santo
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11 anni fa
salve, nella definizione di impianto termico si dice: le pompe di calore costituiscono impianto termico a meno che, nell’unità immobiliare sia installata una pompa di calore monosplit (una sola unità interna nella medesima unità immobiliare) di potenzialità resa in riscaldamento inferiore a 4 kW. Questo è il limite inferiore previsto dalla legge per il calcolo del rendimento minimo e che fa scattare l’obbligatorietà di consegna ai competenti uffici comunali della pratica prevista dall’art. 28 L. 10/91.

Se un appartamento ha solo 2 pdc monosplit con cop pari a 3, sono considerabili impianti ? anche se non sono inverter. Se non lo sono su MC vanno considerati o esclusi, qualora esiste un altro impianto termico? grazie
albertop
11 anni fa

Se non lo sono su MC vanno considerati o esclusi, qualora esiste un altro impianto termico? grazie

Messaggio originale di santo:


Non so parlare a proposito della prima parte del post. Per quanto riguarda questo tipo di impianto in MC, se i due split sono uguali (o simili nella resa) si possono sommare le potenze termiche rese (Qh) ed inserirle come unico generatore. Se si tratta di PdC diverse, sono due impianti a tutti gli effetti.
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pelly
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11 anni fa
Beh, il COP della pompa di calore non è una discriminante per considerarla in quanto impianto...
SuperP
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11 anni fa

salve, nella definizione di impianto termico si dice: le pompe di calore costituiscono impianto termico a meno che, nell’unità immobiliare sia installata una pompa di calore monosplit (una sola unità interna nella medesima unità immobiliare) di potenzialità resa in riscaldamento inferiore a 4 kW.

Messaggio originale di santo:



Guarda cosa dice la normativa e non il manuale (che credo tu citi).
Per la norma, una pdc anche se monosplit, è impianto termico,.
santo
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11 anni fa

salve, nella definizione di impianto termico si dice: le pompe di calore costituiscono impianto termico a meno che, nell’unità immobiliare sia installata una pompa di calore monosplit (una sola unità interna nella medesima unità immobiliare) di potenzialità resa in riscaldamento inferiore a 4 kW.

Messaggio originale di SuperP:



Guarda cosa dice la normativa e non il manuale (che credo tu citi).
Per la norma, una pdc anche se monosplit, è impianto termico,.

Messaggio originale di santo:



grazie
potresti dirmi a quale norma fai riferimento ?
SuperP
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11 anni fa

potresti dirmi a quale norma fai riferimento ?

Messaggio originale di santo:



la norma?
dpr 59/2009 aggiornato con il dm 22/11/2012 , niente di che.
santo
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11 anni fa

salve, nella definizione di impianto termico si dice: le pompe di calore costituiscono impianto termico a meno che, nell’unità immobiliare sia installata una pompa di calore monosplit (una sola unità interna nella medesima unità immobiliare) di potenzialità resa in riscaldamento inferiore a 4 kW.

Messaggio originale di SuperP:



Guarda cosa dice la normativa e non il manuale (che credo tu citi).
Per la norma, una pdc anche se monosplit, è impianto termico,.

Messaggio originale di santo:




Altri dubbi

Un cliente ha un appartamento con impianto autonomo con caldaia a gas e una pdc ad aria monosplit, con potenza resa di 2,81 KW e COP 3,40. Dice di di usarla nelle giornate piu' calde ( e a Roma ce ne sono tante).
Domande:
la pdc va considerata come parte dell'impianto?

va considerata come generatore primario, rispetto alla caldaia?

non potendola considerare per arco temporale, in MC è corretto impostarla con una temperatura di disattivazione di 16 gradi ( in funzionamento alternato), per evitare che il software carichi tutto il fabbisogno energetico sulla pdc e nulla sulla caldaia?

ho fatto un prova, inserendo la pdc come generatore primario, senza limitazioni, MC carica tutto il fabbisogno di energia termica alla pdc ( appartamento di 44 mq calpestabili). E' normale?
grazie


albertop
11 anni fa

Un cliente ha un appartamento con impianto autonomo con caldaia a gas e una pdc ad aria monosplit, con potenza resa di 2,81 KW e COP 3,40. Dice di di usarla nelle giornate piu' calde ( e a Roma ce ne sono tante).

Messaggio originale di santo:


Cui prodest? La certificazione si basa su un meccanismo standard. In caso contrario, proseguendo su una strada diversa, che cosa fare se l'utente dice che l'impianto lo spegne a fine febbraio oppure se dice che il termostato lo ha settato a 19 gradi?

C'è un sistema automatico per cui quando la temperatura esterna supera i 16 gradi, si spegne la caldaia e si accende la pompa di calore oppure no? Da questa risposta è possibile rispondere in modo appropriato alle altre domande.


ho fatto un prova, inserendo la pdc come generatore primario, senza limitazioni, MC carica tutto il fabbisogno di energia termica alla pdc ( appartamento di 44 mq calpestabili). E' normale?

Messaggio originale di santo:


Normale non lo so. Possibile certamente. Se l'appartamento è piccolo con poche superfici disperdenti e magari di nuova costruzione, è probabile che non disperda più di 2,81 kW per cui la pompa di calore è sufficiente allo scopo (perlomeno per quel che riguarda questo metodo di calcolo).

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santo
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11 anni fa

Un cliente ha un appartamento con impianto autonomo con caldaia a gas e una pdc ad aria monosplit, con potenza resa di 2,81 KW e COP 3,40. Dice di di usarla nelle giornate piu' calde ( e a Roma ce ne sono tante).

Messaggio originale di albertop:


Cui prodest? La certificazione si basa su un meccanismo standard. In caso contrario, proseguendo su una strada diversa, che cosa fare se l'utente dice che l'impianto lo spegne a fine febbraio oppure se dice che il termostato lo ha settato a 19 gradi?

C'è un sistema automatico per cui quando la temperatura esterna supera i 16 gradi, si spegne la caldaia e si accende la pompa di calore oppure no? Da questa risposta è possibile rispondere in modo appropriato alle altre domande.


ho fatto un prova, inserendo la pdc come generatore primario, senza limitazioni, MC carica tutto il fabbisogno di energia termica alla pdc ( appartamento di 44 mq calpestabili). E' normale?

Messaggio originale di santo:


Normale non lo so. Possibile certamente. Se l'appartamento è piccolo con poche superfici disperdenti e magari di nuova costruzione, è probabile che non disperda più di 2,81 kW per cui la pompa di calore è sufficiente allo scopo (perlomeno per quel che riguarda questo metodo di calcolo).

Messaggio originale di santo:



Se non c'e' nessun sistema automatico di attivazione della pdc, se il cliente non dice nulla sull'utilizzo, la pdc va considerata come nel sistema di riscaldamento ( per il fatto che esiste e non possiamo fare a meno di vederla) oppure va ignorata perhè non ha un COP sufficiente?
grazie

Nel primo caso come andrebbe impostata su MC senza che si cucchi tutto il fabbisogno?
albertop
11 anni fa

come andrebbe impostata su MC senza che si cucchi tutto il fabbisogno?

Messaggio originale di santo:


diminuendo la potenza resa (e pertanto il sistema è costretto a rivolgersi al generatore successivo in sequenza) oppure settando come temperatura limite di funzionamento una temperatura elevata (esempio 15°C).
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