Caterina
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8 anni fa
Buongiorno ragazzi,
sto redigendo un attestato APE per un locale commerciale da dare in affitto. Al momento del contratto di locazione il locale è sprovvisto di impianti funzionanti perchè a quanto pare le parti hanno deciso di effettuare una ristrutturazione del locale dopo il contratto. L'APE invece va redatto per il contratto quindi deve riportare la situazione attuale.
Non so quali servizi includere nel calcolo perchè:
- RISCALDAMENTO e ACQUA CALDA SANITARIA sono ok perchè l'impianto viene simulato;
- RAFFRESCAMENTO, devo mettere obbligatoriamente la spunta? perchè, dal momento che non c'è nessun impianto, quando metto questa spunta, il calcolo passa da una classe D a una classe A2...😕
- VENTILAZIONE non lo inserisco perchè non c'è
- ILLUMINAZIONE e TRASPORTO PERSONE/COSE secondo la normativa è obbligatorio per questa categoria di immobile ma il nuovo impianto di illuminazione non è ancora stato fatto e per il trasporto veramente non saprei...
Potreste darmi un suggerimento per favore?
Albe
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8 anni fa
Ciao, dunque i servizi che vanno considerati sono quelli attualmente presenti, se non ci sono non si mettono, ad esclusione del riscaldamento che va sempre messo, e ACS che va sempre messo solo nel residenziale. Nel tuo caso..
RISCALDAMENTO ok, se non c'è metti simulato
ACS se non c'è (nessun boiler elettrico?) non la metti (non è residenziale)
RAFFRESCAMENTO se non ci sono condizionatori non li metti
VENTILAZIONE MECCANICA ok, se non c'è vmc allora la ventilazione è naturale quindi non si spunta, non la metti
TRASPORTO PERSONE non c'è ancora la norma di calcolo
ILLUMINAZIONE bella domanda......... per il non residenziale andrebbe messa, nel tuo caso manca proprio l'impianto quindi manca la possibilità di rilevare la potenza dei corpi illuminanti installata. C'è chi sarebbe dell'opinione di calcolare la potenza dei corpi illuminanti fittizia necessaria a fornire i lux richiesti per l'attività presente.. o chi calcola la potenza con tot W/mq.. o non metterla visto che non c'è... non saprei, chiederei ai più esperti per quanto riguarda l'illuminazione
ciao e buon lavoro
Caterina
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8 anni fa
Grazie mille, sei stato gentile ed esauriente, forse però io mi sono espressa male riguardo all'impianto di illuminazione.
In realtà c'è un impianto di illuminazione preesistente solo che è stato interrotto il contratto con l'ente gestore e quindi attualmente non c'è la fornitura di corrente elettrica, e in fase di ristrutturazione modificheranno tutto.

Io ho pensato di compilare la scheda relativa all'illuminazione calcolando la potenza con una media di circa 20W/mq. Non so cosa inserire in "tempi di operatività diurna e notturna (h)" perchè se scelgo la compilazione da prospetto mi inserisce in automatico i valori rispettivamente 3000 e 2000 con un risultato dell'EPgl che mi sembra eccessivo (da 66.368 in classe D passo a 251.108 in classe C).
Voi che ne pensate?
garcangeli
8 anni fa
Metti i tempi da prospetto.
Per la potenza userei la tabella in allegato f della UNI 15193.
Ma al momento qualunque cosa metti non (dovrebbe) cambiare nulla: conta solo la regolazione.
Tanto edificio di riferimento e reale usano gli stessi dati, a parte appunto la regolazione: come possono venire diversi?
Se poi il peso degli altri servizi è basso rispetto all'illuminazione....

Comunque occorre modellare per singolo ambiente in quanto potenza, fattore di occupazione e fattore di penetrazione della luce naturale sono differenti
Caterina
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8 anni fa

Metti i tempi da prospetto.
Per la potenza userei la tabella in allegato f della UNI 15193.
Ma al momento qualunque cosa metti non (dovrebbe) cambiare nulla: conta solo la regolazione.
Tanto edificio di riferimento e reale usano gli stessi dati, a parte appunto la regolazione: come possono venire diversi?
Se poi il peso degli altri servizi è basso rispetto all'illuminazione....

