Un cliente ha un appartamento con impianto autonomo con caldaia a gas e una pdc ad aria monosplit, con potenza resa di 2,81 KW e COP 3,40. Dice di di usarla nelle giornate piu' calde ( e a Roma ce ne sono tante).
Messaggio originale di albertop:
Cui prodest? La certificazione si basa su un meccanismo standard. In caso contrario, proseguendo su una strada diversa, che cosa fare se l'utente dice che l'impianto lo spegne a fine febbraio oppure se dice che il termostato lo ha settato a 19 gradi?
C'è un sistema automatico per cui quando la temperatura esterna supera i 16 gradi, si spegne la caldaia e si accende la pompa di calore oppure no? Da questa risposta è possibile rispondere in modo appropriato alle altre domande.
ho fatto un prova, inserendo la pdc come generatore primario, senza limitazioni, MC carica tutto il fabbisogno di energia termica alla pdc ( appartamento di 44 mq calpestabili). E' normale?
Messaggio originale di santo:
Normale non lo so. Possibile certamente. Se l'appartamento è piccolo con poche superfici disperdenti e magari di nuova costruzione, è probabile che non disperda più di 2,81 kW per cui la pompa di calore è sufficiente allo scopo (perlomeno per quel che riguarda questo metodo di calcolo).
Messaggio originale di santo: