borgo1971
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un anno fa
Ma secondo voi, la formula B.23 per il calcolo delle "perdite a carico nullo"...  ha senso applicarla così com'è scritta?! Cosa che fa MC11300, calcolando 562W (anche se la formula indicherebbe un risultato in kW!!!) di perdite a carico nullo per una caldaia stagna da 23,3kW?!
Io sono giunto alla conclusione che nella formula siano invertite le unità di misura (ovvero il risultato è in W mentre la potenza della caldaia va espressa in kW), il che con i dati di cui sopra, mi porta ad una perdita di 8,90907... Watt, decisamente più ragionevoli.

Estratto norma UNI/TS 11300 parte 2 
NDP
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un anno fa
Siamo tutti d'accordo nel dire che l'equazione B.22 (sull'aggiornamento del 2019 si chiama così) da un punto di vista dimensionale presenta delle imprecisioni.
A nostro avviso però, la formula potrebbe essere attendibile, solo che il risultato non è in [kW] ma in [W], infatti MC11300 utilizza il valore in [W] come da te correttamente riportato.

Andiamo a vedere il perché di questa conclusione:

Immaginando di inserire una caldaia con Potenza Nominale di 1 W, è come se si facesse un'analisi dimensionale dell'equazione e si otterrebbe 1 x (8,5/100) x [(1/1000)^-0.4] = 1,35 W.
Il risultato è più prossimo al W e non al kW, infatti per considerare le perdite espresse in kW si dovrebbe ottenere dall'equazione un risultato più prossimo ai 1000 W.

Ovviamente è un ragionamento un po' astratto ma è l'unico plausibile anche perché una caldaia da 23,3 kW di potenza nominale non può avere 562 kW di perdite a carico nullo, su questo credo che siamo tutti d'accordo! 😤

Se facessimo lo stessa cosa inserendo la potenza in kW anche il risultato sarebbe in kW e quindi si avrebbe una perdita di 8,9 kW e non 8,9 W.
 
Sicuramente l'equazione prescritta dalla normativa è di tipo empirico e pertanto capire se questa sia corretta o errata è praticamente impossibile, se non con una conferma da parte del normatore.
Essendo MC11300 certificato, dobbiamo attenerci a quanto riportato nella UNI TS 11300-2, pertanto se richiedono di inserire la Potenza in W, per forza quella dobbiamo utilizzare, altrimenti si rischia di inserire dei valori distanti da quelli previsti in fase di realizzazione dell'equazione da parte del normatore e pensare si tratti solo di un errore di battitura nel scrivere l'unità di misura.

La cosa migliore, per togliersi da questo impasse, è farsi stimare questo valore dal costruttore della caldaia e inserirlo manualmente 😎
borgo1971
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un anno fa

La cosa migliore, per togliersi da questo impasse, è farsi stimare questo valore dal costruttore della caldaia e inserirlo manualmente 😎

Postato in origine da: NDP 



In MC4, che ha un database di generatori con dati del produttore (così mi ha detto il collega che ha questo software) dove questo valore viene dichiarato (molti generatori sono inseriti con il metodo B.3), si avvicina al valore Watt che si ottiene dalla formula inserendo la potenza in kW. Certo che avere 8W o 562W di dispersioni, sposta non poco il risultato del calcolo. Nel mio caso c'è anche un salto di classe. Usando i metodi B.3 e quello dei rendimenti precalcolati, i risultati si avvicinano molto di più a quello che si ottiene con il metodo B.2 e 8W di dispersioni.
borgo1971
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un anno fa
P.S. Anche MC4, se si fa il calcolo, usa la potenza in Watt, e pertanto restituisce gli stessi risultati di MC11300. Però se vogliamo essere ligi alla norma, dovremmo dire che una caldaia da 23,3kW ha 562kW di dispersioni a carico nullo!
cherubino
un anno fa
Quando una norma contiene errori si cerca col buon senso e le conoscenze di capire dove sia l'errore.
La nostra interpretazione fino a rettifica del legislatore è che il risultato della formula sia in W e non in KW.
Purtroppo è un errore che si protrae da anni perchè già la UNI del 2014 aveva questo errore che non è stato sistemato in quella del 2019.
Non pretendiamo di avere la verità rivelata e ben venga quando gli utenti attenti, studiando le norme, portano alla luce questi cavilli. 
Attendiamo e speriamo che col tempo anche questa "interpretazione" venga smentita o confermata.
borgo1971
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un anno fa

Quando una norma contiene errori si cerca col buon senso e le conoscenze di capire dove sia l'errore.
La nostra interpretazione fino a rettifica del legislatore è che il risultato della formula sia in W e non in KW.

Postato in origine da: cherubino 


Boh... a me il buon senso dice che una caldaia murale a gas non può disperdere dai circa 350W (in caso di condensazione) agli oltre 500 W a carico nullo. E se non applico la formula alla lettera (risultato in kW), non vedo perché non applicarla in modo che i risultati siano coerenti con quelli dichiarati da chi li dichiara. Cosa che, da quanto ho potuto verificare, si ottiene inserendo le potenza in kW e considerando il risultato in Watt. Provare per credere ;-)
P.S. Personalmente, se utilizzerò il metodo B.2, mi prenderò la briga di fare il calcolo a mano con la formula come appena scritto. Tra l'altro, dalle prove che ho fatto, il risultato è comunque leggermente peggiorativo rispetto ai metodi B.3 e quello dei rendimenti pre-calcolati, ma per lo meno ci si avvicina.