Comunque occorre modellare per singolo ambiente in quanto potenza, fattore di occupazione e fattore di penetrazione della luce naturale sono differenti

Messaggio originale di garcangeli:



Ti ringrazio! Ho usato la tabella F.1 della UNI 15193, che riporta la potenza, ma anche i tempi Fd ed Fn. L'ambiente illuminato è unico. Ma da dove gestisco la regolazione?
garcangeli
8 anni fa
Caterina
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8 anni fa

Dall'apposita tendina

Messaggio originale di garcangeli:



L'illuminazione è gestita in: Fabbricato>ambiente>illuminazione giusto? E nella schermata inserisco potenza installata, tempi di operatività e i vari fattori! Dimentico qualcosa? Nella sezione impianti non c'è nulla di relativo all'illuminazione. Non vedo una tendina per la regolazione.
garcangeli
8 anni fa
FD
Controllo del sistema di illuminazione artificiale (automatico per almeno classe B UNI 15232)

FO
Rilevamento automatico presenza/assenza (flaggato per almeno classe B UNI 15232)
garcangeli
8 anni fa
Per l'edificio di riferimento che parametri vengono usati?
Caterina
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8 anni fa

Per l'edificio di riferimento che parametri vengono usati?

Messaggio originale di garcangeli:



Ok secondo la UNI 15232 la classe di appartenenza in questo caso non è la B, infatti ho messo "Controllo del sistema di illuminazione artificiale - Manuale" e non ho flaggato "rilevamento automatico di presenza/assenza".
Questi sono i dati che mi portano alla differenza di risultato rispetto all'edificio di riferimento.
Intendevi questo quando nel messaggio di ieri chiedevi "come possono venire diversi?".

In ogni caso, grazie finora del tuo aiuto 😄
lbasa
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8 anni fa

... In realtà c'è un impianto di illuminazione preesistente solo che è stato interrotto il contratto con l'ente gestore e quindi attualmente non c'è la fornitura di corrente elettrica, e in fase di ristrutturazione modificheranno tutto. ...


Per un APE su un edificio esistente:
- se non ci fosse l'impianto di illuminazione artificiale: perchè occorre simularlo?
- quando c'è impianto di illuminaizone esistente: perchè simularne la potenza installata?

A testimonianza del porre le precedenti due domande:
- in altri SW certificati (almeno altri 3) si chiede la potenza "effettivamente installata";
- in almeno un portale regionale di autonoma competenza in materia di APE si chiede di spuntare l'illuminazione artificiale del non residenziale "se presente".

In contraddittorio virtuale: perchè secondo Voi si possono omettere i servizi di ACS e di ventilazione nel non residenziale (quando non presenti) e non si dovrebbe omettere l'illuminazione aritficiale (quando non presente)?

Caterina
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8 anni fa

... In realtà c'è un impianto di illuminazione preesistente solo che è stato interrotto il contratto con l'ente gestore e quindi attualmente non c'è la fornitura di corrente elettrica, e in fase di ristrutturazione modificheranno tutto. ...

Messaggio originale di lbasa:


Per un APE su un edificio esistente:
- se non ci fosse l'impianto di illuminazione artificiale: perchè occorre simularlo?
- quando c'è impianto di illuminaizone esistente: perchè simularne la potenza installata?

A testimonianza del porre le precedenti due domande:
- in altri SW certificati (almeno altri 3) si chiede la potenza "effettivamente installata";
- in almeno un portale regionale di autonoma competenza in materia di APE si chiede di spuntare l'illuminazione artificiale del non residenziale "se presente".

In contraddittorio virtuale: perchè secondo Voi si possono omettere i servizi di ACS e di ventilazione nel non residenziale (quando non presenti) e non si dovrebbe omettere l'illuminazione aritficiale (quando non presente)?



In linea di principio sono d'accordo con te.
Nel mio caso, come detto prima, l'impianto di illuminazione seppure abbastanza semplice esiste materialmente, e sarebbe funzionante previo nuovo contratto con l'ente gestore, ma nelle attuali condizioni no! Quindi o ipotizzo che sia funzionante e inserisco la potenza installata o non lo considero proprio nella certificazione.
Tu che faresti in questo caso specifico?!
garcangeli
8 anni fa

Per un APE su un edificio esistente:
- se non ci fosse l'impianto di illuminazione artificiale: perchè occorre simularlo?

