Salve,
Nella pagina Home/Generale MC chiede all'utente la scelta della fonte normativa origine del rendimento eta di trasformazione elettrica (da energia primaria) per la soglia di calcolo del fattore di rendimento stagionale per le pompe di calore (SPF) nel caso di obbligo quota rinnovabili; la casella combinata propone il valore Eurostat, il valore utilizzato per le metodologie di calcolo UNI TS (assegnato precedentemente nella maschera), o il valore della quasi recente Decisione della Commissione Europea: si intitola "Decisione Commissione Ue 2013/114/Ue" ed è uscita in GUUE il 06.03.2013.
L'argomento prima o poi doveva emergere: per ora ho due domande per lo Staff:
1°: Perchè in aiuto per questa scelta non è stata messa a disposizione una tabellina popup di riepilogo dei valori realmente associati a tale scelta? (o perlomeno io non vedo immediatamente il valore associato alla scelta)
Ad esempio: a me risulta che l'Eurostat indichi un fattore 0,405, ma spesso viene indicato da più fonti un valore simile, 0,4; poi ci sono i Regolamenti Regionali, e mi pare che vengano adottati fra loro valori diversi (in Emilia Romagna è diverso che nel Piemonte); poi arriva la Commissione Europea che apporta due modifiche principali, una delle quali è appunto un nuovo rendimento eta.
2°: che valore viene associato in MC se si sceglie il valore della GUUE L 62?
Il valore modificato dalla Commissione è 0,455 e con tale rendimento il valore minimo di SPF "migliorerebbe" a 2,5; tale valore viene poi valutato tenendo conto dei limiti del sistema di misura dell'energia prodotta dalle PdC e prende in considerazione le differenze nelle condizioni climatiche europee, tant'è che la Commissione suddivide l'intero territorio europeo in 3 zone climatiche (freddo, medio, caldo) per ciascuna delle quali definisce, in una tabella successiva, i valori limite SPF cautelativi per le PdC elettriche; nella tabella il valore di soglia è 2,5 per il clima freddo, 2,6 per il clima medio, 2,7 per il clima caldo. Per l'Italia vengono considerate tutti e 3 le zone climatiche, quindi la faccenda potrebbe complicarsi terribilmente se si assume direttamente il riferimento della Decisione della Commissione Europea.
Il dubbio mi è nato durante un incontro in ambito AICARR, svolto nel giugno scorso, nel corso del quale il relatore (docente universitario) ha mosso critica all'uso immediato di tale valore (che farebbe entrare nel calcolo rinnovabile un insieme di prodotti più ampio sul mercato).
Ufficialmente il DLgs 28/11 recita cripticamente:
" ... eta è il rapporto tra la produzione totale lorda di elettricità e il consumo di energia primaria per la
produzione di energia e sarà calcolato come media a livello UE sulla base dei dati Eurostat ... "
In ogni caso ricordo a me stesso, e così spero facciano tutti: le scelte dei parametri/coefficienti sono a responsabilità del progettista/certificatore, non del software.