simo85
  • simo85
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8 anni fa
Buongiorno,
volevo avere un parere riguardo il "fabbisogno di energia primaria per il funzionamento degli ausiliari" per quanto riguarda il generatore che fornisce il servizio di riscaldamento.

Nel nuovo APE è richiesto di specificare esplicitamente tale fabbisogno.

Ora, solitamente (purtroppo) in caso di APE per edificio esistente, può capitare di non avere libretto di impianto, oppure comunque di non riuscire ad identificare in modo assolutamente certo il modello della caldaia (spesso a nomi commerciali delle caldaie corrispondono modelli con caratteristiche diverse). Questo in caso di generatore autonomo di riscaldamento.

In caso di generatore centralizzato, quando richiedo al terzo responsabile i dati della pompa primaria, non riesco ad avere risposta.

In tali casistiche io normalmente opero con metodo dei rendimenti precalcolati, per cui riesco con il semplice valore della potenza nominale e altri pochi dati a descrivere il generatore del servizio di riscaldamento.

A questo punto però, come mi devo comportare con il fabbisogno da imputare al funzionamento degli ausiliari, non avendo su di essi alcuna informazione?

Visto che il nuovo APE richiede esplicitamente tali valori, sono un po' preoccupata.

Questo anche visto il clima a mio parere un po' terroristico nel quale ci troviamo ad operare, con minacce di sanzioni estremamente elevate.

Io capisco che sia giusto essere severi nei confronti di chi fa APE copia/incolla, magari senza sopralluogo, magari scrivendo assurdità senza il minimo scrupolo... però questo clima fa operare tutti senza la giusta serenità.

Spesso abbiamo di fronte edifici esistenti dei quali dobbiamo ipotizzare praticamente TUTTO (impianti, trasmittanze, eccetera).
Lo si fa usando gli abaci UNI appositi, apposite procedure, eccetera, non voglio dire che non ci sono gli strumenti normativi, ci sono eccome.

Voglio dire che tutti siamo umani e la realtà è spesso da interpretare e possiamo anche noi errare.
Il clima di terrorismo non fa bene a nessuno, in primis a chi opera col massimo scrupolo.
albertop
8 anni fa

In tali casistiche io normalmente opero con metodo dei rendimenti precalcolati, per cui riesco con il semplice valore della potenza nominale e altri pochi dati a descrivere il generatore del servizio di riscaldamento.

A questo punto però, come mi devo comportare con il fabbisogno da imputare al funzionamento degli ausiliari, non avendo su di essi alcuna informazione?

Messaggio originale di simo85:


Al paragrafo 8.1.1 della UNI/TS 11300-2 (verso la fine) è scritto:

Su impianti esistenti [...] è possibile ricorrere a misure sull'impianto (ii) oppure a procedure di calcolo basate su una serie di dati caratteristici dell'edificio o dell'impianto (iii).

Ad oggi, solo i polli consegnano un'APE senza rinnovabile e si fanno beccare da chi verifica. Se dovessi farlo io (anche se non ho mai redatto un'APE reale), prenderei in considerazione valori simili corrispondenti al nuovo (che so, 100 Watt sulla distribuzione e 60-150 Watt sul generatore). Un valore di questo tipo diventa pure difficile dall'essere contestato.

Io capisco che sia giusto essere severi nei confronti di chi fa APE copia/incolla, magari senza sopralluogo, magari scrivendo assurdità senza il minimo scrupolo... però questo clima fa operare tutti senza la giusta serenità.

Messaggio originale di simo85:


Chi lavora bene, non deve aver problemi. Purtroppo in questo periodo c'è stato di tutto e di più (voi umani non potreste immaginarvi ...) e quindi hanno dovuto dare alcuni giri di vite. Chi lavora in regola, che paura dovrebbe avere? Se ha inserito 70 Watt anziché 90 sulla potenza elettrica stimata del generatore che cosa cambia nel risultato finale? Lo 0 virgola qualcosa.

Vi racconto l'ultima fresca di questa mattina:
- Progettista si lamenta perché EPe,invol è zero.
- Ci facciamo inviare il progetto. Verifichiamo che nel progetto non ci sono finestre.
- Spieghiamo: guardi che nel progetto non ci sono finestre per cui senza apporti solari e senza apporti interni il risultato di EPe,invol sarà sempre 0.
- Chiediamo al progettista se può dirci il motivo per cui non ci sono finestre nel progetto.
- La risposta: "Perché sono troppo difficili da inserire. A proposito, non avete degli esempi di APE già completi di finestre?" 😢 😢 😢

Oppure un'altra simpatica (seconda e ultima) che mi é venuta alla mente. Nella dichiarazione di indipendenza il progettista scrive: "sono indipendente".

E' chiaro che in tutti questi anni, sia noi (che su questo contiamo poco) sia gli incaricati delle Regioni (che contano molto di più) ne hanno viste di tutti i colori ed hanno pensato al modo più coercitivo per troncare questo fenomeno. Giusto o sbagliato che sia, è così. Buon week end.

Non lavoro più su questo software. Non inviatemi messaggi privati. Per assistenza sul software utilizzate la pagina contatti  di questo sito. Grazie. Alberto.
lbasa
  • lbasa
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  • Classe B
8 anni fa

[... A proposito, non avete degli esempi di APE già completi di finestre?"...


?t=112
minuto 1:52 "... Lei mi ha detto che il suo compare nipote ha 45 anni? Questa lettera io l'ho scritta 3 anni fa per un signore che ne aveva 42! ..."

borgo1971
8 anni fa

Io capisco che sia giusto essere severi nei confronti di chi fa APE copia/incolla, magari senza sopralluogo, magari scrivendo assurdità senza il minimo scrupolo... però questo clima fa operare tutti senza la giusta serenità.

Messaggio originale di simo85:



Perché sentirsi dire continuamente di essere troppo cari, e che c'è chi l'APE lo fa a 85 euro (so che su internet si trova anche per meno, ma a me continuano a dire che in zona c'è chi li fa così) senza rompere le scatole con sopralluoghi, chiedere libretti, ecc... per te è lavorare sereni?!

Se non si da una regolata agli "APE selvaggi", io preferisco non farli più...