In una ristrutturazione di cui sto facendo la certificazione, ho provato ad inserire i circuiti di distribuzione dell'ACS con metodo analitico, ovvero in base all'appendice A della UNI/TS 11300-2 e ho inserito 4 tratte:
- 1 con ricircolatore che porta dal generatore in CT ad ogni piano (45m tra andata e ritorno, accoppiate a 100cm, diam. 32mm, iso. 12mm., pompa 41W)
- 3 tratte, una per piano sommando tutti i collegamenti collettore-bagni ( 16+25+25m, diam. 25mm)
Le distanze sono prese su una pianta architettonica visto che lo schema dell'impianto non ha molte affinità con il fabbricato realizzato, spessori in base a quello che si vede nella C.T.:
https://www.dropbox.com/s/o6wxzeh1u5g9wet/DSCF6963.JPG 
Orrore!!! Richiesta termica per ACS 4900kWh, perdite 9218kWh

Provo con metodo "semplificato" UNI/TS 11300-2 prospetto 30, sistemi installati dopo la 373... visto che non chiede le lunghezze ritengo che basta una entry e ci metto anche la mia bella pompa da 41W:
Richiesta termica per ACS sempre 4900kWh, perdite 413kWh!!!

Dove sbaglio 😕

Forse stavo dimenticando un parametro importante: temperatura media nelle tubazioni 48°C. Tra l'altro controllando i risultati ho visto che anche la distribuzione del riscaldamento risulta avere dispersioni esagerate, solo che le stesse vengono parzialmente compensate dai recuperi (previsto dell'80%). L'emissione è per il piano terra a radiatori (tutti con termovalvola), mentre in ognuno dei due piani superiori, ci sono 5 stanze con pannelli radianti a pavimento, 1 scaldasalviette per ogni bagno (4) ed un radiatore nel disimpegno. Il progetto dell'impianto (in larga parte disatteso) prevedeva 45-55°C per i radiatori, senza indicazioni per i pannelli radianti, che però ritengo siano ROTEX Systema 70 ed usino la stessa mandata.

Forse 48°C sono un po' troppi: è come se ci fosse un prelievo continuo di ACS a 48°C, mentre la rete sta molto tempo ferma senza prelievi. Io di solito per il circuito dell'ACS considero una temperatura MEDIA non superiore ai 30°C.

Sì, ci avevo pensato ma non trovando un metodo di calcolo per l'ACS, ho lasciato la temperatura che è stata impostata come mandata... nella UNI TS 11300-2 si parla solo di riscaldamento (per l'ACS non ho idea di che Δθ e FC usare, e poi non ho nessuna curva) ma mettere un valore a stima mi sembrava un po' superficiale (anche se probabilmente è più corretto del valore che ho messo io). L'unica tratta abbastanza sicura ritengo che sia quella con il ricircolo dell'acqua calda sanitaria (48°C).
Più o meno lo stesso dubbio ce l'ho per il riscaldamento... visto che il collettore a cui sono collegati i radiatori ed i pannelli radianti è lo stesso (e il proprietario mi ha detto che sono stati usati i pannelli Rotex), avevo tenuto per buona la mandata indicata sulla L.10 (48-55°C), e ho previsto la temperatura media per i radiatori a bassa temperatura 46°C, ma anche qui, probabilmente è eccessiva.
Il fatto è che è improbabile riuscire ad avere tutti i dati che servono per un calcolo di questo tipo...