mattrx
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11 anni fa
Buonasera,
come da titolo dovrei redigere un APE per la locazione di un vecchio appartamento rurale trentino. L'appartamento non ha un impianto di riscaldamento, solo una piccola cucina economica a legna (IMMAGINO sia sotto i 15 kW) quindi per sicurezza tratterei l'edifico come senza impianto termico. Da questo link Certificazione senza impianto  procederei col calcolare tramite DOCET il valore di EPi,inv (senza far caso alla simulazione di un impianto......) moltiplicandolo poi per il fattore 2.5 per desumere EPi. Si tratta di una procedura corretta?

un saluto
mattrx
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11 anni fa
Buongiorno, mi rispondo da solo e rilancio con un'ulteriore domanda 🤣

Riguardo DOCET lasciando vuoto lo spazio dedicato al generatore viene automaticamente simulata la presenza di riscaldamento mediante energia elettrica. Ho concluso la certificazione e visto che sto imparanda ho voluto fare la verifica pari pari con MC11300. Spulciando le varie discussioni del forum sono riuscito a simulare l'assenza del solo generatore per riscaldamento, compilando la sola scheda Impianto :: Generatore inserendo simulazione no generatore. Qui è opportuno lasciare come fattore di conversione fp,nren 2.1748 o 2.5?

Riguardo invece la simulazione dell'impianto ACS, in questo caso devo inserire un boiler elettrico. Io per considerare fabbisogno e rendimento ho completato la sola scheda Zone termiche :: fabbisogno ACS inserendo:

- calcolo volume acqua richiesta tramite
- ho spuntato calcolo produzione acs con scaldaacqua autonomi (dal momento che si tratta di un piccolo e vecchio appartamentino autonomo)
- inserito "bollitore elettrico ad accumulo" e rendimento stagionale (a cosa si riferisce quello istantaneo??...)
- infine ho impostato i rendimenti di distribuzione ed erogazione...

L'inserimento finisce qui o devo anche inserire ulteriori voci nella scheda Impianto??
albertop
11 anni fa

è opportuno lasciare come fattore di conversione fp,nren 2.1748 o 2.5?

Messaggio originale di mattrx:


contrariamente a quanto detto nell'articolo linkato, sul sito dell'autorità per l'energia è indicato il fattore di conversione in energia primaria dell'anergia elettrica:

http://www.autorita.energia.it/it/docs/08/003-08een.htm 

Il fattore di energia primaria che si utilizza normalmente si ottiene dalla formula: 0,187 * 11,63 = 2,174

Riguardo invece la simulazione dell'impianto ACS, in questo caso devo inserire un boiler elettrico.

Messaggio originale di mattrx:


Nel senso che c'è veramente un boiler elettrico o si tratta di simulazione?

Io per considerare fabbisogno e rendimento ho completato la sola scheda Zone termiche :: fabbisogno ACS inserendo:

- calcolo volume acqua richiesta tramite
- ho spuntato calcolo produzione acs con scaldaacqua autonomi (dal momento che si tratta di un piccolo e vecchio appartamentino autonomo)
- inserito "bollitore elettrico ad accumulo" e rendimento stagionale (a cosa si riferisce quello istantaneo??...)
- infine ho impostato i rendimenti di distribuzione ed erogazione...

L'inserimento finisce qui o devo anche inserire ulteriori voci nella scheda Impianto??

Messaggio originale di mattrx:


Non c'è altro.

Non lavoro più su questo software. Non inviatemi messaggi privati. Per assistenza sul software utilizzate la pagina contatti  di questo sito. Grazie. Alberto.
mattrx
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11 anni fa
Grazie per il chiarimento alberto!

Nel senso che c'è veramente un boiler elettrico o si tratta di simulazione?



Nel senso che c'è effettivamente un boiler elettrico!

Visto che è la prima volta che mi cimento con MC11300 ti chiederei gentilmente qualche conferma su alcuni passaggi in cui sono in dubbio:

1. Nella scheda capacità termica ho inserito tutte le superfici interne (pavimento, muri, soffitto) che delimitano l'intera zona termica, anche quelle che danno verso zone di altra proprietà riscaldate. Corretto?

2. In zone termiche la scheda Emissione/regolazione l'ho lasciata vuota non avendo impianto di riscaldamento. E' giusto non prevedere alcun sistema di emissione/regolazione?

3. Sempre nelle zone termiche riguardo i componenti opachi ho inserito le misure di superficie lorde (esterne) delle sole zone che danno verso ambienti esterni. Il soffitto combaciando con altro ambiente riscaldato non lo ho inserito trattandosi di altro ambiente a medesima temperatura. Avendo un muro contro terra ho adoperato la metodologia esposta da te in un altro post definendo un componente speciale che unisce pavimento e muro contro terra. Infine l'ultima parete che combacia con un altro locale non riscaldato lo ho conteggiato con le misure di superficie lorde.

4. Scheda impianto ho inserito come detto precedentemente solo l'impianto, simulando assenza di generatore.

Infine alcuni dati alla mano da condividere, l'appartamento è molto vecchio. L'edificio risale al 1930. Mi trovo nella zona climatica F. Ho ottenuto con Docet2 e MC11300 classe G con rispettivamente EPgl pari 725 (Docet2) e 506 (MC11300). Si tratterà di differenze accettabili considerando i differenti rapporti di trasformazione e le modalità di calcolo diverse?

un saluto
albertop
11 anni fa

1. Nella scheda capacità termica ho inserito tutte le superfici interne (pavimento, muri, soffitto) che delimitano l'intera zona termica, anche quelle che danno verso zone di altra proprietà riscaldate. Corretto?

Messaggio originale di mattrx:


Si, ma se l'edificio è esistente e pure privo di impianto di riscaldamento, a cosa ti serve tutta questa precisione? Usa il prospetto e ricadi in ambito Docet ;)


2,3,4 Ok. Potevi usare anche metodi più semplificati.


Infine alcuni dati alla mano da condividere, l'appartamento è molto vecchio. L'edificio risale al 1930. Mi trovo nella zona climatica F. Ho ottenuto con Docet2 e MC11300 classe G con rispettivamente EPgl pari 725 (Docet2) e 506 (MC11300). Si tratterà di differenze accettabili considerando i differenti rapporti di trasformazione e le modalità di calcolo diverse?

Messaggio originale di mattrx:


Più che modalità di calcolo diverse, sono completamente differenti i dati di input. Se vuoi ottenere il risultato Docet devi inserire i dati di Docet. Se usi una trasmittanza delle pareti perimetrali di 1,3 o di 1,8 cambia il risultato finale (a maggior ragione nelle finestre).
Alla fine, 506 kWh/mq o 725 kWh/mq sono sempre un'enormità. A nessuno interessa stabilire il valore esatto. Paradossalmente interessa di più una differenza fra 32 kWh/mq e 40 kWh/mq.


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mattrx
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11 anni fa
Grazie della risposta veloce!

a cosa ti serve tutta questa precisione?



Trattandosi dei primi lavori e volendo imparare a padroneggiare il vostro software volevo impegnarmi un po'... a vuoto! 🙂 di sicuro sarà esperienza utile per il futuro!

Poi ero curioso di confrontare i risultati coi due approcci, Docet e mc. Sono comunque contento di aver approcciato nella maniera corretta l'implementazione.

P.s. Inoltre mi pare che che docet consideri (per appartamenti) le superfici disperdenti nette, come dati di input.. Per poi arrivare a considerare sup disperdenti e S/V che non mi spiego del tutto..