Robson
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10 anni fa
Buongiorno a tutti.
Ho dei dubbi relativi agli interventi migliorativi e all'indicazione della prestazione energetica raggiungibile prevista obbligatoriamente nella redazione di un APE. Veniamo ai punti:

1) Per l'edificio di cui devo redigere l'attestato (ed. privo di impianto di riscaldamento) ho suggerito l'installazione di p.d.c.
Il punto è questo: in virtù della riproducibilità dell'attestato, devo considerare delle condizioni standard per i miei suggerimenti? Mi spiego meglio: fermo restando che la potenza scaturisce dall'analisi dell'edificio, io potrei scegliere, tra tutte le pompe in commercio, una con COP pari a 4 (per esempio) e con tecnologia inverter, ottenendo un certo tempo di ritorno. Un altro collega potrebbe fare scelte differenti e ottenere un tempo di ritorno diverso. Poichè nella sezione "miglioramenti" non si chiede di specificare le caratteristiche degli impianti suggeriti ma solo l'indicazione sommaria dell'intervento (es. "installazione pompe di calore") e la prestazione energetica raggiungibile, come è possibile confrontare i risultati ottenuti da professionisti diversi?

2) Intervento migliorativo: impianto solare termico per la produzione di acs in edificio con boiler elettrico.
Per il calcolo del tempo di ritorno non ho considerato le agevolazioni previste, allo stato attuale, dal Conto Termico e dalla Legge di Stabilità (detrazioni fiscali del 65%). Questo in quanto ritengo, data la validità di 10 anni dell'attestato, che sarebbe errato e fuorviante considerare un'agevolazione non strutturale, il cui andamento non è prevedibile, allo stato attuale, per il periodo di validità dell'APE. Come la pensate al riguardo?

3) Vi chiedo una conferma sul metodo da me utilizzato per il calcolo del tempo di ritorno dell'impianto solare termico:
- ho calcolato Qw,p prima e dopo l'intervento, ne ho fatto la differenza ottenendo il risparmio energetico annuo in kWh(prim);
- ho diviso questi ultimi per 2.174, ottenendo il risparmio annuo in kWh(el);
- ho moltiplicato per 0.19€/kWh, costo totale di un kWh elettrico (fonte AEEG), ottenendo il risparmio economico annuo;
- ho, quindi, diviso l'investimento (1800 € IVA e installazione inclusi) per il risparmio, ottenendo un tempo di ritorno pari a 12 anni,
A me sembra un pò troppo anche se si tratta di un sistema ad integrazione del boiler e non sostitutivo dello stesso.

Ringrazio in anticipo chi avrà la pazienza di leggere tutto il "trattato" e vorrà darmi il suo contributo.
gieffe
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  • classe D
10 anni fa

3) Vi chiedo una conferma sul metodo da me utilizzato per il calcolo del tempo di ritorno dell'impianto solare termico:
- ho calcolato Qw,p prima e dopo l'intervento, ne ho fatto la differenza ottenendo il risparmio energetico annuo in kWh(prim);
- ho diviso questi ultimi per 2.174, ottenendo il risparmio annuo in kWh(el);
- ho moltiplicato per 0.19€/kWh, costo totale di un kWh elettrico (fonte AEEG), ottenendo il risparmio economico annuo;
- ho, quindi, diviso l'investimento (1800 € IVA e installazione inclusi) per il risparmio, ottenendo un tempo di ritorno pari a 12 anni,
A me sembra un pò troppo anche se si tratta di un sistema ad integrazione del boiler e non sostitutivo dello stesso.

Ringrazio in anticipo chi avrà la pazienza di leggere tutto il "trattato" e vorrà darmi il suo contributo.

