Ciao girondone.
Provo a ragionare insieme a te...
lasciamo un attimo da parte gli elementi finiti, e il discorso “buona progettazione” ed il fatto che si debbano o no verificare a condensa i pt (secondo me no , e intendo come verifica di legge) , facciamo un passo indietro
E' palese che, secondo Norma, non si debba verificare la condensazione superficiale dei ponti termici, anche in virtù del calcolo semplificato proposto con gli abachi.
Prima cosa : le norme vigenti sono UNI 14683 ed UNI 10211 richiamate anche naturalmente dall uni 12831
Mi sono perso qualche altro riferimento?
Al momento sono quelle, anzi, se vuoi approfondire meglio, puoi leggerti anche la vecchia, ma ben articolata UNI 7357, se ricordo bene il codice...[😕
Seconda cosa: Se sono solo quelle, riguardandole direi che da nessuna parte le norme dicono come “inserire” il valore di csi nell’edificio. Mi spiego….. divido csi in due tra i due locali adiacenti, oppure divido in due tra parete e pavimento o tra parete e tetto, ippure metto tutto sul tetto e sul pavimento ecc
Sbaglio anche qui o è così?
In parte hai ragione, in parte no...
La Norma non dice espressamente come inserire le entità, ma si parte dal presupposto che uno abbia digerito il "pappone" sul cosa significhi ponte termico lineare, ossia entità fittizia per valutare, nei punti di intersezione delle strutture a contatto con ambienti a temperatura diversa, cosa accade a livello di flusso termico.
Detto questo, essendo rappresentativi del fenomeno locale, dovuto alla discontinuità tra materiali e tra le forme geometriche, si intende considerarlo diviso tra le parti in intersezione.
Per cui, a mio avviso, ma potete smentirmi quando volete, va analiticamente suddiviso.
Esempio:
Nodo d'angolo tra due paretiIl ponte va suddiviso tra le due pareti e non sommato due volte (Alberto, credo, abbia già discusso di questa cosa in altro thread).
Sarebbe molto importante capirlo anche per districarsi nei vari software
Se si può “legalmente” usare questa flessibilità ponendo lo csi dove diciamo torna più comodo forse molte volte si riescono a verificare le varie trasmittanze limite dei vari decreti nazionali e/o reginali senza dover per forza ricorrere agli elementi finiti e seguendo quindi la filosofia della 14683 paragrafo 5.1
Cosa che , se non tornano le verifiche delle U , non si riesce a fare quando si è all inizio del progetto e i vari dettagli non ci sono
Non capisco cosa intendi quando dici: "Torna più comodo"...😢
La Norma 14683 parla chiaro, quando asserisce che le condizioni fornite per i ponti sono, mediamente, le più gravose, per cui ad inizio progetto puoi (anche senza dettagli) tranquillamente considerarli da abaco, stando dalla parte della ragione...la mia piccola esperienza mi dice che, per casi ricorrenti, non si hanno grossi scostamenti tra abaco e modellazioni FEM; cosa, invece, ben diversa per i nodi copertura, dove isolamenti, posizione trave e arretramento pacchetti, ogni volta danno numeri per il lotto! 😢
Giusto per evitare come molti fanno di non considerare ropio pt per far tornare le verifiche….
Purtroppo è una triste verità...😲