enrico.g
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15 anni fa

Chiedo un favore. Dato che il sistema di certificazione Emilia Romanga chiede l'energia utile e non l'energia primaria dell'involucro sempre in kWh/anno (viva le complicazioni!!!); ovvero quella priva delle perdite per rendimenti.


Mi chiedevo se è possibile inserire nel nuovo software entrambe le voci: richiesta involucro e richiesta post rendimenti.


Grazie

albertop
15 anni fa

Tale informazione è comunque già disponibile anche nel vecchio :)



Senza stampare la relazione di calcolo, il dato è disponibile a video con la funzione "Riepilogo verifiche", "Riepilogo impianto", nella colonna Qh (ovvero il corrispondente Qh,nd della 11300).


In pratica Qh,nd = (Qtr + Qve)  -  (Qint+Qsol)


i pedici stanno per: trasmissione, ventilazione, interni, solari. Questo al netto di *tutti* i rendimenti.


Trasformare il dato nell'unità di misura richiesta è semplice. Il dato è per anno quindi dobbiamo convertire i MJ in kWh (eventualmente lo dividiamo per i metri quadrati per ottenere un valore specifico, tipo EPi).


Nel nostro caso avremo:


fabbisogno energia utile: 6369 / 3,6 = 1769 kWh / anno


indice fabb. en. pr.  (EPI) = 7509 / 3,6 / 100 = 20,85 kWh / m² / anno


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albertop
15 anni fa

dimenticavo, nel caso di (esempio) superficie = 100 m²


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enrico.g
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  • Classe B Creatore della discussione
15 anni fa

so che c'è già... era per una mia mera comodità


grazie comunque

enrico.g
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  • Classe B Creatore della discussione
15 anni fa

o meglio, mi sarebbe stato comodo che si vedessero entrambi i valori nella schermata insieme all'EP.

albertop
15 anni fa

aahhhh, ok! 


con le videate 16/9 ci starà di tutto e di più.


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tagio
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  • Classe B
15 anni fa

[postby]enrico.g


Chiedo un favore. Dato che il sistema di certificazione Emilia Romanga chiede l'energia utile e non l'energia primaria dell'involucro sempre in kWh/anno (viva le complicazioni!!!); ovvero quella priva delle perdite per rendimenti.




Ma sei sicuro che sia cosi? Ho sempre pensato a una imperfezione nella dicitura. Anche perche' nell'attestato riporta la parola "utile" sia nel regime invernale che estivo, mentre nel manuale parla di "utile" nell'invernale e "primaria" nell'estivo. 

enrico.g
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  • Classe B Creatore della discussione
15 anni fa

Io inserivo sempre la Primaria..... poi un mio collega mi ha fatto notare che è scritto energia utile. Il che, tra l'antro, avrebbe senso vista la richiesta di energia utile del condizionamento (non si pèuò prevedere l'energia primaria per 2 motivi: 1 non è definitiva la 11300-3 e secondo non vi è l'obbigo di condizionale le case mentre un DM del 78 prevede l'obbligo di riscaldarle).


Quindi credo di aver sbagliato una trentina di certificati ma d'altronde questo moltiplicarsi delle norme è allucinante: o studi o lavori (soprattutto per chi ha uno studio da solo come me)

tagio
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  • Classe B
15 anni fa

Probabilmente hai ragione, visto che l'Utile viene chiesta anche se non c'e' l'impianto di riscaldamento.


Ho chiesto a un mio collega che usa Acca, con il modulo per l'Emilia Romagna; l'attestato che genera il programma riporta l'energia primaria, non la utile.

albertop
15 anni fa

[postby]tagio


Ho chiesto a un mio collega che usa Acca, con il modulo per l'Emilia Romagna; l'attestato che genera il programma riporta l'energia primaria, non la utile.




Dovete mettervi in testa che tutti i "programmi" che ci sono in giro (anche i più blasonati o certificati) fanno quello per cui sono "programmati" non per quello che dicono di fare ... oramai va di moda essere compatibili con piemonte, lombardia, emilia e 11300. Io vi assicuro che non è facile ... Evidentemente Acca ha creato un modulo ER semplicemente controllando l'S/V diverso e l'acs ... (immagino, il demo non permette l'ER e non voglio finanziare la concorrenza ... ;)


Non ho verificato esattamente cosa richiede ER però ha un senso separare l'edificio (Qh o Qh,gn) dall'edificio + impianto (EPi) quindi è possibile che venga richiesto appunto il Qh.


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tagio
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  • Classe B
15 anni fa

Non voglio fare pubblicita' alla concorrenza, dicevo solo che probabilmente ha ragione enrico.q, e che anche Acca, con moduli dedicati all'ER, e' incappata nel nostro stesso errore.

albertop
15 anni fa

No tagio, mi consenta  non è un problema parlare di Acca, assolutamente. Anzi, per chi legge aggiungo che è l'unico software certificato attualmente in Italia (chissà perchè?).


Questa volta mi sono espresso peggio del solito (che è tutto dire ...). Al giorno d'oggi i software sono troppo "facili" nel dichiarare compatibilità con questo, con quello,etc.


Per fare un software compatibile con la regione Lombardia, abbiamo realizzato un software nuovo. Questo è l'unico modo per essere compatibile. Non è sfuggito quindi ai programmatori di Acca il fatto in questione ma, imho, è stato volutamente saltato o, se si preferisce, ignorato (come in altri casi abbiamo fatto noi). Io vedo software del settore che stanno a malapena in piedi ma che dichiarano cose strabilianti.


E poi, lo ripeto ancora una volta: nel limite delle possibilità di tempo, studiatevi le norme e non affidatevi ai software.


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enrico.g
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  • Classe B Creatore della discussione
15 anni fa

dici bene: studiarsi le norme.... ma qui ne escono una ogni 6 mesi (e non sono spesse 2 fogli)... poi quanod vai dal cliente e gli dici il tuo prezzo, comprensivo del tempo necessario per lo studio delle norme loro ti dicono che l'altro costa la metà... parli con l'altro (senza citare il fatto che ti ha ciullato un lavoro a causa del prezzo) e l'altro ti dice che lui o si fa fare i conti dal rappresentante di turno o che non legge le norme ma si fida ciecamente dei conti del programma (senza quindi considerare quanto detto sopra da tutti).


Poi si scopre che (ma questo in campo di acustica) il governo ha varato una norma che dice che se in casa tua non è rispettato il limite di isolamento acustico, ma la casa ha l'abitabilità, non puoi fare causa al costruttore... come se un documento amministrativo (abitabilità) togliesse dalle grane il costruttore.


 


Altra nota: il parlamento ha deciso, o sta decidendo, che per il 55%, cambio generaotre di calore non serve più la certificazione.... così un sacco di prodotti italiani che non rientrano nei limiti possono essere venduti.


E poi noi perdiamo tempo a leggerci le norme..... che variano tra regione e regione... ma se Newton non si è sbagliato, la fisica è uguale in lombardia come in puglia (scusate la nota polemica)

albertop
15 anni fa

[postby]enrico.g


dici bene: studiarsi le norme.... ma qui ne escono una ogni 6 mesi (e non sono spesse 2 fogli)... poi quanod vai dal cliente e gli dici il tuo prezzo, comprensivo del tempo necessario per lo studio delle norme loro ti dicono che l'altro costa la metà... parli con l'altro (senza citare il fatto che ti ha ciullato un lavoro a causa del prezzo) e l'altro ti dice che lui o si fa fare i conti dal rappresentante di turno o che non legge le norme ma si fida ciecamente dei conti del programma (senza quindi considerare quanto detto sopra da tutti).



