Provo a dire la mia sull'argomento...
In base alla Legislazione Nazionale (DM 26/06/2009) : "in presenza di impianti centralizzati privi di sistemi di regolazione e contabilizzazione del calore, l’indice di prestazione energetica per la certificazione dei singoli alloggi è ricavabile ripartendo l’indice di prestazione energetica (EPLi) dell’edificio nella sua interezza in base alle tabelle millesimali relative al servizio di riscaldamento;"
Quindi il metodo corretto secondo me sarebbe quello di calcolare il fabbisogno energetico di tutto l'edificio inserendo i dati di Impianto termico :
- Generazione e distribuzione : in "Impianto-Edificio"
- Regolazione ed emissione : in "Impianto-zona" nelle singole zone (Unità Immobiliari)
In assenza di sistemi di contabilizzazione, il calore prodotto dalla centrale termica centralizzata viene distribuito alle varie unità immobiliari in funzione della potenza dei corpi scaldanti installati nelle singole unità immobiliari e quindi in funzione dei millesimi di potenza installata dei corpi scaldanti. Per questo occorrerebbe fare il calcolo sull'intero edificio e ripartire i fabbisogni energetici delle singole U.I. in funzione dei millesimi di potenza termica installata di corpi scaldanti. I millesimi di potenza installata di corpi scaldanti dovebbero essere adottati anche per ripartire le spese di riscaldamento tra i vari condòmini.
Occorrerebbe quindi farsi consegnare (ammesso che esista) la tabella millesimale ricavata in base alla potenza termica dei corpi scaldanti installati in ogni U.I. e indicare in "Fabbricato", in ogni zona, la relativa quota millesimale. In questo modo ogni zona avrebbe la sua quota di fabbisogno energetico e i relativi valori utili per l'APE.
Ovviamente la realtà è che è impossibile riuscire a farsi incaricare di elaborare il calcolo per tutto l'edificio e redigere poi tutti gli Attestati Energetici.
Quindi concordo con mara888sp e le procedure diventano quelle da Lei indicate qui sopra e anche in altri post di questo forum.
Probabilmente i risultati calcolati in questo modo, considerando quindi la singola unità immobiliare e il suo fabbisogno di energia utile, non saranno esattamente in linea con il reale prelievo di energia termica di quella zona ma credo che non ci sia un metodo semplice per fare meglio di cosi quando non si puo' fare il calcolo su tutto l'edificio.
Nel programma di calcolo MC11300 il procedimento quindi diventa :
Edificio con unica zona nella quale si inseriscono tutti i dati relativi all'involucro dell'U.I. in oggetto e tutti i dati dell'impianto termico : centrale termica centralizzata, distribuzione, regolazione della singola zona, ed emissione della singola zona. Si lasciano perdere le altre Unità Immobiliari e si lascia il valore 1000 nella quota millesimale.
Se la normativa, come dice mara888sp, consente di prelevare i rendimenti di generazione da prospetti precalcolati (UNI TS 11300-2) allora la potenza termica della caldaia e l'eventuale ripartizione della potenza in quote parte da attribuire alle
singole U.I. (per evitare valori erratamente troppo bassi del Rend. di generazione) non serve a nulla.
Su questo pero' ho un dubbio... i prospetti della UNI TS 11300-2 forniscono il valore del rendimento di generazione precalcolato in funzione anche del fattore F1 "rapporto fra la potenza del generatore installato e la potenza di progetto richiesta. Per generatori modulanti, F1 si determina con riferimento alla potenza minima regolata" ; quindi mi viene da
pensare che il dato della potenza termica del generatore centralizzato (corretto e ripartito in quota parte rispetto alla U.I. in oggetto) sia un dato utile e che incida sul valore del rendimento di generazione precalcolato e quindi sul risultato del calcolo. Mi sbaglio ?
Per completezza vorrei dire, sempre secondo me, cosa si avrebbe di differente in impianti centralizzati in cui sono presenti invece i sistemi di termoregolazione e contabilizzazione nelle singole U.I.
Vale in teoria tutto il ragionamento di cui sopra con il calcolo su tutto l'intero edificio e con la ripartizione dei fabbisogni energetici delle singole U.I. in funzione dei millesimi di fabbisogno di energia termica utile effettiva Qhr delle singole zone/U.I. (non millesimi di potenza termica installata di corpi scaldanti).
Anche in questo caso in pratica non si avrà mai l'incarico dal committente per svolgere il calcolo su tutto l'edificio e anche qui si utilizza esattamente il metodo descritto sopra considerando solamente la singola U.I. oggetto di redazione dell'attestato di prest. energetica senza considerare tutte le altre.
I risultati in questo caso (centralizzato con contabilizzazione) e calcolati in questo modo credo si possano ritenere assolutamente in linea con i reali consumi della zona in quanto l'energia termica prelevata dalla Centrale Termica è
effettivamente quella che la zona necessita, legata al suo involucro, al suo orientamento, ai suoi apporti gratuiti, ecc.... e indipendente dalla potenza installata dei suoi corpi scaldanti.
Mi farebbe piacere sapere se sia mara88sp (che ho citato nel massaggio) che gli altri utenti condividiate il ragionamento e le procedure descritte. Potrebbe essere utile per chi in futuro cerca risposte su questi aspetti all'interno del forum, anche se di discussioni e di risposte cercando nel forum se ne trovano molte.
Grazie (se ho esagerato ditelo... 😊 )