Messaggio originale di lbasa:


Non c'è motivo di simulare.


- quando c'è impianto di illuminaizone esistente: perchè simularne la potenza installata?

Messaggio originale di lbasa:


Vedi dopo

In contraddittorio virtuale: perchè secondo Voi si possono omettere i servizi di ACS e di ventilazione nel non residenziale (quando non presenti) e non si dovrebbe omettere l'illuminazione aritficiale (quando non presente)?

Messaggio originale di lbasa:


Non c'è motivo. Si omette.

Dobbiamo però metterci d'accordo sul termine "non presente".

Come per l'impianto di riscaldamento non vedo un valido motivo di simularlo solo se manca la fornitura del vettore energetico, allo stesso modo per quello di illuminazione.

Qualora manchi parte dell'impianto per incuria/mancata manutenzione che fare? es.:
caso 1) mancano TUTTI gli elementi di emissione
caso 2) ne mancano solo alcuni

Direi che la considerazione che viene fuori per l'impianto termico si possa applicare anche a quello di illuminazione.

Quando l'impianto di riscaldamento non è sufficiente per soddisfare la richiesta termica del fabbricato che si fa? o si accetta un (immotivato direi) miglioramento della classe energetica, o si integra.
Ma mentre per il riscaldamento ormai è nel DNA il concetto e soprattutto l'obiettivo di temperatura da raggiungere, per l'illuminazione (vista la tenera età del problema) ritengo che non sia ancora entro nel nostro DNA: se lì (RISC) si accetta di integrare, perchè qui (ILL) si dovrebbe fare diversamente?

Se mancano i cavi elettrici direi che c'è poco per considerare l'impianto presente...
...se i cavi invece ci sono ma mancano alcune lampadine che si fa?

Se la potenza installata è insufficiente per garantire gli standard di illuminazione di legge in relazione all'attività specifica che si fa?

Che senso ha infine far condividere la potenza fra edificio reale e di riferimento? Ciò che sul DM req min non mi sembra inteso... ma di nuovo, se per il riscaldamento la potenza della caldaia poco conta, per l'illuminazione è la base di partenza di calcolo per trovare l'energia (P*t)!

Comunque... combattiamo contro legislatori che prescrivono classe B secondo UNI EN 15232, che di fatto per l'illuminazione non esiste: o è C o è A, una via di mezzo da prospetto 2 non c'è...😢

La domanda del post precedente era diretta allo staff.
santo
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8 anni fa

Per un APE su un edificio esistente:
- se non ci fosse l'impianto di illuminazione artificiale: perchè occorre simularlo?

Messaggio originale di garcangeli:


Non c'è motivo di simulare.


- quando c'è impianto di illuminaizone esistente: perchè simularne la potenza installata?

Messaggio originale di lbasa:


Vedi dopo

In contraddittorio virtuale: perchè secondo Voi si possono omettere i servizi di ACS e di ventilazione nel non residenziale (quando non presenti) e non si dovrebbe omettere l'illuminazione aritficiale (quando non presente)?

Messaggio originale di lbasa:


Non c'è motivo. Si omette.

Dobbiamo però metterci d'accordo sul termine "non presente".

Come per l'impianto di riscaldamento non vedo un valido motivo di simularlo solo se manca la fornitura del vettore energetico, allo stesso modo per quello di illuminazione.

Qualora manchi parte dell'impianto per incuria/mancata manutenzione che fare? es.:
caso 1) mancano TUTTI gli elementi di emissione
caso 2) ne mancano solo alcuni

Direi che la considerazione che viene fuori per l'impianto termico si possa applicare anche a quello di illuminazione.

Quando l'impianto di riscaldamento non è sufficiente per soddisfare la richiesta termica del fabbricato che si fa? o si accetta un (immotivato direi) miglioramento della classe energetica, o si integra.
Ma mentre per il riscaldamento ormai è nel DNA il concetto e soprattutto l'obiettivo di temperatura da raggiungere, per l'illuminazione (vista la tenera età del problema) ritengo che non sia ancora entro nel nostro DNA: se lì (RISC) si accetta di integrare, perchè qui (ILL) si dovrebbe fare diversamente?

Se mancano i cavi elettrici direi che c'è poco per considerare l'impianto presente...
...se i cavi invece ci sono ma mancano alcune lampadine che si fa?

