ingdanca
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18 anni fa

2 domande:


1) ho un edificio particolare per cui un locale presenta pavimento a filo del terreno ma una parete è controterra. La parete in esame deve essere definita sempre con giacitura "VE"? Qual'è l'esposizione da assegnare nel calcolo delle dispersioni?Quest'ultima domanda si ricollega a quanto prescritto dalla UNI 13770, "trasferimento di calore attraverso il terreno", punto 5.2 ,"dati climatici" , laddove sembrerebbe che se non è nota la temperatura superficiale del terreno occorre adoperare nei calcoli la temperatura dell'aria esterna (o forse il valor medio annuale della temperatura dell'aria esterna).


parla di dati climatici da considerare

albertop
18 anni fa

La 13370 (come peraltro la "vecchia" 10346) purtroppo contempla solamente le tre tipologie canoniche.


Il caso in questione prevede un mix fra due tipologie (pavimento verso il suolo e piano interrato) e non è contemplato dalla teoria.


Il pavimento al suolo è sufficientemente autoesplicativo. La parete controterra non lo è affatto: non è possibile gestire in maniera autonoma  la parete verticale addossata al terreno.


I dati climatic tengono già conto dei diversi punti ma è necessario porre attenzione a come si inseriscono le strutture. Nel caso in esame, per ottenere un calcolo corretto, si potrebbe agire in tal senso:


1) creare due strutture, la prima di tipo PS e la seconda di tipo VS. Nella prima va indicato solamente il pavimento orizzontale mentre nella seconda sia l'orizzontale sia la parete verticale. A questo punto è necessario dividere l'area in pianta in due ed applicarla in quota parte alle due strutture (non ho idea di quanto sia il rapporto fra le due aree)


2) Nel caso fortunato in cui la parete verticale è composta *esattamente* dai medesimi materiali con cui è composto il pavimento orizzontale, per come è stesa la norma, diventa equivalente dichiarare una sola struttura di tipo PS la cui area comprenda sia la parte orizzontale sia la verticale (in questo caso si crea un'unica struttura).


L'esposizione è sempre T (terreno).


Spero di non aver introdotto ulteriore confusione ...


Alberto


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ingdanca
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18 anni fa

Grazie del suggerimento ma devo insistere:


Se definisco l'esposizione controterra, la maschera di calcolo richiede una temperatura. Se adotto la "canonica" 12,5 °C mi sembra di contraddire la norma (sia la 13370 sia la 10346) che, invece, fanno riferimento al "valore medio stagionale della temperatura dell'aria esterna" (in realtà la 13370 parla di valore medio annuale).


Non solo: tralasciando la procedura per la verifica della legge, anche adottando 12,5°C non mi è chiaro come il rogramma calcola il valore delle dispersioni che compare nella "maschera" del locale. Ho provato a verificare a mano, assegnata l'area disperdente e la trasmittanza del pavimento, ma non mi trovo.


Ti sarei grato se mi potessi aiutare.

albertop
18 anni fa

Se mi è permesso, forse stai facendo confusione fra il calcolo dei dati di picco e quello per il calcolo dell'energia.


Per i dati di picco viene utilizzata la procedura UNI 7357: le dispersioni sono calcolate in parte verso i 12,5°C (dt=7,5) e in parte verso l'aria esterna. Inoltre, la trasmittanza diventa "equivalente". In pratica, la formula Q=K*A*dt non è più valida ed è difficoltoso verificare "a mano".


Per il calolo dell'energia si fa invece riferimento al "valore stagionale della temperatura dell'aria esterna". Una volta stabilito Hg (secondo 13370) puoi invece verificare l'energia Qg = 86400 * N * Hg * (Ti-Te) dove N è il numero di giorni del mese e Te è, appunto, la temperatura media stagionale dell'aria esterna.


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ingdanca
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18 anni fa

Scusami, il quesito non era ben posto ma la tua risposta è stata esaustiva lo stesso e mi pare di poterla riepilogare così:


1) nella scheda "riepilogo dispersioni del locale compare il dato d picco calcolato secondo la UNI7357 (2 contributi etc..) con la temperatura assegnata al confine (dt 7,5);


2) ai fini del calcolo dell'energia si tien conto della temperatura estrena 

albertop
18 anni fa
  
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