kuka
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15 anni fa
In presenza di impianto di riscaldamento a pavimento, la superficie dello stesso pavimento al piano terra, a contatto con il terreno, deve essere considerata disperdente ai fini del calcolo del rapporto S/V? grazie
ing.bergo
ansaloni
15 anni fa
Si, come le altre superfici disperdenti.
kuka
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15 anni fa

Si, come le altre superfici disperdenti.

Messaggio originale di ansaloni:



Gentilissimi per la risposta, ma vorrei approfondire. Vorreste dire che se ho un impianto a pavimento, a questo devo assegnare la sua "trasmittanza" trascurando del tutto la presenza dell'impianto? In alcuni modelli consultati, ho notato che il pavimento non era considerato una superficie disperdente, proprio per il tipo di impianto isolato, che funzionando a regime impedisce il flusso del calore verso il terreno. Poi, invece, la sua superficie era conteggiata in quella totale del rapporto S/V. Secondo voi il dubbio può esserci? Vi ringrazio
enrico.g
15 anni fa

Gentilissimi per la risposta, ma vorrei approfondire. Vorreste dire che se ho un impianto a pavimento, a questo devo assegnare la sua "trasmittanza" trascurando del tutto la presenza dell'impianto?

Messaggio originale di kuka:


Esatto. Devi calcolare la trasmittanza della struttura... è sempre una struttura disperdente.

In alcuni modelli consultati, ho notato che il pavimento non era considerato una superficie disperdente, proprio per il tipo di impianto isolato, che funzionando a regime impedisce il flusso del calore verso il terreno.

Messaggio originale di kuka:


Questa è bella.... in realtà il flusso verso il basso dovrebbe essere leggermente più alto in quanto l'impianto non è a 20°C e quindi il massetto tra il pavimento e l'isolante è a una T maggiore, e quindi il DT è più alto (Potenza=U*S*DT).
La quantà di calore dispersa diepende dalla tramittanza e dal DT.
kuka
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15 anni fa
Gentilissimo. Grazie in effetti il dubbio fondante c'era, "qualcosa" non mi tornava.
ndrini
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10 anni fa

In alcuni modelli consultati, ho notato che il pavimento non era considerato una superficie disperdente, proprio per il tipo di impianto isolato, che funzionando a regime impedisce il flusso del calore verso il terreno.

Messaggio originale di kuka:



Esatto, il calore che è nella stanza non si disperde attraverso il pavimento (perché il pavimento è più caldo, quindi solo entra nella stanza...)

Questo non vuol dire che il calore non debba essere generato comunque dall'impianto...
... e qui trovo una contraddizione.

Poi, invece, la sua superficie era conteggiata in quella totale del rapporto S/V.



Esatto perché è comunque disperdente (vista dall'impianto).
mhell
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10 anni fa
😕 😕
per quale ragione non dovrebbe essere una superficie disperdente???
tecnoi
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10 anni fa
Ai fini del calcolo energetico il pavimento si calcola come superficie disperdente, mentre ai fini del calcolo di picco, per il dimensionamento dell'impianto di riscaldamento, non si calcola la dispersione attraverso il pavimento.
L'impianto termico comunque produrrà la potenza termica al lordo di quella dispersione, ma una parte verrà dispersa al di sotto della struttura, mentre al locale verrà fornita, correttamente, la potenza che bilancia le dispersioni di picco calcolate.
Il tutto in accordo alla norma UNI 1264.
Buon lavoro.
albertop
10 anni fa
Imho sono state dette delle inesattezze. Il pavimento su terreno va comunque considerato come disperdente. Sia nel calcolo energetico (UNI/TS 11300-1) sia nelle dispersioni di picco (UNI 12831). L'impianto a pavimento non è altro che un terminale di emissione.
Non lavoro più su questo software. Non inviatemi messaggi privati. Per assistenza sul software utilizzate la pagina contatti  di questo sito. Grazie. Alberto.
lbasa
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10 anni fa
D'impatto la versione di Tecnoi sembra drastica, ma alla fine non esprime una logica sbagliata; magari in parole diverse...

Ai fini del calcolo energetico il pavimento si calcola come superficie disperdente, mentre ai fini del calcolo di picco, per il dimensionamento dell'impianto di riscaldamento, non si calcola la dispersione attraverso il pavimento ...

Messaggio originale di tecnoi:


forse qua l'associazione è migliorabile: la 1264 fornisce la versione di Tecnoi per dimensionare l'impianto a pannelli (non di riscaldamento).

... L'impianto termico comunque produrrà la potenza termica al lordo di quella dispersione, ma una parte verrà dispersa al di sotto della struttura, mentre al locale verrà fornita, correttamente, la potenza che bilancia le dispersioni di picco calcolate.

Messaggio originale di tecnoi:


Il dimensionamento della posa dei pannelli per il riscaldamento del volume utile è un obbiettivo: l'intervento dell'intermittenza e della dispersione del pacchetto pavimento/terreno (o quello che diceva Kuka) portano al dimensionamento della generazione in termini di obbiettivi ulteriori.
La potenza di picco per i locali riscaldati dai pannelli è una, la potenza di picco (se così si sceglie) per il dimensionamento del generatore è un'altra, il bilancio energetico sulla base 11300 per le verifiche di legge è un'altra (unità di misura).

Ramo d'ulivo per tutti?

pelly
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10 anni fa
Questione interessante. Io ho sempre tenuto in considerazione anche la dispersione attraverso il pavimento pure per il calcolo della potenza dispersa di picco. Il che potrebbe essere un'esagerazione per alcuni, ma per altri è una maggiorazione che mi garantisce il buon funzionamento del sistema.
Oltretutto, temo che non considerare la dispersione attraverso il pavimento imponga automaticamente anche il non considerare il ponte termico del cordolo perimetrale, il quale potrebbe essere significativo.
luckying
10 anni fa
Se il pavimento viene considerato una superficie disperdente, correttamente direi, è de facto incluso nella valutazione della potenza di picco necessario al sistema di emissione.
Quello che penso volesse dire Tecnoi, è che quando si calcola la potenza "utile", ovvero ai fini del riscaldamento del volume abitato, del pannello a pavimento, il contributo delle dispersioni del pavimento va in sottrazione alla potenza totale; ovvero la potenza totale del pannello sarà dispersa in parte verso l'esterno, la rimanenza sarà quella utile.

Ha ragione Alberto quindi, probabilmente stiamo facendo solo un po' di confusione nell'uso dei termini.

L'altra condizione che può generare conclusione è che lo schema di calcolo della potena del pannello a pavimento, è basato sulla potenza utile e non sulla potenza totale emessa dal pannello, cioé la dispersione verso il basso è visto come un dato secondario, per cui la base di calcolo è al netto della dispersione del pavimento.