Se la potenza installata è insufficiente per garantire gli standard di illuminazione di legge in relazione all'attività specifica che si fa?

Che senso ha infine far condividere la potenza fra edificio reale e di riferimento? Ciò che sul DM req min non mi sembra inteso... ma di nuovo, se per il riscaldamento la potenza della caldaia poco conta, per l'illuminazione è la base di partenza di calcolo per trovare l'energia (P*t)!

Comunque... combattiamo contro legislatori che prescrivono classe B secondo UNI EN 15232, che di fatto per l'illuminazione non esiste: o è C o è A, una via di mezzo da prospetto 2 non c'è...😢

La domanda del post precedente era diretta allo staff.

Messaggio originale di lbasa:



Sei un poeta, veramente
purtroppo la realtà è questa:

http://www.ediltecnico.it/38336/groupon-colpisce-ape-35-euro-sconto-77/ 

(Groupon colpisce ancora: APE a 35 euro con sconto del 77%)
TeKniK
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8 anni fa
Scusate...parlando sempre di illuminazione, ma negli edifici non residenziali è necessario inserire anche il servizio illuminazione e non solo quella degli ambienti riscaldati ma anche i carichi degli ambienti non climatizzati e delle eventuali lampade esterne.....come e dove si inseriscono questi ultimi due carichi???🤬 Negli ambienti climatizzati è possibile inserire solo i consumi elettrici relativi....tra l'altro io non ho creato locali non climatizzati perché ho inserito il coefficiente Btu direttamente nelle singole strutture......

aiuto!! 🤬
g10rg10
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  • classe D
8 anni fa
Sono anche io nella stessa situazione edificio con 5 zone climatizzate e 3 magazzini non climatizzati ma illuminati costantemente. L'esterno non lo considero. Ho provato ad inserire il servizio illuminazione in una zona non climatizzata creata nella scheda fabbricato ma non mi salva i dati inseriti. SO Windows 10, MC11300 2.27
g10rg10
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  • classe D
8 anni fa
Buongiorno, torno a chiedere informazioni in merito.

Sono anche io nella stessa situazione edificio con 5 zone climatizzate e 3 magazzini non climatizzati ma illuminati costantemente. L'esterno non lo considero. Ho provato ad inserire il servizio illuminazione in una zona non climatizzata creata nella scheda fabbricato ma non mi salva i dati inseriti. SO Windows 10, MC11300 2.27

Messaggio originale di g10rg10:


Albe
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8 anni fa
ciao giorgio, da quello che ho capito hai 5 zone climatizzate (zone o ambienti?) e magazzini non climatizzati. Stai redigendo un APE o è un progetto L10? Le 5 zone sono u.i. differenti o costituiscono una unica u.i.?
Se ti può essere utile al fine dell'inserimento dell'illuminazione, io solitamente inserisco degli ambienti fittizi in cui inserisco solo l'illuminazione. Es. se ho un ufficio di 50mq creo 2 ambienti, uno di 49mq in cui inserisco tutta la trasmissione (ventilazione da zona) e l'illuminazione inerente gli uffici, e un ambiente di 1mq in cui inserisco solo l'illuminazione del WC. A livello di EPh EPc EPw non cambia nulla poichè i valori sono tutti riferiti alla zona, non all'ambiente.
L'illuminazione dei magazzini, (l'impianto elettrico è unico tra le 5 zone o ogni zona è una u.i. con diverso impianto?) puoi inserirla in un ambiente fittizio della zona di competenza. Prova e fammi sapere!
g10rg10
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8 anni fa
Ciao Albe
sto redigendo un APE e l'u.i. è unica catastalmente e la superficie totale è di circa 8000 mq e divisa in 2 corpi di fabbrica di cui uno molto piccolo di circa 40 mq. La superficie calpestabile riscaldata è di circa 264 mq e l'ho divisa in 5 zone perchè sono servite da diversi impianti di riscaldamento, produzione acs, raffrescamento. Sono inoltre separate geometricamente una d'altra e senza pareti di contatto, si possono schematizzare come prallelepipedi che disperdono con 1 o 2 lati verso l'esterno e con i restanti verso i 3 magazzini. Anche l'illuminazione è indipendente per le zone riscaldate ho una potenza installata pari a 3050 W mentre nei magazzini 60000 W.