Sono d'accordo con "tagio". Mi riferisco in modo particolare alla tipologia di impianto, con specifico riferimento ai terminali.
Per esempio, gli impianti a pannelli radianti da pavimento sono diventati anche nell'Italia meridionale "di gran moda", perfino nel Salento. Il nostro clima, durante l'intera stagione invernale, cambia spesso e nell'arco della stessa giornata. Normalmente, per il riscaldamento, basta far funzionare il generatore poche ore (di sera) ed a volte neppure è necessario. Abbiamo quindi bisogno di impianti a bassa inerzia, molto "pronti", in modo che "rincorrano" rapidamente le variazioni climatiche.
Su questo forum parlar bene del ventilconvettore può sembrare di parte, una "piaggeria" insomma. Ma sostengo questi concetti da anni e vorrei convincermi matematicamente che nelle nostre zone (Lecce) ed in quelle con climi analoghi sia economcamente più vantaggioso installare un impianto a pannelli radianti, accendendendo da novembre a marzo, in modo continuativo per evitare che non sia pronto nelle ore di effettiva necessità. Anche in questo senso diventa importante fare una "diagnosi energetica".
Grazie per l'ospitalità.