jan
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13 anni fa
Buongiorno, mi trovo a preparare l'ACE per un edificio residenziale che ha ottime prestazioni per il riscaldamento invernale Epi=17.2 kWh/mqa (classe A), ma purtroppo ha un boiler elettrico autonomo per la produzione di acqua calda sanitaria che fornisce un Epacs=64.7 kWh/mqa (classe G). Di conseguenza l'edificio presenta una classe E complessiva! Con MC 11300 carico il boiler nella sezione ZoneTermiche/Fabbisogno ACS, a questo punto mi chiedo se sbaglio qualcosa nel utilizzare il programma (ad es. non mi è chiaro se in questo caso devo imputare qualcosa nella sezione Impianto/ACS distribuzione) oppure se davvero l'utilizzo di un boiler elettrico può inficiare a tal punto la prestazione energetica?
Grazie mille per l'attenzione.
albertop
13 anni fa
E' assolutamente regolare. La classe G è normale per l'acs prodotta con generatore a combustibile fossile, figuriamoci se viene prodotta da un generatore elettrico con rendimento pari a 0,75 ed un "rendimento primario equivalente" (terminologia che non esiste, inventata in questo momento) pari a 0,75 / 2,174 = 0,34.
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jan
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13 anni fa
Ok, grazie ancora. Buon lavoro!
arts1983
10 anni fa
Posso riaprire questa discussione?
In vari forum leggo che, avendo un boiler elettrico una potenza inferiore a 15 kW, non lo si considera impianto termico e quindi non deve influire sulla classe energetica. Se così fosse, qualora il boiler elettrico dell'edificio certificato da Jan fosse stato un semplice boiler elettrico da 1,5-2 kW, Jan avrebbe certificato correttamente una classe A? Mi sembra di notare, da prove che ho fatto, che l'EPacs dipenda prevalentemente dal rendimento del boiler e non dalla sua potenza, possibile che sia corretto certificare ignorando l'esistenza di un boiler elettrico e i suoi consumi?
lbasa
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10 anni fa
Salve Arts1983;

... In vari forum leggo che, avendo un boiler elettrico una potenza inferiore a 15 kW, non lo si considera impianto termico e quindi non deve influire sulla classe energetica ...

Messaggio originale di arts1983:


Non influisce sulla determinazione Epi (la classe è un obbiettivo successivo) in quanto nell'attuale 192:
"Impianto termico: impianto tecnologico destinato ai servizi di climatizzazione invernale o estiva degli ambienti, con o senza produzione di acqua calda sanitaria ...", e la citazione successiva nello stesso paragrafo;
"... Non sono considerati impianti termici i sistemi dedicati esclusivamente alla produzione di acqua calda sanitaria al servizio di singole unita' immobiliari ad uso residenziale ed assimilate" riguarda l'associazione alla climatizzazione invernale ed estiva.

... Se così fosse, qualora il boiler elettrico dell'edificio certificato da Jan fosse stato un semplice boiler elettrico da 1,5-2 kW, Jan avrebbe certificato correttamente una classe A? ...

Messaggio originale di arts1983:


No; avrebbe trovato un valore di fabbisogno Epi (avvalendosi eventualmente del metodo in assenza di impianto di climatizzazione), un valore di fabbisogno Epacs, un valore di fabbisogno EPgl = EPi + EPacs, avrebbe poi chiesto ad MC di individuare (e certificare) una classe energetica:
EPgl (CLASSE) n= K1 nEPi L (2010)+ EPacs n

arts1983
10 anni fa
Ibasa, forse pecco di eccessiva pignoleria o forse ho capito male. Perché scrivi che un boiler elettrico non influisce sulla determinazione dell'EPi? Intendi dire che quella definizione si riferisce solo a impianti termici che producono anche ACS? Io parlavo dell'influenza del boiler sulla classe attraverso l'EPacs: se la definizione deve essere presa in parola, in caso di boiler con P < 15 kW (vorrei vederne uno con P >= 15 kW, ma forse sbaglio), dovrei ignorare la presenza di un "impianto termico" per la produzione di ACS, anche perché dopo la tua prima citazione leggo "o alla sola produzione di acqua calda centralizzata".

