qui in Puglia la situazione è un pò caotica.....
Come saprete la Regione aveva deliberato l'obbligo di iscrizione all'albo dei Certificatori e di conseguenza,( anche prima che la legge venisse varata), erano spuntati come i funghi una miriade di Corsi di abilitazione....la cui validità, permettetemi, sarebbe tutta da disquisire.
Successivamente il TAR ha rigettato il tutto, quindi niente più albo e tutti a fare i certificatori( e povero a chi ha speso 1200-1500€ per un'attestato che non può attualmente far valere come plus)...
Si era creato anche un ufficio ove depositare i certificati, onestamente non sò se attivo o se lo fosse mai stato. Io le mie certificazioni non le ho mai depositate, ma solo consegnate in duplice copia sia al cliente per il notaio, sia allo stesso, come ricordo di come era casa sua.
Personalmente sono solito allegare un audit energetico da me creato in cui intervisto il committente circa eventuali opere migliorative fatte e, laddove le avessero fatte, dato che di progetti neanche l'ombra, mi faccio firmare il suddetto audit per pararmi contro eventuali contestazioni ( vedi la stratigrafia).
I calcoli non li allego mai, premetto che sviluppo tutto con MC ( DOCET, scusate il termine ma mi fa schifo...) quindi do le paginettte dell'ACe + l'audit energetico.
Come parcelle se va bene spunto 350,00-300,00, Una volta mi chiama uno dicendo che un suo tecnico gliela faceva per 100,00€ quindi chiedeva se si poteva ribassare..... Lascio a voi la mia risposta!
Comunque ammetto che l'ACe viene visto come l'ennesima carta da consegnare al Committente quando ha già chiuso gli accordi con l'acquirente, per cui che sia classe A o G non gliene frega niente! Ancora una volta si snatura un obiettivo che avrebbe avuto un suo significato, ma parliamo chiaramente, già un rudere in classe G ti costa un occhio, figuriamoci se lo hai ristrutturato!!!
Saluti e aperto ad ulteriori commenti o critiche.