borgo1971
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5 anni fa
Buonasera. Vorrei un vostro parere sulle differenze che riscontro nel risultato di una APE a seconda del metodo di calcolo del generatore che uso. In pratica ho inserito 3 volte lo stesso generatore, con i tre metodi calcolo previsti, ma a seconda del metodo usato (spostando in prima posizione il generatore con il relativo metodo), ottengo risultati molto diversi. Secondo me, troppo diversi...

Metodo analitico: 342,342 kWh/mq
Metodo da direttiva 92/42/CEE: 350,641 kWh/mq
Metodo rendimenti precalcolati: 368,881 kWh/mq

Cioè una differenza di quasi 8 punti percentuali tra il migliore ed il peggiore. Secondo voi, è "normale" o sbaglio di inserire qualcosa?
albertop
5 anni fa

Cioè una differenza di quasi 8 punti percentuali tra il migliore ed il peggiore. Secondo voi, è "normale" o sbaglio di inserire qualcosa?

Messaggio originale di borgo1971:



Giudicare "normale" è molto spesso soggettivo. Dal momento che non si conoscono i dati di input dobbiamo fidarci che questi siano omogenei nei tre test. Il mio parere è che un risultato di quel tipo sia plausibile per chi inserisce dei dati non completamente coerenti.

Più che soffermarmi sul risultato io vorrei però porre l'attenzione su un particolare che (quasi) mai nessuno considera. Ovvero: Che metodo di calcolo delle perdite di generazione posso utilizzare per il mio lavoro?

I corsi, i libri, le discussioni che ci sono sull'argomento non parlano mai di questo paragrafo inserito nella UNI/TS 11300-2:

6.6.1 Generalità sui sottosistemi di generazione

Il sottosistema di generazione può essere destinato a fornire calore a sistemi di riscaldamento idronici e/o aeraulici, sistemi di produzione di acqua calda sanitaria e impianti di ventilazione (per il preriscaldamento dell’aria).

Le perdite di generazione dipendono non solo dalle caratteristiche del generatore di calore, ma sono fortemente influenzate anche dalle modalità di inserimento del generatore nell'impianto e, in particolare, dal suo dimensionamento rispetto al fabbisogno dell’edificio, dalle modalità di installazione e dalla temperatura dell'acqua (media e/o di ritorno al generatore) nelle condizioni di esercizio (medie mensili).

Il rendimento medio stagionale di produzione differisce quindi dai rendimenti a pieno carico ed a carico parziale ottenuti con prove di laboratorio secondo le norme di riferimento.

La presente specifica tecnica prevede la determinazione del rendimento di generazione:

1) mediante prospetti contenenti valori precalcolati per le tipologie più comuni di generatori di calore in base al dimensionamento e alle condizioni d’installazione;
2) mediante metodi di calcolo.

I valori precalcolati dei prospetti di cui al punto 1) evidenziano le forti variazioni di rendimento determinate dal dimensionamento del generatore e dalle condizioni d’installazione e di esercizio indicate nei prospetti. La valutazione del rendimento di generazione in condizioni diverse da quelle indicate nei prospetti richiede il ricorso al calcolo, secondo l’appendice B.

Nell’appendice B sono riportati i due metodi utilizzabili per il calcolo delle perdite di generazione:

- Metodo di calcolo basato sui rendimenti dichiarati ai sensi della Direttiva 92/42/CEE, con opportune correzioni in relazione alle condizioni di funzionamento;
- Metodo di calcolo analitico.

In caso di valutazioni sul progetto (A1) si deve effettuare il calcolo secondo appendice B.

Per valutazioni di tipo A2 si possono utilizzare i valori dei prospetti solo quando la tipologia del generatore e le condizioni al contorno corrispondano a quelle dei prospetti. In caso diverso si deve ricorrere al calcolo secondo appendice B.

Messaggio originale di UNI/TS11300-2:



Ricordiamo che valutazione di tipo A1 significa "progetto"; valutazione A2 significa "edificio reale"

Per chiudere il cerchio, riporto anche la premessa dell'appendice B:

B.1 Generalità sui metodi di calcolo

La presente appendice descrive due metodi di calcolo delle perdite di generazione di generatori di calore con combustione a fiamma per combustibili liquidi e gassosi:

1) metodo basato sui dati dei generatori di calore dichiarati secondo la Direttiva 92/42/CEE;
2) metodo analitico basato su dati forniti dai costruttori o rilevati in campo.

La presente appendice prevede l’applicazione del metodo 1 nel caso di generatori di calore per i quali i dati siano dichiarati dal fabbricante ai sensi della Direttiva 92/42/CEE (dati di prodotto). Tale metodo si basa su dati rilevati da un laboratorio di prova.

I dati di prodotto per l’applicazione del metodo 2 possono risultare da prove, ma possono anche essere dati rilevati in campo, oltre che dati di default della presente specifica tecnica. In questo caso ai fini della tracciabilità dei valori di perdita e di rendimento dichiarati, si deve precisare in modo inequivocabile l’origine e/o le modalità di rilievo dei dati di ingresso per il calcolo.

Il metodo 1 è il metodo di normale impiego per i generatori di calore certificati ai sensi della Direttiva.

Il metodo 2 è fornito per i seguenti utilizzi specifici:
- per generatori di calore di costruzione precedente al recepimento della Direttiva 92/42/CEE per i quali non sono disponibili i dati richiesti dalla Direttiva;
- per determinare l’effetto delle condizioni di esercizio in generatori a condensazione.

Il metodo 2 non prende in considerazione le perdite durante i cicli di accensione del bruciatore. Le perdite al camino a bruciatore spento non sono facilmente determinabili e la loro valutazione è generalmente prevista sulla base dei valori di default. Nei generatori di calore moderni l’influenza di quest’ultimo parametro è comunque minima.



Con queste semplici informazioni non credo sia così difficile ritenere che chi ha stilato la normativa si sia basato su un unico metodo di calcolo (analitico B.2) utilizzando alcuni dati di default (metodo direttiva) oppure addirittura dichiarando esplicitamente parametri di funzionamento (rendimenti predefiniti).

Non lavoro più su questo software. Non inviatemi messaggi privati. Per assistenza sul software utilizzate la pagina contatti  di questo sito. Grazie. Alberto.