mhell
  • mhell
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  • classe D Creatore della discussione
11 anni fa
Nel caso di un edificio di nuova costruzione, se io installo un termocamino (non certificato EN 303-5 perchè a quanto ne so non è certificabile con tale norma un termocamino) in parallelo (sullo stesso puffer) ad una caldaia a gas posso considerare il contributo rinnovabile del termocamino per il raggiungimento della quota rinnovabile? (indipendentemente dal discorso dell'utilizzo reale di tale apparecchio), o devono essere rispettate le specifiche del DPR 59/09?

Art. 12 Ai fini del presente decreto, e in particolare per la determinazione del fabbisogno di energia primaria dell'edificio, sono considerati ricadenti fra gli impianti alimentati da fonte rinnovabile gli impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati a biomasse combustibili che rispettano i seguenti requisiti:
a) rendimento utile nominale minimo conforme alla classe 3 di cui alla norma Europea UNI EN 303-5;
b) limiti di emissione conformi all'allegato IX alla parte quinta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni, ovvero i piu' restrittivi limiti fissati da norme regionali, ove presenti;
c) utilizzano biomasse combustibili ricadenti fra quelle ammissibili ai sensi dell'allegato X alla parte quinta del medesimo decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni.


...in realtà la norma non dice che l'apparecchio deve essere certificato EN 303-5, ma che deve avere un rendimento utile nominale minimo conforme alla classe 3 di cui alla norma Europea UNI EN 303-5...

gieffe
  • gieffe
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  • classe D
11 anni fa
Non so, ma se deve avere un rendimento utile classificato in base alla norma UNI EN 503-5, non presuppone che abbia anche una certificazione in tal senso? Immagino che le due cose siano in relazione?! Chi mi certifica sennò, che tale è il suo rendimento?! 💤 😕