m.plati
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  • classe D Creatore della discussione
13 anni fa
Buongiorno a tutti,

avrei da chiedervi come vi comportereste in merito al calcolo del fabbisogno di ACS per una scuola elementare.
Il famoso trattino "-" che compare nel prospetto come lo interpretat, a discrezione?

Ossia si potrebbe ritenere anche "0" o c'è un valore da rispettare o meglio fortemente consigliato?

Riporto di seguito il link a una discussione già trattata su più o meno lo stesso argomento:

http://www.masterclima.info/forum/default.aspx?g=posts&t=976 
enrico.g
13 anni fa
se è solo scuola metto 0
se vi è una parte di uffici (es: preside e segreteria) con il loro bagno, inserisco quella specifica zona come uffici (un metodo per giustificare un po' di consumo) e metto la nota in ACE o L10
m.plati
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  • classe D Creatore della discussione
13 anni fa

se è solo scuola metto 0
se vi è una parte di uffici (es: preside e segreteria) con il loro bagno, inserisco quella specifica zona come uffici (un metodo per giustificare un po' di consumo) e metto la nota in ACE o L10

Messaggio originale di enrico.g:




Enirico ti ringrazio, io ho ancora un dubbio però:

Mi riferisco alla fase di progettazione e quindi non di certificazione.
In fase di progetto per la costruzione di un nuovo edificio scolastico, per progettare e dimensionare gli impianti idrico sanitari avrei la necessità di conoscere il fabbisogno di ACS.
Per dimensionare ho sempre seguito la 9182 la quale calcola il valore di ACS non riferito ai metri quadri di superficie.

Ora cosa si deve fare quando si progetta ad esempio in questo caso una scuola, non posso di certo ritenere un consumo pari a "0" .... e poi un consumo c'è, anche se magari basso di 5 l/giorno procapite.

In pratica la domanda è: in fase di progettazione e L10 si segue la UNI 9182 o la UNI TS 11330/2 per il calcolo del fabbisogno di ACS?

non avendo la UNI 9182 del 2010, per caso è stata in qualche modo aggiornata tenendo conto di quanto prescrive la UNI TS 11300/2?

Tutto questo per sapere come dimensionare il solare termico....con quale procedura di calcolo si ricava il fabbisogno di ACS?

Grazie

beppeamelotti
13 anni fa
Buongiorno, mi intrometto in quanto leggendo questa discussione mi sono venuti ulteriori dubbi. Se vengono utilizzate metodologie diverse in progettazione (L. 10) rispetto a quanto prescritto dalle Uni 11300-2 prospetti 12 e 13 per il calcolo volumetrico del fabbisogno di ACS, può succedere allora che nella stesura dell'Ace il dimensionamento dell'impianto solare ai fini del soddisfacimento di legge pari al 50% (in Piemonte 60%) può risultare incoerente per eccesso o difetto? E se così fosse, quali le possibili soluzioni?
Grazie, e se ho detto una stupidaggine avete tutti i diritti di sbattermi fuori dal Forum 😢 . Beppe
girondone
13 anni fa
allora
le ts servono per fare ace e verifiche energetiche
altra cosa è diemnsionare l impianto in base alla realtà delle cose per la quale in teoria c'è la 9182

poi se le due cose non tornano l una con l altra io farei vincere come progettista la parte di progettazione vera e propria
beppeamelotti
13 anni fa


poi se le due cose non tornano l una con l altra io farei vincere come progettista la parte di progettazione vera e propria

Messaggio originale di girondone:



Grazie Girondone, purtroppo sono solo un certificatore, e non voglio farmi dei nemici tra i progettisti...😕
girondone
13 anni fa
se fai certificato o l impianto c'è già
o se è una ipotesi di miglioramento usi i fabbisogni da uni ts
penso...
beppeamelotti
13 anni fa

se fai certificato o l impianto c'è già

Messaggio originale di girondone:


