Per un APE su un edificio esistente:
- se non ci fosse l'impianto di illuminazione artificiale: perchè occorre simularlo?
Messaggio originale di garcangeli:
Non c'è motivo di simulare.
- quando c'è impianto di illuminaizone esistente: perchè simularne la potenza installata?
Messaggio originale di lbasa:
Vedi dopo
In contraddittorio virtuale: perchè secondo Voi si possono omettere i servizi di ACS e di ventilazione nel non residenziale (quando non presenti) e non si dovrebbe omettere l'illuminazione aritficiale (quando non presente)?
Messaggio originale di lbasa:
Non c'è motivo. Si omette.
Dobbiamo però metterci d'accordo sul termine "
non presente".
Come per l'impianto di riscaldamento non vedo un valido motivo di simularlo solo se manca la fornitura del vettore energetico, allo stesso modo per quello di illuminazione.
Qualora manchi parte dell'impianto per incuria/mancata manutenzione che fare? es.:
caso 1) mancano TUTTI gli elementi di emissione
caso 2) ne mancano solo alcuni
Direi che la considerazione che viene fuori per l'impianto termico si possa applicare anche a quello di illuminazione.
Quando l'impianto di riscaldamento non è sufficiente per soddisfare la richiesta termica del fabbricato che si fa? o si accetta un (immotivato direi) miglioramento della classe energetica, o si integra.
Ma mentre per il riscaldamento ormai è nel DNA il concetto e soprattutto l'obiettivo di temperatura da raggiungere, per l'illuminazione (vista la tenera età del problema) ritengo che non sia ancora entro nel nostro DNA: se lì (RISC) si accetta di integrare, perchè qui (ILL) si dovrebbe fare diversamente?
Se mancano i cavi elettrici direi che c'è poco per considerare l'impianto presente...
...se i cavi invece ci sono ma mancano alcune lampadine che si fa?
Se la potenza installata è insufficiente per garantire gli standard di illuminazione di legge in relazione all'attività specifica che si fa?
Che senso ha infine far condividere la potenza fra edificio reale e di riferimento? Ciò che sul DM req min non mi sembra inteso... ma di nuovo, se per il riscaldamento la potenza della caldaia poco conta, per l'illuminazione è la base di partenza di calcolo per trovare l'energia (P*t)!
Comunque... combattiamo contro legislatori che prescrivono classe B secondo UNI EN 15232, che di fatto per l'illuminazione non esiste: o è C o è A, una via di mezzo da prospetto 2 non c'è...😢
La domanda del post precedente era diretta allo staff.
Messaggio originale di lbasa: