tutto vero quello che dite; forse il concetto che voglio esprimere non è chiaro, ma in sostanza cerco di precisare:
- in una diagnosi energetica il costo dei vettori energetici sono un fattore determinante, vanno utilizzati in modo analitico, semplifico, se la tariffa del kWh da teleriscaldamento è 105 €/MWh, ma l'edificio di cui faccio la diagnosi lo paga 50 per i primi 3 anni come bonus, devo assolutamente tenerne conto, altrimenti non renderei un calcolo finanziario corretto
- nell'APE, penso invece che non si debba seguire la stessa strada, ma si debbano considerare condizioni tecniche ed economiche standard, non specifiche di quella particolare situazione, particolare per pura contingenza temporale, commerciale o altro.
Come costi standard intendo: costo medio del vettore energetico utilizzato dell'area di insediamento dell'edificio. La definizione di standard è proprio un modo per togliere l'aleatorità delle condizioni contingenti - pensiamo anche solo banalmente al caso dell'offerta del mese, compra 3 ton di pellet e risparmi il 20%
Quindi concordo in pieno su quanto espresso sulle raccomandazioni, ma sono più prudente a considerare fatti economici "fuori norma"
spero di aver chiarito il concetto che volevo esprimere