borgo1971
  • borgo1971
  • 100% (Glorificato)
  • Classe B Creatore della discussione
11 anni fa
parliamone… leggendo e rileggendo le LGN e la UNI 11300-2, mi sono venuti ancora più dubbi sulla certificazione di appartamenti con impianti centralizzati. Ho visto anche le discussioni già aperte, ma qui non voglio fare un discorso di software.
Ragionandoci su mi sembra ovvio che in questi casi sarebbe necessario certificare l'intero edificio, in quanto sopratutto nei grossi condomini i consumi del singolo appartamento influiscono poco sul rendimento medio stagionale e di conseguenza sul consumo globale e sui costi che vengono poi ripartiti in base ad una tabella millesimale. Per non parlare degli interventi di miglioramento: che ritorno può avere il proprietario che sostituisce i propri infissi in un condomino di 50 o più appartamenti, se gli altri non fanno altrettanto?
Ma passiamo ad analizzare le disposizioni di legge. Al paragrafo 7.5 dell'allegato A delle LGN vengono prospettati 3 casi di edifici plurifamiliari; il caso a) è abbastanza ovvio, ma già al caso b) c'è qualcosa che non mi torna: che senso ha ripartire EPLi, essendo lo stesso un indice a mq? O con la definizione "nella sua interezza" si intende QP? Ma quello che mi crea più dubbi è il caso c) dove si dice che se l'unità immobiliare si diversifica per regolazione o per degli interventi di miglioramento, bisogna procedere come al punto a)… come al punto a)?! Ma che senso ha se non c'è contabilizzazione ed il miglioramento va' a beneficio di tutto il condominio? Non vedo differenza tra applicare questo metodo ad un appartamento che abbia subito qualche intervento ed un'altro che non lo ha subito… E poi, cosa si può considerare intervento di miglioramento a tale scopo? Anche le spazzoline nella cinghia degli avvolgibili? E il doppio infisso (sarebbe il mio caso)? E se non è solo l'unità da certificare che ha adottato questo intervento, ma neppure tutto il condominio? D'altro canto, certificare un condominio di 50 o più appartamenti non è proprio uno scherzo, ed è assurdo pensare/pretendere che il primo che ne ha bisogno si accolli una spesa del genere… non sarebbe stato logico che in questi casi la legge rendesse obbligatoria la certificazione dell'intero edificio (con costo da ripartirsi tra tutti) o in alternativa l'applicazione di sistemi di contabilizzazione?
luckying
11 anni fa
Interessante.
Quando mi è capitato il caso b) sono andato ad utilizzare i precalcolati, quindi non mi sono mai preso la briga di verificare la lettera b), però direi che si debba intendere la ripartizione del fabbisogno e non dell'EPLi per millesimi, "nella sua interezza" però è riferito all'edificio.
Per il resto concordo sulla necessità di avere una valutazione globale dell'edificio, dalle mie parti alcuni amm.ri accorti lo fanno, ma rarità.