/acqua mantenendo l'accumulo a 35/40 °C, immerso nel puffer è presente un serpentino che preriscalda l'acqua sanitaria che poi viene portata in temperatura da una caldaia istantanea. Per finire nel puffer lavorano ad integrazione (riscaldamento e ACS) 3 collettori a tubi sottovuoto.
Data la complessità ho iniziato la modellazione semplificando le cose e mettendo che la PDC lavora solo in riscaldamento e la caldaia solo in ACS, e già così incontro dei problemi che vi espongo di seguito dopo avervi spiegato come ho impostato i vari parametri.
Il valore limite della sorgente fredda l'ho posto a 10°C visto che l'acqua del pozzo sale a 13-14°C
Temperatura bivalente di integrazione termica: Si riferisce alla temperatura della sorgente fredda? Io l'ho messa sempre a 10°C, ma in realtà non ho nessuna integrazione.
Temperatura limita di funzionamento del pozzo caldo: Ho messo 40°C che è la temperatura alla quale è impostata la PDC per lavorare sul puffer, almeno io ho inteso sia la temperatura dell'acqua, e non la temperatura dell'abitazione.
Passando da 40°C a 20°C cambia parecchio il risultato, quindi già quì vorrei capire se la mia interpretazione è corretta.
Temperatura disattivazione riscaldamento: Qui invece credo si riferisca alla temperatura della casa ed ho messo 20°C
Fatta la modellazione, ho un grosso problema, ovvero l'inserimento del circuito di generazione ovvero la pompa che carica il puffer da 800 lt, in quanto io ho una pompa che va H24 che assorbe circa 100 W, però devo inserire anche la pompa del pozzo che si aziona quando la PDC si accende, e questa ha un assorbimento importante di circa 1500W, come suggerite di inserirla?
Ci ho pensato su e l'unica strada sensata per me è andare a sommare l'assorbimento elettrico della pompa del pozzo a quello del compressore e correggere i COP inseriti nella griglia della PDC.
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8 anni fa
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Motivo: Non specificato