Personalmente sono d'accordo al 100%. La lotta (al ribasso) che vi state facendo fra progettisti non ha senso. Per nessuno, anzi (neanche per l'utente finale) . Oggi questo è un settore che tira e pertanto vi si stanno buttando tutti. Rispondendo al telefono vi assicuro che ci sono delle persone che di termotecnica non ne sanno praticamente nulla.


Una telefonata per tutte: "Buongiorno, vorrei un'informazione sul programma MC Impianto. Mi potrebbe spiegare la differenza fra Resistenza e Trasmittanza?". Vi assicuro che è reale e molto più frequente di quanto si possa pensare. Molti di questi sono quelli che vanno al ribasso con le tariffe.


Io lo dico da tempo: la certificazione del software non serve a nulla senza la certificazione del progettista. 


[postby]enrico.g


Altra nota: il parlamento ha deciso, o sta decidendo, che per il 55%, cambio generaotre di calore non serve più la certificazione.... così un sacco di prodotti italiani che non rientrano nei limiti possono essere venduti.



E diciamo anche questo ... quante certificazioni ai fini del 55% sono state fatte da termotecnici "seri" e quante invece da termotecnici che hanno inserito la vasca da bagno nell'intervento a cappotto?


Sono stati i progettisti "poco seri" che hanno rovinato anche questo. Una cosa seria come la sostituzione della caldaia andava regolamentata da un progettista. Assolutamente corretto com'era prima. Io avrei lasciato anche gli infissi. Il passaggio attraverso un progettista avrebbe limitato le t..... Siamo in Italia.


 

[postby]enrico.g


E poi noi perdiamo tempo a leggerci le norme..... che variano tra regione e regione... ma se Newton non si è sbagliato, la fisica è uguale in lombardia come in puglia (scusate la nota polemica)



Confrontando il nuovo sistema di calcolo ed il vecchio ho fatto un confronto fra vecchia metodologia e nuova. Appena ho il tempo lo pubblico. In pratica sono cambiate tutte le sigle ma il risultato è sostanzialmente identico. La fisica è salva. Le diverse normative stabiliscono limiti o verifiche diverse ma la base è uguale.


 


Non lavoro più su questo software. Non inviatemi messaggi privati. Per assistenza sul software utilizzate la pagina contatti  di questo sito. Grazie. Alberto.
tagio
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15 anni fa

[postby]albertop


Personalmente sono d'accordo al 100%. La lotta (al ribasso) che vi state facendo fra progettisti non ha senso. Per nessuno, anzi (neanche per l'utente finale) . Oggi questo è un settore che tira e pertanto vi si stanno buttando tutti. Rispondendo al telefono vi assicuro che ci sono delle persone che di termotecnica non ne sanno praticamente nulla.


Una telefonata per tutte: "Buongiorno, vorrei un'informazione sul programma MC Impianto. Mi potrebbe spiegare la differenza fra Resistenza e Trasmittanza?". Vi assicuro che è reale e molto più frequente di quanto si possa pensare. Molti di questi sono quelli che vanno al ribasso con le tariffe.


Io lo dico da tempo: la certificazione del software non serve a nulla senza la certificazione del progettista. 


Nella mia zona sono arrivati a offrirsi (meglio a prostituirsi con molta meno dignita' di una povera ragazza che magari e' obbligata) per 200 euro iva compresa; anche a meno. Mi ha telefonato un cliente per dirmi che l'amministratore ha trovato uno che lo fa per 100 euro.


Da notare che l'Associazione Consumatori dice che per un attestato di un appartamento in una palazzina il prezzo giusto e' 300-350 euro. E se lo dicono loro che tutelano i consumatori.


Io saro' un tecnico da quattro soldi, ma ho verificato che alcuni di questi non sanno nemmeno la differenza tra un kW e un chilo di patate, e non sono neppure interessati a saperla.


Per finire, siamo una categoria di dementi: periti, architetti, ingegneri, geometri. Non bisogna rubare i soldi alla gente, ma solo farsi pagare una cifra onesta.