Salve Anfossi; l'argomento delle considerazioni sul certificare edifici condominiali provoca orticaria per il fatto che risulta difficile restare concentrati nel comprendere ciascun caso, proposto in forum, spesso diverso caso per caso; non vorrei che quello che sto leggendo d'istinto sulla ripartizione restasse senza confronto.
... Essendo un condominio con impianto centralizzato con contabilizzazione del calore il criterio da utilizzare ( secondo il paragrafo 7.5 delle linee guida della certificazione energetica) è il fattore di forma cioè S/V è corretto? . O il criterio di suddivisione è arbitrario? Grazie.
Il paragrafo 7.5 non cita l'S/V come conclusione, ma come premessa; per la ripartizione le LGN si sono avvalse della logica della norma UNI 10200 in vigore a quel tempo; se l'impianto centralizzato non è regolato (es. c'è solo climatica) si riparte in base ai millesimi di riscaldamento; se c'è un sistema di regolazione, si riparte in base al fabbisogno di energia reale (utile + perdite emissione e regolazione) di ciascuna unità immobiliare.
E' presumibile, per me, con le future LGN adotteranno i criteri dell'attuale 10200: 2013.
Il paragrafo 7.5 aiuta i certificatori seri: "... gli amministratori devono rendere disponibili i dati necessari ...".
Il criterio di suddivisione non dovrebbe essere arbitrario.