freev
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13 anni fa
Premesso che comune che vai usanza che trovi, mi sono imbattuto spesso in modi di lavorare molto diversi tra loro e a questo proposito volevo chiedere: come presentate o consegnate l'ACE al committente???
Consegnate solo l'ACE nuda e cruda (le 4 paginette della certificazione), allegate anche i calcoli, allegate anche una pianta dell'edificio o che altro??? Avanti popolo dite la vostra!!!

Ma la domanda fondamentale è questa: come vi comportate se vi viene commissionato un ACE di un appartamento all'interno del quale sono stati commessi degli abusi, ovvero trovate l'appartamento difforme rispetto al catastale od alla licenza edilizia? Redigete l'ACE come da progetto (ma ovviamente ponti temici dei tramezzi, strutture finestrate, ecc possono avere subito delle variazioni e quindi tutto il lavoro lascia il tempo che trova), redigete l'ACE per l'immobile cosi come lo trovate (e quindi meglio non allegare piantine o robe varie perchè vuol dire denunciare il committente, e comunque è un problema per ACE necessari a passaggi di proprietà), oppure non fate il lavoro (e quindi bisogna rinunciare a parecchi incarichi!!!)
Forza truppa dite la vostra!!!

Come potete notare le due domande sono strettamente legate tra di loro
Un saluto a tutti
viga1978
13 anni fa
Sinceramente io allego oltre alle "quattro paginette" (un po riduttivo come termine) anche le verifiche degli elementi opachi e trasparenti, se ci sono le dichiarazioni sugli infissi e sugli impianti, le piante e foto mi viene un bel fascicoletto.
(Questo nel caso di sola compilazione ACE o AQE ad esempio per compravendita o richiesta di agibilità, chiusura lavori etc.)

Per quanto riguarda ACE dobbiamo ricordare che noi certifichiamo per 10 anni (a meno di modifiche dell'unità che comportano variazioni di certificazione) e quindi ci assumiamo la responsabilità su ciò che diciamo, scriviamo (e sottolineo scriviamo) e firmiamo. Quindi a me personalmente che sono stati commessi abusi non interessa (non sono inquisitore) certifico ciò che vedo e come lo vedo alla data della certificazione redigo tutto e consegno.

Se trovo differenze tra il progetto energetico (quando c'è) e ciò che ho al momento della certificazione io proseguo per la mia strada (ho visto certificati di abitazioni in classe A con tutti e dico tutti gli elementi opachi e trasparenti non verificati e non di poco).

Per finire il soggetto certificatore sei tu e solo tu ti assumi le responsabilità del caso e quindi sta a te redigere un certificato reale o solo "quattro paginette".


freev
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13 anni fa
Viga1978, anzitutto grazie per la risposta. Anche io presento le oramai famose 4 paginette :-)), i risultati dei calcoli e delle piante con i dati del sup disperdenti e quant'altro, ma ho visto che in giro si consegna veramente di tutto e non 'è una regola fissa. per quanto rigurda l'ACE so anche io che quello che firmiamo a valore di RILIEVO, e quindi ci assumiamo la responsabilità di dire "è cosi!", ma purtroppo la serietà non è da tutti. A me è capitato spesso di notai che fanno passaggi di proprietà senza minimamente controllare la rispondenza del fabbricato ai progetti od al catasto, perchè tanto le parti che comprano sono già in accordi, a volte consapevoli degli abusi, a volte all'oscuro (chi compra), ma al notaio non frega nulla.... per lui sono affari del compratore/venditore. è vero che la legge ultimaemente è cambiata e ci stanno più attenti, ma morale della favola c'è sempre qualcuno (e non sono in pochi) che viene da te e ti chiede la certificazione di qualcosa di difforme che anche dalla tua certificazione non si deve vedere. Ne ho rifiutati parecchi di lavori.
atomozero
13 anni fa
nella provincia di venezia, confrontandomi anche altri colleghi, presentiamo solamente il modello ACE e la certificazione del CTI

le piante, le foto e tutti i certificati dei materiali e dei componenti installati li teniamo digitalizzati in ufficio come archivio, inoltre noi inviamo il tutto all'ufficio predisposto della regione veneto scansionato in originale con la firma e il timbro
freev
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13 anni fa
grazie anche ad atomozero per la sua risposta, ma a questo proposito volevo chiederti, quando mandi il tutto alla regione, la scansione della certificazione, presenta anche la firma del committente o solamente la tua?? Ed a seguire, fai avere al committente una copia della ricevuta della raccomandata?? Se non ricordo male la spedizione delle certificazioni è una responsabilità del tecnico, quindi in questa ultima fase il committente dovrebbe essere cionvolto marginalmente. Personalmente faccio io il tutto e tengo da parte le ricevute per una eventuale futura visione da parte di chicchessia.
viga1978
13 anni fa
In Campania non abbiamo uffici preposti ad accettare e verificare le pratiche, i comuni fanno un po come vogliono non sapendo bene nemmeno loro cosa gli occorre, i notai chiedono l'AQE solo.
Ogni tecnico fa come vuole a me piace far vedere la serietà (perchè su siete riconosciuti e forse è riconosciuto anche il vostro lavoro di certificatori mentre da me sono solo quattro foglietti senza valore A-B-C-D che sono le sezioni di una scuola non se ne frega nessuno)

Racconto questa per far capire il livello:

Edificio 20 unità abitative = ACE Classe A (io direi classe ah aha aha)
Compenso Totale EURI 1000 (euri e non euro)

quando io ho detto che per un singolo appartamento prendevo 300€+2.30€/mq mi ha riso in faccia dicendomi per due fogli di carta

quindi io continuerò a fare certificazioni in un certo modo e a prendere risate in faccia dai committenti (che poi vanno da altri classe A forever).

scusate lo sfogo
freev
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13 anni fa
Verrebbe da dire .... mal comune mezzo gaudio, se non fosse che mi rode tanto il c... Comunque sono d'accordo con viga1978. Qui da me (Roma e provincia) non abbiamo certificatori riconosciuti, ma solo comuni che accettano quello che gli porti. Con questa politica o modo di fare, che dir si voglia, la certificazione si riduce all'ennesimo pezzo di carta che va allegato agli atti, ma del contenuto non glie ne può fregar di meno a nessuno!!! Conseguenza anch'io mi sono beccato un bel po di risate in faccia, e per far vedere che ho lavorato (e che quindi mi sono guadagnato i miei 400 €) sono costretto a tirar su un bel po di carta inutile da allegare al fascicoletto che consegno per fare un po di volume..... cosi facendo le risate sono un po diminuite, ma io mi deprimo lo stesso
franlafo
13 anni fa
qui in Puglia la situazione è un pò caotica.....
Come saprete la Regione aveva deliberato l'obbligo di iscrizione all'albo dei Certificatori e di conseguenza,( anche prima che la legge venisse varata), erano spuntati come i funghi una miriade di Corsi di abilitazione....la cui validità, permettetemi, sarebbe tutta da disquisire.
Successivamente il TAR ha rigettato il tutto, quindi niente più albo e tutti a fare i certificatori( e povero a chi ha speso 1200-1500€ per un'attestato che non può attualmente far valere come plus)...
Si era creato anche un ufficio ove depositare i certificati, onestamente non sò se attivo o se lo fosse mai stato. Io le mie certificazioni non le ho mai depositate, ma solo consegnate in duplice copia sia al cliente per il notaio, sia allo stesso, come ricordo di come era casa sua.
Personalmente sono solito allegare un audit energetico da me creato in cui intervisto il committente circa eventuali opere migliorative fatte e, laddove le avessero fatte, dato che di progetti neanche l'ombra, mi faccio firmare il suddetto audit per pararmi contro eventuali contestazioni ( vedi la stratigrafia).
I calcoli non li allego mai, premetto che sviluppo tutto con MC ( DOCET, scusate il termine ma mi fa schifo...) quindi do le paginettte dell'ACe + l'audit energetico.
Come parcelle se va bene spunto 350,00-300,00, Una volta mi chiama uno dicendo che un suo tecnico gliela faceva per 100,00€ quindi chiedeva se si poteva ribassare..... Lascio a voi la mia risposta!
Comunque ammetto che l'ACe viene visto come l'ennesima carta da consegnare al Committente quando ha già chiuso gli accordi con l'acquirente, per cui che sia classe A o G non gliene frega niente! Ancora una volta si snatura un obiettivo che avrebbe avuto un suo significato, ma parliamo chiaramente, già un rudere in classe G ti costa un occhio, figuriamoci se lo hai ristrutturato!!!
Saluti e aperto ad ulteriori commenti o critiche.
freev
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13 anni fa
Anche sul fatto che non vengono depositate le certificazioni potremmo parlare a lungo. La normativa impone al certificatore di depositare L'ACE alla regione entro 15 giorni dalla consegna del certificato al committente. Ora: se deposito l'ACE dopo che ho consegnato il tutto al committente....come fa il committente a sapere se ho depositato o no??? se poi la certificazione serve per una compravendita, al committente (il venditore), credete che di tutto quello che verrà dopo la vendità possa fregargliene qualcosa??? e ancora, se non deposito il tutto, a me tecnico che succede??? La normativa non lo specifica. Cosi come non specifica cosa succede in caso di certificazioni errate...e questo spiega perchè esistano tante classi A in giro. Per la serie prendiamoci per i fondelli. Dal mio punto di vista allo stato delle cose, conviene redigere l'ACE il più correttamente possibile, ma senza dilungarsi in approfondimenti tecnici o grafici. perquello che vengono considerate e quello che rendono l'importante è solo stare parati.
enrico.g
13 anni fa
[quote=viga1978]quindi io continuerò a fare certificazioni in un certo modo e a prendere risate in faccia dai committenti (che poi vanno da altri classe A forever).


speriamo nelle cause legali contro chi ha fatto questi ACE... comunque anche in Emilia Romagna ho visto ACE fatti via posta per 80€ 🤬