timoria
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9 anni fa
Ciao a tutti,

nel calcolo di un APE per un appartamento di circa 70,00 mq, mi trovo a dover inserire i valori di raffrescamento EPe, energia primaria EP1 e anche indice EPacs, nel sito della Regione, questa non mi somma i tre valori per trovarmi la classificazione globale, ma somma solo gli indici di energia primaria EP1+EPacs

Volevo appunto sapere se questo è dovuto perchè gli indici di raffrescamento non sono obbligatori o c'è qualcosa che sbaglio io?

Vi lascio un esempio di quello che mi fornisce il programma e di quello che mi risulta compilando il sito della regione

EPe 34,10 Ep1 110,20 EPacs 21,10

risultato da programma Classe Energetica D
inserito nel sito Regione Classe Energetica E

Quale dei due risultati è errato?

Spero di poter ricevere una risposta in merito, non sono molto esperto in materia, anzi, sono alle prime armi e vorrei evitare di commettere errori

Grazie a tutti
mara888sp
9 anni fa
Prime armi... giocattolo...😝

Il calcolo dell'indice di prestazione invernale per la climatizzazione estiva non è ancora considerato nel bilancio energetico e quindi nella classificazione.
Lo sarà con la pubblicazione dei decreti attuativi della Legge 90/2013.

E come dico ormai ad ogni "postata": la funzione di ricerca di questo forum funziona e funziona pure bene.
Usatela!

E magari un po' di base normativa e termotecnica non guasta.
Nella "global net" si trovano un sacco di documenti e dispense sull'argomento.


Molti sentono. Qualcuno ascolta. Pochi capiscono.
timoria
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  • Classe NC Creatore della discussione
9 anni fa
Ti do pienamente ragione, ci sono due post simili a questo, li ho trovati spulciando e rispulciando, e sinceramente avevo anche già capito che la prestazione invernale non viene ancora tenuta conto nel bilancio energetico.

La normativa me la guardo, devo dire che è tanta 🙂 però giustamente prima di iniziare si deve avere anche un minimo di basi, quindi dovrò mettermi di impegno e Imparare bene con la I

Comunque grazie mille per la risposta, mi aiuti a togliermi ogni dubbio così!

Piccola domanda fuori tema:

Il mio Collegio sta promuovendo un corso di 80 ore più esame finale (scritto e orale) per Certificatore Energetico
a 480,00 + IVA, secondo voi è accettabile?

Con i costi irrisori degli APE che ci sono in giro, ne vale la pena?
mara888sp
9 anni fa


Il mio Collegio sta promuovendo un corso di 80 ore più esame finale (scritto e orale) per Certificatore Energetico
a 480,00 + IVA, secondo voi è accettabile?
Con i costi irrisori degli APE che ci sono in giro, ne vale la pena?

Messaggio originale di timoria:



Il D.P.R. 75/2013 mette in chiaro quali "titoli di studio" possono certificare senza bisogno di ulteriori scartoffie, e chi invece lo può fare ma previa frequentazione di un corso + rilascio di attestazione come questa.

Fai due conti 480 : 80 = 6 Euro l'ora.
IVA sempre allo stato (e sennò come lo mantengono l'aereo di Matteo? 😂 )
Manco le donne delle pulizie prendono 6 Euro l'ora.
E paga i docenti, e le location e l'eventuale materiale didattico...

I prezzi bassi delle certificazioni sono state conseguenza della confusione che ha creato la normativa (in Italia non succede mai che le norme portino confusione.... 😲 😒 )

Quel DPR 75 di cui sopra, che dice chi può o non può certificare, fa parte dei decreti nominati nel 192/05 e che avrebbero dovuto uscire entro 180 gg.... ci hanno messo solo 8 anni a farli e li hanno fatti dopo essersi beccati una bella procedura di infrazione dalla Comunità Europea.

Nel frattempo, ancora prima del 75, escono altre leggi che iniziano a "nominare" i software, che possono essere utilizzati se "certificati" CTI e la cosa come viene recepita da tanti (praticamente da tutti)?
"Visto che posso farlo perché la norma mi dice così, prendo un software e da domani mi metto a fare le certificazioni, tanto ci pensa il software"
Ed ecco spiegata l'inflazione di certificatori, che ha portato alla gara al ribasso.

OVVIAMENTE il software non pensa proprio a niente. Il software fa il manovale: prende i dati che gli si danno li butta nella betoniera (procedura di calcolo) gli dà due giri e sputa fuori il calcestruzzo (risultati).
Ma, a chi verrebbe in mente di dire "io butto dentro sabbia, acqua, ghiaia, e cemento a casaccio tanto ci pensa la betoniera a darmi fuori un calcestruzzo che regge il peso di 10 macchine"?
Analogamente non è il software per la certificazione a inventarsi i dati di un edificio. Ovvio che un APE sbagliato fa meno danni di un calcestruzzo che non tiene, ma ricordiamo ci che le sanzioni sono diventate PENALI.

Risultato della "baraonda normativa" sulla certificazione? Eccolo: tenici dei reparti di assistenza delle software house produttrici di sw certificati CTI, che invece di spiegare semplicemente in quale schermata ci sono i campi per creare una struttura, si trovano a dover spiegare agli acquirenti cos'è una trasmittanza; a ripetere in continuazione che non è obbligatorio che un APE dia un edificio in classe A; a cercare di fare capire che una classe A++ dovuta a un valore di fabbisogno di energia nullo vuol dire che manca un dato da qualche parte ma che non ha la sfera di cristallo o il pendolino del mago Otelma per dire qual'è il dato che manca....
😢 😢 😢 😢

Scusate lo sfogo...



Molti sentono. Qualcuno ascolta. Pochi capiscono.