p.s. è un piacere vedere che non sono il solo ad avere voglia di affrontare questo argomento la domenica mattina... 🙂
lbasa
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10 anni fa
Chiedo scusa nel rispondere tardi ma non sono rimasto in contatto dopo il precedente intervento (la domenica mattina si era chiusa subito per me ...).
Riconosco che è sempre difficile comprendere lo scopo di ogni frase scritta in un forum (è sempre meglio dialogare direttamente, si ha migliore scambio di chiarimenti), ho sottovalutato che tu volevi riproporre la mai interrotta lettura critica della normativa di legge che pecca di continui errori, omissioni, mancate interpretazioni.
Questo argomento è in ambito cerificazione: in competenza nazionale le LG sono del 2009 e si riferivano al 192 del 2009; poi la legislazione ha modificato il 192 più volte (13 mesi fa anche qualcosa delle LG); tutti sono in attesa delle nuove regole applicative (la regione Veneto ha addirittura anticipato la stampa dell'APE secondo LG ma comprendendo fabbisogni estivi con grave disagio per i certificatori) e si può ancora navigare a vista; provo a confrontare il tuo ultimo ragionamento.

... Perché scrivi che un boiler elettrico non influisce sulla determinazione dell'EPi? Intendi dire che quella definizione si riferisce solo a impianti termici che producono anche ACS? Io parlavo dell'influenza del boiler sulla classe attraverso l'EPacs ...


Avevo sottovalutato la tua competenza come nuovo utente ed ho ripetuto la lezioncina dell'Epgl, chiedo scusa; le 11300-2 in caso di generatore elettrico per ACS non chiedono la potenza (elettrica) ma si interessano delle perdite (le inglobano nel rendimento del boiler).

... se la definizione deve essere presa in parola, in caso di boiler con P < 15 kW ... anche perché dopo la tua prima citazione leggo "o alla sola produzione di acqua calda centralizzata". ...


Come ho detto prima, il 192 è stato aggiornato più volte; l'attuale revisione è data dalla L90/2013 che ha modificato sia l'art.2 (Definizione di impianto termico da me citato) sia l'all.A (togliendo da esso la definizione di impianto termico che utilizzi tu); non c'è + il limite dei 15 kW ma il tuo ragionamento resta valido; l'impianto ACS si considera presente o assente?

... in caso di boiler con P < 15 kW (vorrei vederne uno con P >= 15 kW, ma forse sbaglio), dovrei ignorare la presenza di un "impianto termico" per la produzione di ACS ...


In caso di boiler elettrico non fa alcuna differenza, lo dovresti simulare comunque.
In caso di scaldacqua a gas la differenza la fa, ma io in caso di certificazione di progetto o standard inserisco l'impianto di ACS reale (in questo forum sull'argomento impianto insufficiente ci sono diverse discussioni con opinioni a confronto); una caldaietta murale istantanea a gas con potenza insufficiente a mantenere la T° di una moderna doccia che richiede fino a 15 l/min, soddisfa lo stesso fabbisgono giornaliero calcolato dal punto di vista energetico (il fabbisogno energetico non distingue fra rubinetto di lavandino per 20min e soffione da arredatore archistar per 5min).

arts1983
10 anni fa
Altro che scuse, per la risposta che mi hai dato mi vien voglia di pagarti la consulenza (ovviamente si scherza...!)
Mi occupo di energetica da un bel po', ma con tutta la confusione che c'è mi approccio al lavoro come fosse il primo giorno, e infatti mi è sfuggita l'ultima modifica alla definizione di impianto termico.

In caso di scaldacqua a gas la differenza la fa, ma io in caso di certificazione di progetto o standard inserisco l'impianto di ACS reale…


Avrebbe senso non considerarlo impianto termico, ricadere nel caso di assenza di impianto termico per ACS e considerare, come da allegato 1 del D.M. 26 giugno 2009, un impianto fittizio alimentato a elettricità?