enrico.g
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14 anni fa
non so se la cosa sia voluta o no, ma il software restituisce, per gli edifici non residenziali dei dati in m2 e non m3 (come sarebbe logico). I dati in oggetto sarebbero:
- EPe, invol, riga 10 (la riga 13 da il medesimo valore in m3, ma sul certificato compare in m2)
- EPi, invol, riga 27
albertop
14 anni fa


- EPe, invol, riga 10 (la riga 13 da il medesimo valore in m3, ma sul certificato compare in m2)
- EPi, invol, riga 27

Messaggio originale di enrico.g:



C'è un ragionamento di fondo (che ovviamente si può anche cambiare).

Siamo partiti dal paragrafo 6.1 delle "Linee guida nazionali ..." dove si dice che EPe,invol viene espresso in kWh/m² anno ed è valido per tutte le destinazioni d'uso (sottolineato, ci sarà un motivo abbiamo pensato). Con questo viene determinato la "Qualità prestazionale" (vedi tabella). Questo è il valore in riga 10. Viene stampato in kWh/m² dal momento che la stessa qualità prestazionale (I - II - III - IV - V) viene stampata al punto 4 dell'ACE; a questo punto abbiamo pensato che lo stesso EPe,invol dovesse essere indicato allo stesso modo nel punto 8 del certificato.

Ragionamento simile all'EPe,invol per mostrare EPi,invol (riga 27). Si è pensato: se chiedono l'estivo in m² perchè dovrebbe cambiare per l'invernale? Inoltre si tratta di un dato che non deve essere confrontato con nulla pertanto è plausibile che l'unità di misura possa essere stata scelta per ragioni che mi sfuggono ma (nel gioco che preferisco c'è un taunt che recita all'incirca: not a wise decision but a decision nonetheless) possono essere plausibili.

L'articolo 4 del decreto 59 al paragrafo 3 indica che EPe,invol sia inferiore a precisi limiti stabiliti in funzione della destinazione d'uso (m² o m³). Quello è il valore indicato in riga 13.

Che cosa dobbiamo fare?
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enrico.g
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14 anni fa
Per me possono rimanere così... è solo che oggi li ho controllati perché mi servivano ed ho visto questa "stranezza", e l'ho segnalata.
Ripeto, per me possono rimanere così.
sicam234
13 anni fa
Ho verificato i regolamenti di Lombardia e Piemonte che individuano i limiti Epi sia per mq sia per mc per le varie classi di edifici (quelli a mc per i non residenziali E.8). Ho calcolato i rapporti Epi mq e Epi mc per le varie zone individuate per l'Italia del Nord e dai risultati ottenuti ho provato a parametrizzare gli indici: Il Piemonte per le sue zone mantiene costante il rapporto mq/mc su 0,32 mentre la Lombardia ha un rapporto che diminuisce al crescere della classe energetica dell'edificio.
da 0,37 per classe G a 0,20 per classe A sia per zona E sia per zona F. di meglio non sono riuscito a fare