Messaggio originale di Robson:


Premetto che è una mia opinione personale.
Il metodo che hai scelto per il calcolo mi sembra molto corretto. Il tempo di ritorno è alto, ma purtroppo tornano tutti così. Il problema è che nell'attestato si richiedono tempi inferiori a 10 anni e con quello che costano gli interventi al giorno d'oggi è normale che i tempi si allunghino. Che ci voi fa'?!
Inoltre, ti chiedo, riesci a migliorare di almeno una classe energetica, con l'intervento dei pannelli solari? Perché, da alcune certificazioni che ho fatto, ho visto che non si scavalca la classe, l'energia globale risparmiata con un pannello solare, in alcuni casi è bassa, a fronte di un costo di installazione non indifferente.
Credo che possono esserci interventi, comunque costosi sicuramente, ma che forniscono un risparmio in energia maggiore rispetto ai pannelli solari, e quindi tempi di recupero più bassi.
Cmq, sempre per mia opinione, non ci perderei troppo tempo, con quello che pagano al giorno d'oggi una certificazione!!
Fabrizio
Robson
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10 anni fa
Ciao Fabrizio, intanto grazie per le tue considerazioni.
Ti confermo che con il solo solare termico ho ottenuto un miglioramento di circa il 20% dell'EPgl. che non ha implicato un salto di classe (G). Nel contempo,però, l'abbinamento con l'installazione delle PdC mi fa salire di 3 classi.
Ci studierò un pò sopra (ma non troppo...hai ragione) 😉
gieffe
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  • classe D
10 anni fa

Ciao Fabrizio, intanto grazie per le tue considerazioni.
Ti confermo che con il solo solare termico ho ottenuto un miglioramento di circa il 20% dell'EPgl. che non ha implicato un salto di classe (G). Nel contempo,però, l'abbinamento con l'installazione delle PdC mi fa salire di 3 classi.
Ci studierò un pò sopra (ma non troppo...hai ragione) 😉

Messaggio originale di Robson:


Beh...!! con una pompa di calore ci credo che salta di tre classi, è naturale!! ma quanto costa installare la pdc e quindi, quant'è l'entità dei tempi di ritorno? a naso saranno lunghi, considerando, poi, che l'edificio è privo di imp. di risc.!!!!
Saluti... 😉
Robson
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10 anni fa
Eh si... effettivamente i tempi non sono brevi ma nemmeno lunghissimi: siamo sull'ordine degli 8 anni tenendo conto che l'edificio ha giá la predisposizione. Mi rimane, comunque, il dubbio sulla riproducibilità: io ho considerato una pompa specifica, di cui conosco il prezzo di mercato, con COP 4.5 e tecnologia inverter ma, ripeto, e' giusto operare in questo modo o bisognerebbe considerare una tipologia standard?
gieffe
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  • classe D
10 anni fa
Non c'è una specifica ben definita, è a discrezione del certificatore. Insomma, ma allora che progettisti siamo se dobbiamo seguire esclusivamente linee guida?! Usiamo anche un po' di farina del nostro sacco e, soprattutto, un po' di buon senso!! ... che purtroppo in Italia un pochino ne abbiamo perso!! Non ce l'ho con te eh... non fraintendere! 😉
Secondo me va detto che è consigliabile proporre interventi che rientrano nei 10 anni, e ovviamente che rispettino le prescrizioni di legge.
La tecnologia ad inverter è ormai una caratteristica che contraddistingue quasi tutte le PDC prodotte dalle aziende più importanti del settore e, fondamentale per ottenere risparmio energetico. Secondo me un controsenso non usarla oggi come oggi?!
Robson
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  • Classe G Creatore della discussione
10 anni fa
Sono perfettamente d'accordo con te sul fatto che, come progettisti, siamo tenuti ad effettuare delle scelte e non vorrei essermi spiegato male: il mio dubbio (se di dubbio si può parlare) riguarda solo il fatto che nell'attestato non sia richiesto di specificare le caratteristiche degli interventi proposti. Il committente si ritrova, dunque, con una proposta migliorativa descritta sommariamente ma con l'indicazione di un tempo di ritorno preciso. E' solo una mia modesta considerazione. Grazie per il tuo contributo.
franlafo
10 anni fa

