Ciao e ben tornati...
Inserisco all'interno di questa discussione.
In merito ai dati da inserire nella griglia (Ph, COP) alle varie temperature esterne vi chiedo se avete già affrontato la situazione utilizzando i dati forniti dal "costruttore" secondo EN 14825.
Non mi è chiaro se i fattori di carico perziale A; B; C e D, che per la ns. area climatica "average" sono forniti a -7; +2; +7; +12 °C esterni (considerando il 100% del carico a -10 °C), servono esclusivamente al costruttore per la targhetta energetica della PdC, oppure ha senso inserire tali dati anche nella griglia di MC.
Se la richiesta di potenza di un edificio è una funzione lineare e la variabile è solamente il DT perchè inserire i dati di Ph e COP alle condizioni nominali a pieno carico a diverse temperature? A +7 °C esterni la PdC non funzionerà mai a pieno carico se dimensionata per -7 °C esterni, ma seguirà l'andamento della richiesta di carico dell'edificio, giusto?
Se non ho capito male:
1) stabilita da calcolo la potenza utile che deve fornire la mia PdC a -7 °C, scelgo la PdC corretta;
2) Caso A (88% del carico): a -7 °C la PdC ha COP di 3,79 e Ph di 21,1 kW (fornito dal costruttore);
3) Caso B (54% del carico): a +2 °C la PdC ha COP di 4,52 e Ph di 16,3 kW (fornito dal costruttore);
4) Caso C (35% del carico): a +7 °C la PdC ha COP di 4,07 e Ph di 11,0 kW (fornito dal costruttore);
5) Caso D (15% del carico): a +12 °C la PdC ha COP di 2,33 e Ph di 4,7 kW (fornito dal costruttore).
Nel Caso D, il COP è tristissimo ma credo sia corretto infatti la modulazione di una PdC con inverter sta attorno al 25/35% quindi il Caso D è valutato in funzionamento ON-OFF (che è quello che realmente succede).
Ho ancora bisogno di ferie?
Ciao.
Messaggio originale di ansaloni: