utente mc11300
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11 anni fa
Buonagiorno,ho cercato nelle varie discussioni senza trovare una effettiva soluzione.

devo redigere ape per appartamentopiano terra di edificio a due piani:

- a 2,7 m di altezza ho un controsoffitto che crea un intercapedine di circa 35 cm ( 70 nei bagni e disimpegni ) per passaggio tubi aria condizionata e al di sopra solaio di confine con altro appartamento.Io ho considerato l'intercapedine come parte del vol lordo riscaldato e le superfici disperdenti di altezza comprensiva di questa ( fino a metà del solaio di divisione dei due appartamenti ).
Mi è venuto il dubbio di dover considerare l'intercapedine come ambiente non riscaldato e ,quindi, escluderla da volume e sup. disperdente.
Come ritenete più correto procedere?

- Il solaio a pavimento poggia su un vespaio areato.è corretto inserirlo come elemento opaco amb. confinante : terreno,Prospetto A6 solai a terra,soletta su vespaio o pilotos,correzione pavimento su vespaio areato?
tizicor
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11 anni fa
... secondo me hai considerato correttamente ...
luckying
11 anni fa
anche a me sembra corretto, ci sono due dettagli:

- oltre i 300 mm di intercapedine, non ci sono dati tabellati dalla 6946 ma bisognerebbe fare un calcolo ad hoc
- se la struttura disperdente è tutto il solaio compreso di controsoffitto, in verità la linea di divisione tra i due appartamenti si troverebbe non a metà del solaio in laterizio ma della struttura nel suo complesso.
lbasa
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11 anni fa
Ciao

anche a me sembra corretto, ci sono due dettagli:
- oltre i 300 mm di intercapedine, non ci sono dati tabellati dalla 6946 ma bisognerebbe fare un calcolo ad hoc
- se la struttura disperdente è tutto il solaio compreso di controsoffitto, in verità la linea di divisione tra i due appartamenti si troverebbe non a metà del solaio in laterizio ma della struttura nel suo complesso.

Messaggio originale di luckying:



Anche in post precedenti su argomento simile mi trovavo d'accordo con le osservazioni d'analisi di Lucking; in questo specifico, se convergiamo nell'approssimare:

... Io ho considerato l'intercapedine come parte del vol lordo riscaldato ...

Messaggio originale di utente mc11300:



- ai fini dei confini del sistema edificio / impianto la linea di divisione è la la linea indicata da Lucking (perchè se sopra ci fosse sottotetto non riscaldato la struttura da valutare sarebbe stata il pacchetto controsoffitto + intercapedine + solaio, perciò è il pacchetto che definisce comunque la struttura disperdente / non disperdente in questo caso);
- ai fini della dispersione per ventilazione vale l'altezza netta (o l'altezza netta + intercapedine per controsoffitto a formelle / quadrotti non sigillati) del locale controsoffittato.

Cambio leggermente idea nel caso Utente mc11300 consideri i ponti termici nei confini del sistema: in quel caso l'elemento ponte termico (lunghezza laterale solaio) non è caratteristico dell'intero pacchetto ma di un elemento.


rastorino
11 anni fa
In generale sono daccordo con quanto fin ora considerato. Avrei solo una curiosità: il controsoffitto presenta (credo proprio di no) isolamento termico?
luckying
11 anni fa
non sono sicuro di aver ben compresto la considerazione sui PT; se semplifichi per utilizzare gli schemi di PT da norma o da abaco, sì forse ho capito.
se invece vuoi calcolarlo puntualmente, direi di no, io ovviamente utilizzerei l'intero pacchetto, e qui l'approssimazione ce l'avrei senz'altro sulla suddivisione del PT tra le due unità riscaldate, ma non sul valore totale del PT.
Ho capito cosa intendevi Ibasa? (se mi permetti il tu)
lbasa
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11 anni fa

non sono sicuro di aver ben compresto la considerazione sui PT

Messaggio originale di luckying:



Ciao, stamani consideravo infatti che valutare entrambe le possibilità (metodo 14683 o analisi 10211) mi avrebbero portato personalmente a non confermare la stessa idea sull'utilizzo della mezzeria del pacchetto.

L'argomento controsoffitti non è risolto unanimamente in ambito di certificazione: lo testimoniano post precedenti su questo stesso forum (ai quali hai partecipato anche tu) ed analoghe discussioni in altri portali (che è sempre utile visitare).
La specificità indicata da Utente mc11300 (controsoffitto inserito fra zone riscaldate) mi pare possa permettere semplificazioni nelle considerazioni della 6946, e quindi utilizzare la mezzeria del pacchetto, solo in ipotesi che il confine esterno del sistema (la parete verticale dei due piani rispcaldati) venga considerato con trasmittanza media.

Se invece devo considerare trasmittanze non corrette (e valutare PT) non posso nascondere a me stesso che il controsoffitto permette certo di ottenere un effetto più immediato del contributo dell’impianto di riscaldamento all’interno dell’ambiente di Utente mc11300 (riducendone il volume netto), ma non una riduzione delle dispersioni, che sono calcolabili rispetto alle caratteristiche del perimetro del pacchetto (parete esterna + PT solaio).
Non ritenendomi esperto in PT (provengo dall'impiantistica) e non avendo approfondito l'analisi numerica:
- non saprei individuare chiaramente un abaco da 14683;
- non saprei immediatamente suddividere il PT totale per la quota appartamento PTerra (è ancora giusto considerare il pacchetto e non invece creare ad hoc il volume non riscaldato come da 6946, causa l'effetto convezione over 30cm, nel quale applicare meglio lo schema PT dovuto al solaio?).

Mi puoi contestare di voler tenere un piede in due scarpe? Anche Si. Poi ci si mette pure Rastorino che introduce il dubbio su controsoffitto isolato .... (fra appartamenti mai visto in funzione termica, solo in funzione acustica) 😲

luckying
11 anni fa
Nel secondo caso, valutazione del PT.
Perché non ci sarebbe una riduzione delle dispersioni?, secondo me sì.
Nella 14683 non c'è una situazione del genere, nè in altri, ho un CENED del 2011 e uno francese molto dettagliato, dovrei verificare bene per quest'ultimo.
Per al suddivisione ho sempre solo applicato la divisione per 2, però con un calcolo con 10211 ci si potrebbe sbizzarrire, bisognerà vedere con quale raziocinio.
Probabilmente la differenza è trascurabile, se non in classi dalla A in sù, però diciamo che se fosse un lavoro ben pagato un test lo farei volentieri.

Controsoffitto isolato: qui però si avrebbe una sola via, il considerare tutto il pacchetto in tutti i casi.
rastorino
10 anni fa

Controsoffitto isolato: qui però si avrebbe una sola via, il considerare tutto il pacchetto in tutti i casi.



Secondo me, in generale però, dipende dallo spessore dell'isolamento termico e dalla dimensione del plenum (due casi da me visti qualche annetto fa come esempio di casistica: 1. lana roccia 2 cm sul controsoffitto metallico 60x60 e plenum 30cm scarsi; 2. lana di vetro 4cm circa su controsoffitto a doghe in alluminio verniciato e plenum abbastanza grade da contenere una persona bassina come me seduta)

fra appartamenti mai visto in funzione termica, solo in funzione acustica



il secondo caso che ho raccontato a me è parso che l'isolante termico servisse più per funzione termica (magari il progettista -ci sarà stato?- intendeva ridurre il volume riscaldato).

Ecco i dubi perché mi sorgono quando mi fisso con le intercapedini di controsoffitti (che poi in molti casi solo fissazione è)

Che poi dipende pure dl tipo di controsoffitto se è continuo o ha delle giunzioni abbastanza larghe da permettere il passaggio dell'aria tra l'ambiente sottostante e l'intercapedine.
luckying
10 anni fa
capisco.
effettivamente 2 cm di materiale isolante all'interno di un'intercapedine possono sembrare pochi, però dal punto di vista termico valgono più di un muro in mattoni da 12 cm, quindi per intercapedine di piccolo spessore 20-30 cm ritengo sensato considerarli.
il secondo caso invece sarei propenso in effetti per locale non riscaldato.
si sta sicuramente cercando di essere molto precisi, e i dubbi forse li abbiamo perché pensiamo al controsoffitto come a un sistema provvisorio e interno all'edificio, almeno personalmente sento questo, piuttosto che a una struttura dell'edificio, forse bisognerebbe togliersi questo "pregiudizio"
rastorino
10 anni fa
Io penso, in accordo a quanto detto, che bisogna comunque ragionare caso per caso perché è difficile dare una codificazione omnicomprensiva... Qualche ricerca potrebbe essere condotta in modo da costruire una casistica il più dettaglaita possibile da affiancare alla normativa tecnica (ma a quale università o centro di ricerca potrebbe interessare?)