Sono perfettamente d'accordo con te sul fatto che, come progettisti, siamo tenuti ad effettuare delle scelte e non vorrei essermi spiegato male: il mio dubbio (se di dubbio si può parlare) riguarda solo il fatto che nell'attestato non sia richiesto di specificare le caratteristiche degli interventi proposti. Il committente si ritrova, dunque, con una proposta migliorativa descritta sommariamente ma con l'indicazione di un tempo di ritorno preciso. E' solo una mia modesta considerazione. Grazie per il tuo contributo.

Messaggio originale di Robson:



Io darei una descrizione concisa delle caratteristiche del prodotto che hai utilizzato nella proposta di intervento migl io rativo. Quindi scriverei, pompa di calore con cop 4.5, ad inverter ecc.
santo
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10 anni fa
Buongiorno e auguri.
Gli interventi per installare Collettori, infissi ad alte prestazioni, cappotti termici hanno quasi sempre sempre un tempo di ritorno oltre i 10 anni, infatti gli incentivi servono proprio a questo. Io inserisco il tempo di ritorno anche se supera i 10 anni e poi nelle note specifico che gli interventi sono soggetti ad incentivi fiscali.
L'evidenza del risparmio, oltre che sui soldi, va evidenziato nell'indice globale, non tanto nella classe, che è solo una indicazione macro.
Robson
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  • Classe G Creatore della discussione
10 anni fa
Buongiorno e Auguri a voi!

Io darei una descrizione concisa delle caratteristiche del prodotto che hai utilizzato nella proposta di intervento migl io rativo. Quindi scriverei, pompa di calore con cop 4.5, ad inverter ecc.

Messaggio originale di franlafo:


Gli interventi per installare Collettori, infissi ad alte prestazioni, cappotti termici hanno quasi sempre sempre un tempo di ritorno oltre i 10 anni, infatti gli incentivi servono proprio a questo. Io inserisco il tempo di ritorno anche se supera i 10 anni e poi nelle note specifico che gli interventi sono soggetti ad incentivi fiscali.

Messaggio originale di santo:



Trovo molto interessanti le vostre considerazioni e proposte. Effettivamente avevo pensato di utilizzare la sezione "Note" per indicare specificazioni in merito. Mi conforta, comunque, aver ricevuto una conferma da chi, sicuramente, è più esperto di me, visto che mi trovo ad affrontare le mie prime certificazioni. Grazie a tutti!
aspire
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10 anni fa
Ciao a tutti, ho letto il topic ed è molto interessante...ho solo un dubbio: sto certificando un locale commerciale privo di riscaldamento, e per tanto, come da legislazione vigente ho utilizzato generatori fittizi che presuppongono solo utilizzo elettrico.
Ora sto facendo gli interventi migliorativi considerando il solo cappotto.
Da ape :
Prestazione riscaldamento PRE INTERVENTO 66802 kwh/m3anno (è questo il valore da prendere in considerazione???)
Prestazione riscaldamento POST INTERVENTO 48411 kwh/m3anno
Faccio la differenza ed ottengo 18391 kwh/m3anno
Moltiplico per i m3 1831 kwh/m3anno * 137.83 m3 = 2519567 kwh/anno
Ora divido per il fattore di conversione e. elettrica 2.18 => 2519567 kwh/anno / 2.18 kwh/m3 = 1155764 m3/anno
Ora come è possibile ottenere un risparmio moltiplicando un m3 per un costo a kwh dell'elettricità???

Perchè otterei : 1155764 m3/ anno * 0.19 Eur/kwh = 219595 Eur m3/anno kwh (MA CHE ROBA DIMENSIONALE è??? )

DOVE STO SBAGLIANDO....??????? SCUSATE MA SONO ALLE PRIMISSIME ARMI

GRAZIE A TUTTI