Concordo su quanto affermi, però poniamo il caso che Tu sia il progettista di un impianto termico di una villa di nuova costruzione con superficie utile calpestabile pari a mq 250 ed occupata da 2 persone (anziane, in pensione e senza velleità di...allargare famiglia). Mettiamo che il fabbisogno di Acs giornaliero da Te calcolato sia 120 litri (non conosco le 9182) e pertanto dimensioni il solare termico per il soddisfacimento pari al 50%.
Poniamo il caso che io, in un secondo momento, debba certificare l'edificio e in base alle ts il "mio" fabbisogno ammonti a 325 l/g.
L'impianto solare termico ora non copre più quest'ultimo fabbisogno. Nel caso del Piemonte al momento di inviare i dati alla Regione, sono costretto a dichiarare se, in base alla data del permesso di costruire ed alle leggi vigenti all'epoca, le normative erano soddisfatte. In questo caso, a mio modesto parere, la mia risposta è no dovendo spiegarne anche i motivi. Come ne esco, o come ne usciamo? Buon fine settimana. beppe
franlafo
13 anni fa

allora
le ts servono per fare ace e verifiche energetiche
altra cosa è diemnsionare l impianto in base alla realtà delle cose per la quale in teoria c'è la 9182

poi se le due cose non tornano l una con l altra io farei vincere come progettista la parte di progettazione vera e propria

Messaggio originale di girondone:




Perfettamente daccordo con te!
Le Ts e la UNI 9182 sono come la carne ed il pesce, ovvero non ci azzeccano proprio ( politicamente parlando)!
Tra l'altro come dice marcello, una parla di fabbisogno di punta in considerazione delle contemporaneità, l'altra di lt/mq di superficie?! Come si possono trasformare tra di lor io candidamente non lo so.

Scusate il tono polemico e lo sfogo ma da quando ci sono ste benedette norme sul risparmio energetico non so se utilizzarle come norme di progettazione impiantistica o strafregarmene completamente....

Comunque io ho la 9182/2008 ( esiste già la 2010?) e richiami alle Ts non ne ho visti!

girondone
13 anni fa

se fai certificato o l impianto c'è già

Messaggio originale di beppeamelotti:


Concordo su quanto affermi, però poniamo il caso che Tu sia il progettista di un impianto termico di una villa di nuova costruzione con superficie utile calpestabile pari a mq 250 ed occupata da 2 persone (anziane, in pensione e senza velleità di...allargare famiglia). Mettiamo che il fabbisogno di Acs giornaliero da Te calcolato sia 120 litri (non conosco le 9182) e pertanto dimensioni il solare termico per il soddisfacimento pari al 50%.
Poniamo il caso che io, in un secondo momento, debba certificare l'edificio e in base alle ts il "mio" fabbisogno ammonti a 325 l/g.
L'impianto solare termico ora non copre più quest'ultimo fabbisogno. Nel caso del Piemonte al momento di inviare i dati alla Regione, sono costretto a dichiarare se, in base alla data del permesso di costruire ed alle leggi vigenti all'epoca, le normative erano soddisfatte. In questo caso, a mio modesto parere, la mia risposta è no dovendo spiegarne anche i motivi. Come ne esco, o come ne usciamo? Buon fine settimana. beppe

Messaggio originale di girondone:



allora... Io da progettista avrei giustificato descrivendo la situazione come hai fatto tu ora
mettendo tutto in legge 10
e vedendo un po se per caso ero in un comune che guardano quelle cose lì ...
Se così passava il tutto.... per me è ok

il riferimento delle ts al mq è stato fatto per porre tutti su uno stesso piano
poi secondo me io che progetto valuto anche la realtà delle cose anche per evitare prob all impianto
senza dimenticare i costi benefici delle direttive europee


da certificatore non so se c è posto per mettere il tutto nelle note.....
beppeamelotti
13 anni fa
Grazie Girondone, i miei dubbi sono diventati certezze. Non mi rimane che sperare nelle Uni Ts 11300-4. Ciao. beppe